Rutelli in campo a Roma. Storace: lo sfido io di Amedeo La Mattina

Rutelli in campo a Roma. Storace: lo sfido io Rutelli in campo a Roma. Storace: lo sfido io Ulivo ai ferri corti sui collegi, Mastella lascia la trattativa Amedeo La Mattina ROMA Sta succedendo di tutto nell'Ulivo, con colpi di scena, candidature che scompaiono in Lombardia e compa�iono in Sicilia, che si inabissano per non ricomparire mai più. E tutti i potenziali candidati e segretari re�gionali a bivaccare con il patema d'animo a piazza Santi Apostoli che Rutelli ha battezzato il «Transatlan�tico en plein air». A sorpresa, nella notte dell'altro ieri, è arrivata la candidatura di Rutelli a Roma. Subito Storace si è travestito da Tom Cruise e ha detto di essere pronto a sfidarlo come nel film «Mission impossible». Mastella si è ritirato sull'Aventino, ha ritirato la sua delegazione dal tavolo delle trattative e ha minacciato «e que�sta volta dico sul serio» di abbando�nare la Margherita. Il che sarebbe deflagrante perché significherebbe ridiscutere tutto daccapo. «Se non valgono gli accordi presi nella Mar�gherita ha spiegato Mastella allora la Margherita non esiste più: che senso ha continuare a fame parte?». Motivo dell'alzata di scudi? L'Udeur è sotto di cinque collegi rispetto alle quote stabilite a livello nazionale e non è riuscito a recuperarli né al Sud né al Centro-Nord dove ha conquistato solo 3 candidatura sicure. Poi c'è Lamberto Bi�ni, con il suo Ri sotto di tre collegi, che sta cercan�do di salvare almeno il senatore Ossicini in Basi�licata e l'onorevole Bastianoni nelle Marche. «Ci stanno falcidiando», ha detto sconsolato Pisicchio. Intanto, i Verdi si so�no visti sfilare da sotto il naso uno dei migliori col�legi di Roma, quello del Prenestino-Labicano, che era destinato a Paolo Cento. Ma la cosa più curiosa è che l�si è fion�dato proprio Rutelli. Ubi major... Ma la scelta del candidato premier di scendere in pista nel maggiorita�rio (e ciò non era scontato) e soprat�tutto a Roma non era Stata messa in conto. Una vera e propria marcia indietro, quella di Rutelli, visto che lui stesso, con tanto di comunicato stampa, aveva escluso questa ipote�si. Ma il pressing dei leader dell'Uli�vo è stato forte «non si può dare l'impressione di ima fuga» cos�alla fine Rutelli si è buttato nella mi�schia facendo presente che si tratta di un collegio di «terza fascia», cioè tra i ((favoriti» ma non blindato. I Verdi sono insorti e la Francescato ha sferrato l'attacco: «Siamo lieti e onorati di incoronare il candi�dato premier, ma ora il nostro sacri�ficio va ripagato: la gratitudine è d'obbligo». Insomma, il caso Lazio, che sembrava chiuso, si è riaperto: Rutelli è caduto dalle nuvole come se non sapesse che quel collegio fosse destinato a Cento, il quale ora cerca una sistemazione «onorevole» in Umbria. I Verdi chiedono che comunque venga risanata con un buon collegio la ferita loro inferta a Roma. E' stato necessario bussare alla porta dei Ds e della Margherita. Porta che è ancora rimasta chiusa. L'ex sindaco di Roma non ha perso un minuto di tempo e si è recato nel suo collegio per iniziare la campagna elettorale: «Spero nella notte del 13 maggio di trovarmi deputato del sesto collegio di Roma e presidente del Consiglio. Mi erano stati proposti collegi dal Trentino alla Sicilia, ma io ho scelto di venire qua perché c'è bisogno di un deputa�to giovane, da battagha». Alla batta�glia è pronto anche il presidente del Lazio Storace nonostante il Prenestino sia imo dei collegi peggiori per il Polo. L'impasse sui collegi è tutto lega�to alla vicenda campana e all'Udeur, che non si è presentato alla trattativa notturna. Mastella, tutta�via, ha piazzato Marida Dentamaro (la relatrice del ddl sul conflitto d'interesse) ad Altamura (Pugha) e il sottosegretario Ostillio a Taranto. Tuttavia anche i suoi «alleati» della Margherita hanno i loro grossi pro�blemi. Ad esempio non si trova un posto per il capogruppo dei senatori del Ppi Elia e in bilico è anche Cecchi Cori. Ma per il patron della Fiorenti�na si è aperta una finestra ad Acirea�le dove potrebbe sbarcare promet�tendo di acquistare la squadra della città. Per fare questa scelta lui, però. vuole essere garantito nel proporzio�nale. Per rimanere nell'isola, sem�bra che l'abbia spuntata Cardinale come capolista della Margherita nel�la Sicilia occidentale, mentre Mattarella dovrà accontentarsi di un se�condo posto. Confermata invece la candidatura di Veltroni, come capolista dei Ds, nella Sicilia orientale. Arriva da queste parti Tiziana Parenti candidata per lo Sdi nel collegio senatoriale di Trapani. Il generale Angioni è stato piazzato nel collegio di Roma Montesacro, Zavoli al Senato a Rimini, Dalla Chiesa al Senato in Liguria. E Occhetto .che fine ha fatto? Per il fondatore del Pds non è stato ancora trovata una sistemazione, mentre c'è chi vuole lasciare il suo collegio per piazzarsi al sicuro altrove. E' il caso del sottosegretario Schietroma, cofondatore dello Sdi, che dalla sua Prosinone ha chiesto di essere spostato nel Metapontino, in Basilicata al posto del popolare Domenico Izzo. Qui in Basilicata la vedova D'Antona dovrebbe guidare la lista dei Ds. Foligno-Spoleto e Perugia sono stati assegnati, rispetti�vamente, a CasteOani, senatore uscente del Ppi, e a Katia Bellillo, ministro del Pdci per le Pari opportu�nità. A sinistra Clemente Mastella: l'Udeur Ieri ha minacciato di uscire dalla Margherita Sopra II deputato dei Verdi Paolo Cento A sinistra II senatore popolare uscente Vittorio Cecchi Gorl Qui sopra l'ex segretario del Pds Achille Occhetto e, alla sua sinistra, Tiziana Parenti A sinistra II capogruppo al Senato del Ppi uscente Leopoldo Elia