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Bemeftraetnoefree Bemeftraetnoefree L'ultimo progetto del saxofonista a «Linguaggi jazz» sabato 24 ^^XJICKSAND, di scena sabato 24 al Piccolo Regio per K3B"L™8uaggi Jazz», è l'ultimo capitolo di una serie di ^B^progetti solistici coltivati da Tim Berne. Il 47erine sassofonista di Syracuse, NY, approdato allo strumento relativamente tardi e in circostanze casuali, ha alimentato una propensione schiettamente individualista al jazz alla scuola di Antony Braxton e di Julius Hemphill, la mente del celebre World Saxophone Quartet. Attraverso gli anni Novanta ha dato vita ad almeno un paio di etichette indipendenti e cavalcato agguerrite formazioni concentri�che come Caos Totale, Bloodcount e Big Satan. Al suo fianco c'è ancora Marc Ducret, il più «americano» creativo dei chitanisti francesi, dal timbro puntuto e sonoro, frutto di un autodidattismo attento a Wes Montgomery e a John Abercrombie come al rock più plateale. A sjpingere al massimo la dinamica della strumentazione e dell'improvvisazione delgruppo, privo di bassista, concor�rono il secondo sax di Tony Malaby e le tastiere di Craig Tabom, cultore della sperimentazione elettronica e della destrutturazione in chiave free dei suoni etnici di Africa, Caraibi e Indonesia. Completa il quintetto il batterista Tom Rainey, di casa alla Knitting Factory e già con Berne e Ducret nei Big Satan. Inizio ore 21.15, bighetti a 20 o 25mila lire, prenotazioni al Centro Jazz Torino, 011/ 884.477. Edoardo Passio «Unguaggi jazz» propone sabato 24 il concerto di Tim Berne

Persone citate: Antony Braxton, Craig Tabom, Edoardo Passio, John Abercrombie, Julius Hemphill, Marc Ducret, Tim Berne, Tom Rainey, Tony Malaby

Luoghi citati: Africa, Caraibi, Indonesia, Torino