Russia-America, il «codice» delle spie

Russia-America, il «codice» delle spie Russia-America, il «codice» delle spie Arresti ed espulsioni sono governati da un accordo retrosceina Mauru-io Molinari comspondentgdaMEWYOaiC ALLA Casa Bianca e al Cremli�no la giornata di lavoro inizia allo stesso modo. George W. Bush e Vladimir^PuUn fanno colazio�ne leggendo il mattinale preparato dai rispettivi servizi segreti. Quello russo è fumato da Sergej Nikolaevich Lebedev, il capo del Svr (l'ex Kgb): fu proprio Putin a nominarlo, poco meno di Uh anno fa, in ragione dei meriti guadagnali come capo della «residenza» dei servizi russi a New York. Il rapporto di Lebedev si apre sovente copi «notizie» sugli e dagli Stati Uniti, cosictìne quello approvato dal capo della Già, George Tenet, e destinato a Bush mette in risalto la Russia. I due testi hanno però un approcciò diverso: il Svr si concentra di più sull'America come Paese istituzioni, poUtica, difesa, economia, scienza mentre il focus della Cia è su Putin e il suo metodo «sempre più autoritario». L'Unione Sovietica si è dissolta da dieci anni ma Mosca e Washin�gton contmuano a scrutarsi da vici�no, a spiarsi, il Svr considera le spie americane le «più niimerose .ed ag�gressive» presenti in Russia, la Cia parla di quelle russe come delle «più numerose Sul teiritorio nazionale». Rispetto ai tt^npi delle guerra fred�da la no\{jta s.tó fief fatto che i rapportlllà Sv;'^ Òia sonoschizofrenici, perche se da un iato duellano con cimici e talpe, dall'altro coopera�no intensamente nella lotta contro narcotrafficc-ierròrisino e contrab�bando di armamenti. Ma c'è un importante elemento ài continuità con il passato: la guerra fra 007 si svolge sulla base delle norme nonscritte del «cpdice'Gavrilov». Il primo ad avere l'idea di stabili�re regole fra Kgb e Cia fu Ronald Reagan, all'inizio degli anni Ottan�ta; dopo trattative e contatti l'accor�do si trovò durante un summit all'ambasciata sovietica di Helsinki nel 1989 e venne rinnovato per il dopo-guerra fredda il 2 ottobre 1990 il giorno prima della riunificazione tedesca Con un faccia a faccia ai massimi livelli'Che si svolse in una grigia palazzina di Karlshorst, allora Germania Est. Il «codice Gavrilov» dal nome del poeta russo del diciannovesimo secolo comprende alcimi principibase, semplici quanto feìrei. Primo: quando una spia è colla sul fatto la ritorsione è l'espulsione di qualche ufficiale «residente» dei servizi. Le motivazioni della spia denaro o ideologia, prestazione reclutata o volontaria non contano, appena catturala «cpjalcuno deve andarse�ne». Secondo; gli 007 russi o america�ni sono garantiti dall'immunità di�plomatica e se scoperti subiscono lievi conseguenze, vengono dichiara�li persona non graia e allontanali dal Paese. Questa forma di galateo non vale per le spie reclutate nel campo avverso, che rischiano l'erga�stolo o l'esecuzione. Terzo; quando uno dei due Paesi espelle un numero di 007 avversari l'altro replica con una misura identica, e poi tutto ricommeia come prima. Cosi avven�ne nel 1994 dopo la scoperta dell'uf�ficiale della Cia al soldo di Mosca Aldrich Ames Washington espulse il capo dell'ex Kgb residente e dovet�te far rientrare quello dell'ufficio Cia in Russia e lo stesso oliato meccanismo si è ripetuto adesso dopo la cattura della talpa nell'Fbi, Robert Hanssen, con lo scambio di alcune espulsioni immediale e l'an�nuncio di un'altra cinquantina en�tro l'estate. E' il rigido rispetto di «Gavrilov» da entrambe le parti che ha consenti�to a Mosca e Washington, negli anni del dopo-guerra fredda, di duellare con le spie continuando però a colla�borare su altri fronti. Dal 1990 Mosca ha smascherato una decina di 007; da Moisei Finkel e Ivar Kruminic colti a raccoghere infor�mazioni sui sottomarini all'agente «Baranov» che reclutaya infiltrati per la Cia fino alla «diplomatica» Cheri Leberknight, espulsa nel 1999 per essere stata trovata all'opera «assieme alla sua spia». Washington invece ha soprattutto dato la caccia alle «talpe» come Ames ed Hanssen scoperte grazie alle defezione di agenti avversari. Tutto ciò non ha impedito a Cia e ex-Kgb.cJiscambiari si favori; all'epoca della Guerra del Golfo la Cia chiese, e ottenne, «colla�borazione» dai russi e in cambio rallentò l'opera di reclutamento di agenti avversari; quando il capo del controspionaggio russo Nikitenko mor�misteriosamente in Brasile du�rante una breve vacanza fu la Cia a far arrivare a Mosca le cartelle t:liniche,per chiarire che cosa era avvenuto; Ktaleban afghani e il miliardario Terrorista Osama bin Laden sono oggi oggetto di «osserva�zione comune». E' in omaggia a questi «buoni rapporti» la Cia non ha incluso, fra i diplomatici cacciati la settimana scorsa, il residente dei servizi russi a Washington. L'annunciata espulsione di una cinquantina di russi entro l'estate segna invece una svolta: in passato la Cia aveva sempre evitato cacciate in massa nel timore di subire ritor�sioni identiche ma più dolorose, perché il numero di agenti Usa in Russia è minore di quelli russi in America. Non temere più questo boomerang significa suggeriscono gli esperti che la Cia dispone ormai di una rete informativa nelle'1 ex repubbliche sovietiche e nell'ex Pat�to di Varsavia capace di monitorare la Russia. Sarà il territorio di questi Paesi il nuovo campo di battaglia per gli 007. L'ambasciata americana nel centro di Mosca. Cinquanta diplomatici americani dovranno presto lasciare la capitale russa