«La Bce non segua Greenspan»

«La Bce non segua Greenspan» L'ECONOMISTA FRANCESE DIFENDE LA BCE «HA CAPITO I PROBLEMA «La Bce non segua Greenspan» Fitoussi: tassi d'interesse fermi sino a giugno intemita PROFESSOR Fitoussi, dal suo Osservatorio france�se delle congiunture eco�nomiche, l'Ofct), lei harle ulti�me notizie su come sta andan�do l'economia del nostro con�tinente. Serve anche in Euro�pa un calo dei tassi di interes�se? «No. Direi che non c'è fretta. Non è la cosa migliore per la Banca centrale europea andare a mota della Federai Reserve americana». Mi disse la stessa cosa a Davos 50 giorni fa, però pensavo che nel frattempo avesse cambiato idea. «No. Beninteso, entro metà giu�gno credo che sia necessario ribassare di mezzo punto, o quasi. Ma non vedo rischi imme�diati». Nemmeno dopo il dato ap�pena arrivato dalla Germa�nia, l'indice Ifo della fidu�cia delle imprese che pun�ta decisamente verso il bas�so? «Gli ultimi dati dalla Germania non sono affatto chiari. I loro indici presentano una variabili�tà enorme. Personalmente so�spetto che ci siano dei problemi contabili, dei problemi statisti�ci che forse hanno ancora a che fare con l'unificazione. Dall'al�tro lato abbiamo una dinamica dei prezzi alla produzione tede�schi piuttosto forte, sintomo che qualche tensione inflazioni�stica c'è ancora. La Banca cen�trale europea deve guardare tutta l'area dell'euro: e nell'in�sieme dell'area la crescita è in linea con il potenziale a lungo termine». Non c'è un rallentamento sempre più evidente? «C'è nel primo trimestre del 2001 un rallentamento, se si fa il confronto con i livelli elevati raggiunti l'anno precedente. Ma l'indice anticipatore che l'Ofce elabora per l'area dell'eu�ro, e che negli ultimi tempi è stato uno strumento di previsio�ne piuttosto valido, non punta verso il basso, indica condizioni stabih. Se da una parte diminui�scono le commesse alle indu�strie, al contrario la dinamica dei consumi non mostra alcun cedimento rispetto alla seconda metà del 2000». Anche qui lei pare in sinto�nia con la Banca centrale europea, che in passato aveva criticato spésso... «Non dico che hanno sempre ragione. Al posto loro l'ultimo aumento dei tassi, quello dello scorso ottobre dal 4,5094 al 4,750z6, non l'avrei fatto. Ma in questo momento capisco il loro dilemma: se abbassano i tassi troppo presto, oltre a mostrarsi dipendenti dalle scelte della Federai Reserve, rischiano di mostrare una eccessiva inquie�tudine sull'andamento dell'eco�nomia, che potrebbe diminuire la fiducia e quindi contribuire proprio a quel rallentamento che si vuole evitare; se invece esitano tropo a lungo, il rallenta�mento dell'economia potrebbe essere già abbastanza avanti per essere validamente contra�stato». Un economista assai stima�to in Europa, Daniel Gres, accusa la Banca centrale europea di "combattere la guerra di ieri" come i gene�rali francesi del 1940, che avevano costruito la linea Maginot per vincere un conflitto come quello del 1914-18manon erano pron�ti al blitzkrieg con i carri armati. Vigilerebbero, in�somma, contro l'inflazione da costi interna, provocata dagli aumenti salariali o dai comportamenti delle imprese, che è un proble�ma djsgli anni '60 e '70, mentre oggi è tutto cambia�to, occorre agire d'anticipo contro la sfiducia sui mer�cati finanziari... «E' vero che non c'è inflazione da costi oggi, ma non sono d'accordo con Gros. Mi pare che la Bce abbia una conoscenza chiara di quali sono i problemi attuali. Come dicevo, anche mosse affrettate da parte delle banche centrali possono dan�neggiare la fiducia. Casomai una critica che si può fare è che non è chiaro il loro obiettivo di inflazione. Dire che l'aumento annuale dei prezzi deve essere meno del 2 per cento è vago, rischia di non essere capito. In questo senso forse c'è una impo�stazione superata. Sarebbe me�glio, invece, definire un obietti�vo verso l'alto e verso il basso, mettiamo tra l'I,3 e il 3 per cento, in modo che i mercati sappiano meglio che cosa devo�no aspettarsi. Ormai la scelta è stata fatta, ed è difficile cam�biarla. Ma nel complesso mi sembra che la Bce abbia agito bene. «L'errore potrebbe essere nel tipo di obiettivo che si è fissato per l'inflazione II due per cento è troppo vago» Jean-Paul Fitoussi Il presidente della Commissione Uè, Romano Prodi

Persone citate: Daniel Gres, Fitoussi, Greenspan, Gros, Paul Fitoussi, Professor Fitoussi, Romano Prodi

Luoghi citati: Europa, Germania