Il fascino triste e struggente dell'Armenia dei monasteri

Il fascino triste e struggente dell'Armenia dei monasteriEREVAN, LA CAPITALE, ANTICA QUANTO BABILONIA E ROMA, ATTENDE LA VISITA DEL PAPA Il fascino triste e struggente dell'Armenia dei monasteri REPORTAGE Giuliana Gardini L/ARMENIAdei monasteri, i soh ad essersi salvati da secolari devastazioni: austeri, arroccati sulle montagne o solitari in mezzo a lande sconfinate. Senza fine�stre, ma miracolosamente pieni di luce. Con i raggi del sole che sembra�no studiati da un architetto mvisibile. Cosa potrà essere più indimentica. bile di una fresca chiesa, in un assola�to pomeriggio estivo, il crocefisso illuminato da una candela sottilissi�ma infilata nella sabbia, il volto di un uomo che sta pregando e non sa di essere osservato, e in lontananza, due voci che si alternano in un canto liturgico? E' cos�l'Armenia: struggen�te e triste, I suoi figh hanno sempre un velo di tristezza; anche quelli che vivono all'estero. Sembrano essere sotto l'enorme peso di una grande ingiustizia, come gli ebrei, ma senza la loro forza. La sofferenza è stata forse pari a quella ebraica, ma non hanno mai avuto giustizia. La loro terra è un decimo di quella che avevano un tempo, 8 milioni vivono lontano dal loro paese. Oggi è la più piccola delle ex repubbliche sovieti�che, con solo 3 milioni di abitanti, di cui un terzo nella capitale, Erevan, Al contrario degli altri confinanti, gli armeni non hanno risentimenti con�tro Mosca, anzi sanno che se oggi esiste al mondo la loro cultura, la loro scrittura e la loro lingua, questo è dovuto alla protezione del Cremlino, Per gh armeni i boia non sono stati i bolscevichi, ma i turchi. Furono loro responsabili dei massacri già nell'SOO e furono loro nel 1915 ad impegnarsi nella politica del genocidio: in pochi mesi più di 1 milione di persone, la metà della nazione intera dell'epoca, vennero massacrate o fatte morire di fame su ordine di Ankara, ' Erevan, la capitale, è antica quan�to Babilonia e Roipa. La città ha una vaga aria di architettura fascista, con palazzi in tufo rosso, tutt'intomo aha rotonda piazza principale. L'unica nota vivace è data dahUotel Arme�nia, con i tanti tavolini del bar, gh ombrelloni e i turisti con gelati e birre freschissime. Lungo i marciapiedi intomo alla piazza, decide di banca�relle vendono pacchetti di sigarette straniere, spaghetti, acqua, cioccola�ta che si è già msa cento volte al sole, stringhe, caramelle, arrivate sin qui da qualche parente all'estero, che provvede ogni tanto a far arrivare qualcosa di «occidentale». Erevan, e il resto delle piccole città armene, sono sopraffatte dai problemi, prima il terremoto del 1988 e poi i profughi dalTAzerbaijan, L'Armenia è stata il centro di tecnologia avanzata e alcu�ne delle più sofisticate fabbriche di elettronica militare erano qui, grazie all'attitudine tecnica e al livello di educazione della gente. Ora in alcune parti del paese, si vedono grandi tracce di archeologia industriale, pae�saggi color ferro', lasciati intatti come se, in un secondo, i lavoratori fossero fuggiti tutti insieme. Inquinamento ambientale e desolazione da una par�te, dall'altra storia, dolcezza, sereni�tà, bellezza del paesaggio e natura incontaminata. Qua e là i monasteri e le chiese di rara, unica beUezza. E per questi vale la pena di fare un viaggio. Le regioni, con nomi impronunciabili come i monasteri, sono identifica�te con dei nomignoli o descrizioni, Eccole. SYUNIK: vanta il monastero di Tatey, con cupola decorata a serpente. La città di Sisian, dall'atmosfera di vecchia e decaduta città termale. La regione è la più 4 bella per le sue montagne e per i co'netti vulcanici. VAYOTS DZOR: vanta la chiesa di Gladzor, tutta nera su un campo giallo, e la chiesa di Alayaz, con arpie e inquietanti zampe di pollo appese, come per riti magici imminenti. Noravank, un bel monastero in zona roc�ciosa e rossiccia, ricco di sculture. Uno tra i luoghi più belli del paese, ARARAT: di fronte aha montagna, ormai turca per territorio, la chiesa di Khor Virap, la più turistica, la più visitata, la più vicina aha capitale. Indimenticabile la vista dell'Ararat e la roccia scavata dalle mani dei pelle�grini che la sfiorano, EREVAN: la città, la piazza della Repubblica, i nuovi ricchi con la Mercedes blindata, il tanto caviale, la biblioteca con le più belle miniature che si possano immaginare, il com�plesso e il museo dell'olocausto. ARMAVIR; la chiesa più celebre, Echmiadzin. Il centro della chiesa armena, sede del catolicos, il patriar�ca, dove il Papa, si recherà per cele�brare i 700 anni di cristianesimo armeno (301-2001). Qui ci sono tutte le tombe dei precedenti catolicos inserite in un bel giardino. KOTAYK: con U tempio pagano di Gami, la chiesa a pianta cilindrica e "tante bancarelle, con donnine colora�tissime, che vendono miele e marmel�late. Le sette chiese ipogee di Geghard, una moltitudine di fazzolettini appesi ai verdi cespugli: ricordi di pellegrini. La sola visita di Geghard, vale il viaggio, ARAGATZOTN: il Monte Aragats di 4090 metri, e la chiesa di Amberd, in montagna. La chiesa più il castello, il tipico rapporto architettura-ambien�te, proprio dei siti armeni. Edificati con la pietra locale ma con aspetti formali, che riprendono la rudezza e la plasticità dell'ambiente : grandioso. Il castello è importante per lo studio delle fortificazioni armene. Il villag�gio antico di Ashtarak, 13 piccola chiesa di Karmravor e il cimitero con belle croci di pietra, Saghmosavank, un convento sul canyon in pietra nera, con capitelli in pietre colorate. Si trovano facilmente studenti di architettura che lo studiano e lo disegnano. La chiesa di Talin, gran�diosa, rossa e nera, ha nel prato antistante, il bassorilievo della Ma�donna con il Bambino e due angeli che h proteggono con le ah, GEGHARKUNIK (Lago Sevan): Sevan, il convento sull'isola, ora peniso�la, con panorama sul lago. Porta e capitelli in legno, conservati ed espo�sti al museo ad Erevan. Il celebre cimitero di Noreduz, con croci fiorite scolpite sulla pietra, i khachkar. Ve ne sono oltre duemila, con tanti bambini che ci giocano in mezzo. TAVUSH: con il convento di Gosh, il fondatore, Goshavank, Altra universi�tà armena oltre a Gladzov, vanta la biblioteca a due piani e la croce di pietra tra le più belle di tutta l'Arme�nia, Il grande salone (gavit) ben con�servato, E ancora, la chiesa di Haghartsin (Halarcin) deh XI-XII secolo, in una vahe verde, senza mura, la chie�sa. Una madonna con croci in pietre mirabili, un gavit da ricordare e il refettorio a due vani comunicanti e due pozzi di luce centrah: di grande teatralità ed impatto. LORI: la strada che porta verso la Georgia, incrocia Vanadzor e Alaverdi. Deserti di ciminiere, di industrie chimiche e di metalli. Sanahin, gran�de e famoso monastero. Il gavit a tre navate con piètre tombah, una biblio�teca con nicchie scavate per i libri. Haghbat: grandioso panorama con vista su Alaverdi e le alte ciminiere spente. Nero il monastero e nero, per l'inquinamento, il panorama. La cuci�na ha ancora gli otri sepolti, un grande gavit e un notevole khachkar con la crocefissione di Cristo, scolpi�ta, Odzun, del VII secolo, lo si vede arrivando da una strada mozzafiato. Il monumento sepolcrale è unico, per le due stele scolpite.' SHIRAK: la cittadina di Gyumiri, che colpita dal terremoto non è anco�ra completamente ricostruita. Solo la chiesa è stata riedificata con gli sche�mi deh'antica capitale Ani, non lenta-., na, ma in territorio turco. NESSUN RISENTIMENTO CONTRO MOSCA: SE SOPRAVVIVONO CULTURA, LINGUA E SCRITTURA, LO SI DEVE AL CREMLINO I VERI BOIA NON SONO STATI I BOLSCEVICHI, MA I TURCHI La sofferenza di questo popolo è stata forse pari a quella degli ebrei, a differenza è che non hanno mai avuto giustizia La loro terra è un decimo di quella che avevano un tempo, 8 milioni vivono lontano dal loro paese ARCA E ARARAT a Armenia; così, da solo, è i! . gelido nóme con cui si indica una regione montuosa dell'Asia Minore. Poi, riflettendo, viene in niente: musicai arte, un orgoglio che è anche una propria lingua e scrittura, e pòi che gli armeni non hanno mai esportato li loro patrimonio. E che questo è forse il paese più antico del mondo: il Monte Ararat, l'Arca:,, ::*?T*-La suggestiva chiesa nera di Gladzor, in un campo tutto giallo ed il tempio pagano di Gami. Nelle foto piccole: il museo dell'Olocausto ad Erevan, il gavit a tre navate di Sanahin, e un mercato intomo a Geghard

Persone citate: Del Papa, Giuliana Gardini, Gosh, Sevan