Il bambino numero 17 di Massimo Gramellini

Il bambino numero 17 BUONGIORNO ■.•■^;. I Massimo Gramellini Il bambino numero 17 ^3(11^ alunni di una prima elementare romana non uno a scuola da luned�ov-ux^ per protesta nei confronti del diciassettesimo compagno, ma�nesco e attaccabrighe. La retorica legge-e-ordine difenderà questa for�ma inedita di sciopero, scelta al�l'unanimità da famiglie esasperate: pare che il novello Franti abbia spaccato il naso a una maestra e che gli altri bimbi ne abbiano cos�paura da sognarlo pure di notte. La retori�ca buonista contesterà invece l'egoi�smo di chi si rinchiude davanti al diverso e sgorgherà lacrime a favore di telecamera per il piccolo disadat�tato, figlio d�una ragazza-madre piena di problemi e anellini al naso. Dietro le opposte retoriche si staglia come sempre il quadro surre�ale della realtà italiana: un bambino difficile che ogni mattina entra in una classe vuota, con i compagni a casa, la maestra e la direttrice diplo�maticamente in malattia, e nessuno che decide. Forse le autorità scolasti�che sperano in una riconciliazione impossibile. Di sicuro evitano per pigrizia, scrupoh perbenisti o sem)hce burocrazia di spostare il jambino della discordia in un istitu�to specializzato, dove potrebbe esse�re seguito ed educato con quella serenità che nella sua scuola attuale non è più recuperabile. Sarebbe il trionfo del buon senso, se non fosse che da noi i guai si affrontano per fame delle petizioni di principio e mai per risolverli davvero.