Ulivo, nella notte: l'accordo è vicino di Amedeo La Mattina

Ulivo, nella notte: l'accordo è vicino Ulivo, nella notte: l'accordo è vicino Castagnetti: siamo a un passo. Risolto il nodo Campania Amedeo La Mattina ROMA «Qualche ora e chiudiamo». Sono le 23,45 di ieri, quando Pierluigi Castagnetti lascia piazza Santi Apostoh per avviarsi sorridente e soddisfatto verso casa. Il leader del Ppi promette «tutti i nomi» per stamattina. Più prudente Mastel�la: «Sono stati fatti avanti. C'è la volontà di chiudere». Ma pochi passi più in là Enzo Carra confer�ma che ormai si è in dirittura d'arrivo, visto che U caso-Campa�nia è stato risolto con diversi coUegi ceduti dai Ds e da De Mita. Dunque, per i leader del Ppi e deU'Udeur la strada ormai è in discesa e questa mattina verrà consegnato a Rutelh l'elenco deUe candidature. Il candidato premier deU'ÙUvo ha scritto una lettera ai leader chiedendo loro che entro oggi tutto dovrà essere pronto: «Dobbiamo rendere pubbhci i no�mi da candidare un minuto prima del Polo». Dopo di che ci sarà un vertice dei segretari deU'ÙUvo sempre oggi, a sottoscrivere l'inte�sa. Ci sono volute due settimane, tante polemiche e diverse nottate insonni per raggiungere H traguar�do. E anche ieri è stata una giorna�ta nera. Ieri mattina Franco Marini si aggirava sornione per H Transa�tlantico di piazza Santi Apostoh e diceva a chi gh chiedeva notizie del MasteUa «furioso» e di Parisi arrabbiato : «Non capisco cosa voghono. Per quanto mi riguarda sono a posto. Mi mancano solo poche tessere e abbiamo chiuso». Ridendo e agitando la pipa, ha sibUato «mi sento come il gatto con il topo» e se n'è andato circon�dato da una nuvola di fedelissimi, quasi tutti ben piazzati nei collegi. Del resto. Marini e De Mita hanno strappato 34 coUegi sicuri (2 in più di quanti gliene spettasse�ro), mentre l'AsmeUo, non contan�do la Campania e U Centro-Sud, è arrivalo a quota 26 trovandosi ad un certo punto sotto di 8 candida�ture. L'Udeur, da 18 pattuiti, se n'è trovato in mano quasi la metà, idem per Ri. Così, con i numeri in mano, i fratelli coltelli hanno pre�sentato U conto a RutelU che ha chiamato tutti al telefono per cer�care di incohare i cocci deUa Mar�gherita andata in frantumi. AUa fine ieri pomeriggio MasteUa, Ca�stagnetti, Parisi e Dini si sono riuniti per riequilibrare le quote. Come? Chiedendo ai Ds di moUare coUegi sicuri in EmiUa, Toscana e ' in Campania. Ma è in quest'ulti�ma regione che si è combattuta la battaglia, è qui che De Mita dovrà pagare pegno. Parisi, MasteUa e Dini, in un incontro con Fassino e , Polena hanno chiesto di dimezzare i coUe�gi deUa Quercia. Dopo vih tira e moUa si è arrivati a un accordo sulla Campania: U Pds dà 19 coUe�gi sicuri scendono a 12, forse 10; U Ppi rimane a quota 7-8, i democra�tici ottengono 5 coUegi come ave�vano chiesto, l'Udeur si piazza con 7-8 candidature buone men�tre Ri si ferma a due. In questo baUamme Rutelh spargeva ottimismo di facciata «stiamo risolvendo tutti i proble�mi uno aUa volta» ma in camera caritatis sbraitava con i Verdi alla ricerca di un coUegio sicuro a Roma, U Prenestino. Giustamente Rutelh sbraitava perché Paolo Cento aveva rilasciato una dichia�razione di questo tipo: «Se i Verdi non ottengono un coUegio a Ro�ma, potrebbero chiedere a Francescato di candidarsi sindaco della Capitale». La stessa Francescato non credeva ai propri occhi quan�do ha letto il lancio d'agenzia e ci ha ironizzato su: «Sì, certo, potrei candidarmi al Pentagono, anzi mi candido a sostituire Bush». Lui, Paolo Cento, che ha fatto la voce grossa dopo aver perso il Prenesti�no, è finito in un ottimo coUegio dell'Emilia. Enzo Carra, che tratta per l'Udeur, ha dipinto questa realtà kafkiana citando Flaiano: «La si�tuazione è drammatica ma non è seria». Al punto che si è bloccato pure l'ascensore che porta aUa sede dei Democratici, dove si svol�ge lo psicodramma. C'è rimasta dentro l'onorevole Argia Albanese e sono dovuti arrivare i pompieri per liberarla. Qualcosa di certo, però, comin�cia ad esserci. I rutelhani di stret�ta osservanza andranno come nu�meri due nelle Uste proporzionali guidate dal loro leader: Gentiloni nel Lazio, Mastrobuono nel Vene�to, Giacchetti in Puglia. Lusetti, invece, dovrebbe correre blindato a Pesaro. Sembra uscita fuori la LanziUotta, la mogUe di Bassanini: m un primo momento sarebbe dovuta andare nel coUegio senato�riale di Cosenza. Minniti si è oppo�sto e ha spianato la strada al nipote di Giacomo Mancini. Il che ha fatto arrabbiare sia i Ds che i Popolari locali. LanziUotta fa buon viso: «Non ho interesse per la carriera parlamentare». Gli unici punti fermi riguardano i rutelliani «doc» Scontri e liti nella Margherita (troppi collegi ai Popolari) L'Udeur strappa sette-otto collegi