Un sabato di morte nel Caucaso russo di Anna Zafesova

Un sabato di morte nel Caucaso russo Un sabato di morte nel Caucaso russo Tre autobombe a raffica, 21 uccisi: Putin accusa i ceceni Anna Zafesova MOSCA La polizia è tornata a pattuglia�re le strade delle città russe, e la televisione avverte i genitori di portare i bambini in un'altra stanza durante i tg. Un sabato di terrore in Russia, con tre bombe esplose a pochi minuti di distanza l'una dall'altra, tre attentati quasi identici che han�no fatto 21 morti nel Caucaso. Una catena di stragi ha innesca�to una nuova spirale di violenza nella quale il Cremlino vede la mano degli estremisti ceceni. La strage più sanguinosa è avvenuta ieri mattina nel mer�cato di Mineralnie Vody, stazio�ne termale a poche decine di chilometri dal confine con la Cecenia. Il mercato era affollatissi�mo di gente che era andata a fare la spesa del saba�to per preparare il pranzo, quan�do, alle 10.01, un'esplosione as�sordante ha tra�sformato tutto il quartiere in un inferno. L'ordi�gno, 50 chili di tritolo, era nasco�sto in un'automo�bile parcheggia�ta accanto alle baacaiaUerv.e...ia... sUàpótenza è sta�ta devastante. : RUSS^ CercMAR NERO TURGli attentati savvenuti a dis-^(••«óchi mìnu'"dall'altro -r6ette--per8sriéT ":-" •*;i -"tfa 'cùf diìe Èambìnr sono morte sul colpo, altre dodici pochi minuti dopo. Nell'ospeda�le di Mineralnie Vody rimango�no ancora 96 feriti, di cuiu38 ih condizioni gravi. I terroriJ�ave�vano farcito la bomaba cu chio�di e pallini di metallo, aumen�tandone cos�la capacità di colpi�re e fare danni, anche a distan�za. I medici hanno operato per tutto il giorno, e hanno già lanciato in tv un appello alla popolazione a donare sangue, di cui si avverte una carenza dram�matica. Quattro minuti dopo il massa�cro di Mineralnie Vody im'altra bomba è scoppiata a pochi chilo�metri di distanza, a Essentuki, un altro centro termale. Anche qui l'ordigno era stato piazzato in un'automobile, anche qui si era scelto per bersaglio una delle piazze centrali. L'automo�bile, una vecchia «Zhigulì», era stata parcheggiata di fronte alla sede provinciale della polizia stradale. Nell'esplosione sono rimaste ferite 13 persone, di cui tre sono in condizioni gravi. Un terzo attentato si è avuto nella stessa zona, a Cercessk. Un posto di blocco della polizia aveva fermato un'automobile per un controllo. I poliziotti hanno frugato a fondo scopren�do nel serbatoio un contenitore con dell'esplosivo. Il tentativo di disinnescare l'ordigno è fini�to tragicamente: due agenti so�no morti sul posto. Una catena di violenza che il Cremlino non ha esitato ad attribuire subito ai terroristi ceceni. Il presidente Vladimir Putin ha ordinato subito la convocazione straordinaria del Consiglio di sicurezza naziona�le e ha spedito nel Caucaso il procuratore generale Ustinov e il capo dei servizi segreti (Fsb) Patrushev. In un messaggio di condoglianze alle vittime il ca�po del Cremlino ha promesso di «trovare e punire» i colpevoli. Un rappresentante della pro�cura generale ha raccontato al�l'agenzia Interfax che dietro alle stragi ci sono quasi sicura�mente i leader della guerriglia separatista Shamil Bassaev e il giordano Khattab. Secondo i magistrati russi, le esplosioni di ieri seguono il modello di altre stragi dello stesso tipo avvenu�te nei mesi scorsi, come la bomba al mercato di Piatigorsk nel dicembre 2000. Anche se le indagini su queste tragedie non si sono ancora concluse, la pro�cura non ha dubbi che la pista porti in Cecenia. Il sabato di sangue potrebbe essere una vendetta per la condanna all'erga�stolo, quattro giorni fa, dei ceceni accusati di aver fatto esplodere nel settembre 1999 un palazzo a Buinaksk. Al processo gli imputati han�no fino all'ultimo insistito di essere vittime innocenti di ima macchinazione dei servizi segre�ti di Mosca. Anche ieri non è giunta nessuna rivendicazione degli atti terroristici. Anzi, i guerriglieri ceceni smentiscono ogni coinvolgimento neUe stra�gi. Ma la caccia al ceceno è già ricominciata: ieri a Mosca è stato ordinato il pattugliamen�to intensivo delle strade e la polizia sta controllando tutti i luoghi potenzialmente «attraen�ti» per una strage di massa. RUSSIA 7 MAR f CASPIO iessentuki ^ Cercsssk Wlineraniye \ ^ Wpdy il CECENIA ' ;-' Groiny s j MAR NERO GEORGIA TURCHIA Gli attentati sono avvenuti a distanza -^(••«óchi mìnutfei'uno'"dall'altro ■" M Azerbaigian

Persone citate: Khattab, Patrushev, Putin, Shamil Bassaev, Ustinov, Vladimir Putin

Luoghi citati: Azerbaigian, Cecenia, Georgia Turchia, Mosca, Russia