Commercialisti , arriva l'albo unico

Commercialisti , arriva l'albo unico L'accordo a Palazzo Chigi. Amato soddisfatto: «Basta con gli orticelli separati» Commercialisti , arriva l'albo unico Unificazione graduale tra dottori e ragionieri ROMA Commercialisti, ragionieri e periti commerciali daranno vi�ta ad un unico ordine profes�sionale. È questo il senso dell'accordo siglato ieri, a Pa�lazzo Chigi, presenti Giuliano Amato e Piero Fassino, tra i rappresentanti dei consigli na�zionali dei tre ordini al termi�ne di una lunga e difficile trattativa. In un quadro caratterizzato da «autodifese di orticelli sepa�rati, con questo accordo ha commentato il presidente del Consiglio ora abbiamo due aree professionali che anziché dividersi a difesa del preesi�stente chiedono di aprirsi al lavoro comune e di allargare i confini dei loro ordini. Tutto ciò non può non essere che accolto con soddisfazione» da parte del governo, ha aggiunto il premier. Soddisfazione espressa an�che dal ministro della Giusti�zia Piero Fassino, che ha parla�to di un «importante segnale di innovazione». Vero è che il riassetto varato ieri è un picco�lissimo passo rispetto alle bel�licose intenzioni riformatrici di inizio legislatura: il sistema professionale, dopo una furi�bonda battaglia difensiva con�dotta da parte degli ordini, non è stato in pratica modifi�cato e innovato se non in aspetti di dettaglio. Anche per questo Fassino ha auspicato che nella prossi�ma legislatura il disegno di legge, che porta la sua firma e quella di Mirone, sulla rifor�ma degli ordini, possa essere ripreso. La nuova regolamentazione prevede il mantenimento e la protezione del titolo professio�nale di «dottore commerciali�sta», tutelato, anche se più brevemente indicato in «com�mercialista». Segue l'iscrizio�ne dei futuri revisori dei conti nella sezione B dell'Albo; anco�ra, l'inserimento nella sezione A dell'albo degli attuali appar�tenenti agli ordini dei dottori commercialisti e dei ragionie�ri. Questi ultimi sono iscritti in un apposito elenco, che ha la durata di sei anni dall'inizio del primo anno accademico di attuazione della riforma uni�versitaria, col titolo professio�nale di «ragioniere commercia�lista», che conservano anche successivamente alla scaden�za di tale periodo transitorio. Infine, per quanto concerne i revisori dei conti la proposta prevede che a questa funzione corrisponda sostanzialmente la professionalità dei laureati che accederanno al livello B del nuovo Albo. Gli attuali revisori contabili non iscritti negli albi tenuti dagli Ordini anzidetti potranno optare per l'iscrizione in questa sezione o restare nell'elenco presso il Ministero della Giustizia, la cui disciplina e competenza non sono modificate. Come si vede, si tratta di una cautissima e gradualissima unificazione, frutto delle esigenze di «specificità» delle diverse organizzazioni rappre�sentative di commercialisti laureati e non. Manca infatti ancora il regolamento che di�sciplinerà, tra l'altro, anche il governo della professione uni�ca sulla base del principio di proporzionalità e di rappre�sentatività; nella fase transito�ria la presidenza e la maggio�ranza dei componenti dei nuo�vi organi nazionali e locali dell'unico ordine competono ai dottori commercialisti, le vice-presidenze ai ragionieri commercialisti. In ogni caso, positivi sono i commenti dei diretti interessa�ti: per il presidente dei dottori commercialisti, Francesco Serao, «si tratta di una conqui�sta incommensurabile per il nostro Paese e per le giovani generazioni. D'ora in avanti chi si iscriverà alla Facoltà di Economia, secondo gli schemi della già varata riforma dei cicli universitari e vorrà, al termine esercitare la libera professione, potrà accedere soltanto all'Albo dei Dottori Commercialisti. Chi non ha capito o non ha voluto capire i contenuti della nuova regola�zione proposta, dimostra, an�cora una volta, di voler difen�dere se stesso ergendo stecca�ti corporativi che danneggia�no i giovani e il Paese stesso». Meno entusiasti dell'intesa appaiono i tributaristi iscritti all'Isituto Nazionale Tributa�risti. Il presidente Riccardo Alemanno rileva come il rego�lamento sostanzialmente non cambia moltissimo, e che «sia stata persa un'ottima occasio�ne per regolamentare l'intero settore contabile ed evitare attuali e future polemiche cir�ca competenze e il diritto per chi oggi legittimamente opera nel settore di continuare a farlo con una maggiore certez�za normativa». [r.g.J

Persone citate: Fassino, Giuliano Amato, Mirone, Piero Fassino, Riccardo Alemanno

Luoghi citati: Roma