«Bossi è innocuo, il pericolo è il Cavaliere» di Gianni Vattimo

«Bossi è innocuo, il pericolo è il Cavaliere» IL CONVEGNO DEI DS A BRUXELLES. VATTIMO: «SE VINCE IL POLO, L'EUROPA DEVE DARCI UNA MANO» «Bossi è innocuo, il pericolo è il Cavaliere» Maria Maggiore BRUXELLES NON ho nulla contro gli stranie�ri. Sono i miei migliori amici. Il problema è che gli stranieri sono qui...». Con una battuta del simpatico Asterix, il terribile Gal�lo dei fumetti, lo scrittore spagno�lo Femando Savater, premio Sakarov per l'impegno dimostrato con�tro il terrorismo basco, ha illustra�to la sua teoria sui Paesi Baschi, realtà da lui ben conosciuta. Ieri nell'Europarlamento di Bruxelles si doveva parlare del «Linguaggio e temi della destra in Europa» in un convegno organizzato dalla delegazione italiana dei Ds. Inevi�tabilmente, l'attenzione si è spo�stata sull'Italia e sui temi dell'at�tuale campagna elettorale. Il ri�schio di una vittoria del centro-de�stra italiano avrebbe conseguenze per tutta l'Europa, hanno senten�ziato gli ospiti presenti. A un Barón Crespo, presidente dei socialisti europei che diffidava dalle derive razziste e xenofobe di alcuni paesi, come l'Austria e l'Ita�lia, è stato subito risposto che il vero problema dell'Italia è altro�ve. «In Europa sono più conosciu�te le dichiarazioni xenofobe di Bossi, ma il vero pericolo per tutta l'Europa porta il nome di Silvio Berlusconi», ha iniziato Paolo Flo�res d'Arcais, direttore della rivista MicroMega. L'accusa al leader del Polo è di ignorare alcuni valori democratici fondamentali come il pluralismo dell'informazione, la divisione dei poteri, il rispetto delle minoranze fino a negare lo Stato di diritto. «Berlusconi con�trolla oggi il 90 per cento delle televisioni commerciali, se vince le elezioni il 13 maggio controllerà anche quelle pubbliche». Ancora: «Come si fa a dichiara�re "non faremo prigionieri» (frase di Cesare Previti, n.d.r.) o «se andremo al governo elimineremo tutte le toghe rosse», intendendo tutti i magistrati scomodi, fino a mettere in questione la Corte Co�stituzionale e promettere di nomi�nare «degli arbitri neutri per la società»? Frasi del genere non dovrebbero nemmeno occupare il dibattito pubblico, invece sono i temi quotidiani del partito di Ber�lusconi, ha continuato Flores d'Ar�cais nella sala dell'Europarlamen�to. Gianni Vattimo, il filosofo euro�deputato, ispiratore dell'incontro di ieri, ha spiegato le ragioni di un convegno del genere a Bruxelles. «L'Europa. deve darci una mano, perché i problemi nostri apparten�gono ormai a tutta l'Unione. Se la destra vincerà le elezioni, le istitu�zioni europee dovranno vigilare da vicino sul rispetto dei valori democratici». Vattimo ha ricorda�to che lo spunto del convegno è nato dalla necessità di reagire a livello europeo alla proposta di Francesco Storace, presidente del�la Regione Lazio, di rivedere i libri di testo nelle scuole, intrisi, a suo dire, di pensieri comunisti. «Se quest'idea aberrante si trasforme�rà in realtà ha continuato Vatti�mo il Parlamento europeo potreb�be intervenire con una raccoman�dazione diretta al govemo italia�no per far rispettare il principio cardine della libertà di espressio�ne, sancito anche dalla Carta dei Diritti fondamentali da poco ap�provata a Nizza», Sui libri di testo si è soffermato Nicola Tranfaglia, preside della Facoltà di Lettere di Torino, che ha messo in evidenza le similitudi�ni tra la proposta di Storace e la pratica di «bonifica» di tutte le pubblicazioni adottata da Mussoli�ni negli Anni Trenta. Ma mentre a Bruxelles si alzavano i toni contro la destra italiana, da Roma Alejandro Agag, giovane segretario gene�rale dei popolari europei, faceva sapere che il Ppe, il partito di maggioranza all'Europarlamento, non accetterà nessuna iniziativa di sanzioni contro un govemo guidato da Berlusconi. Intanto Marco Travagho, il giornalista autore del libro tanto discusso in questi giorni, verrà tra poco a Bruxelles per far conoscere anche oltr'Alpe le sue tesi sul Cavaliere. Il filosofo ed eurodeputato diessino Gianni Vattimo