Amato: adesso siamo più sollevati

Amato: adesso siamo più sollevati Amato: adesso siamo più sollevati «Era inconcepibile nella veste di capo dell'opposizione» ROMA Con la decisione di arrestare Slobodan Milosevic «si chiude un ciclo» che «rafforza la Jugo�slavia di fronte alla comunità intemazionale». Il presidente del Consigbo Giuliano Amato commenta cos�le notizie da Belgrado, «un evento che si aspettava arrivasse» e sul quale «ha di sicuro avuto una forte influenza la posizione america�na»: legare all'arresto di Milose�vic la concessione di aiuti per oltre cento miliardi di lire e appoggiai^ la concessione di una cifra analoga da parte del Fondo Monetario Intemaziona-. le e della Banca Mondiale. Dalle parole di Amato affiorano tutta�vìa diversità di impostazione fra la strategia americana quella seguita dal Congresso, almeno, molto rigida nello stabibre le priorità e più rigorosa della stessa amministrazione Bush e la linea itabana ed europea: più morbida e possibibsta, quest'ultima. Ammonisce D'Alema: «I ditta�tori non possono essere perdona�ti». Ma, conferma Amato: «Noi avevamo accettato che non si arrivasse subito a questa conclu�sione, perchè capivamo che quel che si può fare deve tener conto dei rapporti di forza». Una allusione piuttosto esplicita aUa necessità di essere reabsti nei confronti della nuova e ancora fragile democr.-»zia jugoslava, as�sediata da nemici intemi ancora molto potenti, come gb eventi delle ultime ore hanno confer�mato. Come dire, in altri termi�ni, che importanti erano soprat�tutto i segnab di buona volontà, quelb in grado di concibare la necessità del nuovo governo di Belgrado a rispettare la legge ancora in vigore che non consente l'estradizione di citta�dini del Paese, con l'impegno a modificare al più presto questa legge. Belgrado, ^el resto, è sta�ta più volte invitata dalla nostra diplomazia a «fare gesti nella direzione» richiesta dal Procura�tore generale del Tribunale per la ex Jugoslavia, Carla Del Pon�te. Lo stesso ministro degb Este�ri Lamberto Dini, al termine di un incontro con il giudice Del Ponte, il 15 febbraio scorso a Roma, pur rilevando «l'opportu�nità di continuare nell'azione di consolidamento del nuovo asset�to democratico deUa Jugosls via, di recupero economico del Paese e di mantenimento della stabilità sociale», aveva ribadi�to «la piena collaborazione dell'Itaba all'azione del Tribunale» e aveva sottolineato «la necessi�tà di gesti concreti da parte jugoslava». Anche l'Itaba e l'Europa, del resto, hanno stanziato un robu�sto pacchetto di aiuti in favore della ex Jugoslavia ritornata alla democrazia: nell'ottobre scorso, al vertice comunitario di Biarritz prima uscita eurrpea pubblica per il neo presir ,nte jugoslavo Kostunica i Quindici hanno deciso su proposta della Commissione di stanziare 200 miboni di euro, circa 400 imbar�di di lire, per le necessità urgeti della Serbia. Ma l'impegno a medio e lungo tannine dell Unio�ne è molto più consistente, ed è stato valutato nell'equivalente di circa 5000 mibardi di lire nel periodo 2000-2006. «Siamo pronti a fare pressioni: il lega�me fra aiuti e cooperazione esiste e non ò una novità», aveva dichiarato a Biarritz il presidente deUa Commissione, Prodi. Ieri, Amato ha sottolineato che sulla base di suoi precedenti contatti con le autorità di Bel�grado, erano emersi «problemi per raccogbere prove sufficienti a giustificare l'arresto di Milose�vic in base al loro ordinamen�to». Evidentemente, sottolinea ora il Presidente del Consigbo, questa raccolta di prove ha rag�giunto un risultato adeguato. La svolta neUa vicenda, secondo il capo del governo, è un sollievo per i partner occidentab di Bel�grado: «Averlo b in queUa posi�zione, ancora capo dell'opposi�zione e allo stesso tempo tra i principab imputati di misfatti pobtici ma anche criminab, ci metteva in una situazione di non completo appagamento». In questa condizione, conclude il presidente del Consigbo, anche la comparsa di Milosevic davan�ti a un tribunale jugoslavo, e il suo mancato deferimento al tri�bunale intemazionale, «sarebbe un passo importante». [e.n.] Qui accanto, il presidente del Consiglio Giuliano Amato

Persone citate: Bush, D'alema, Del Ponte, Giuliano Amato, Kostunica, Lamberto Dini, Milosevic, Prodi, Slobodan Milosevic

Luoghi citati: Belgrado, Este, Europa, Jugoslavia, Roma, Serbia