America, l'incubo della crisi energetica di Luigi Grassia

America, l'incubo della crisi energetica America, l'incubo della crisi energetica Il governo: mancano almeno 65 centrali elettriche Luigi Grassia «La peggiore crisi energetica dagli Anni 70 incombe sugli Stati Uniti». Lo ha detto il segretario per l'Energia, Spen�cer Abraham, avvertendo che per evitarla o almeno uscirne presto sarà necessario capo�volgere le recenti politiche orientate a premiare il rispar�mio energetico e la tutela dell'ambiente, permettersi in�vece a costruire centrali elet�triche e aumentare la produ�zione americana di petrolio anche a costo di violare le aree protette dell'Alaska. Lo spun�to per queste dichiarazioni è la crisi dell'elettricità in Cali�fornia, dove negli ultimi due giorni una serie di black-out ha lasciato per parecchie ore senza corrente un milione di famiglie. Ma Abraham ha av�vertito che «non si tratta di un problema solo locale» e che la situazione «potrebbe aggra�varsi da qui all'estate». Le interruzioni dell'elettri�cità in California sono un fatto particolarmente grave perché non si tratta di inciden�ti: la maggiore compagnia di distribuzione dello Stato (Cali�fornia Indipendent System Operatori è stata costretta a programmarle perché non è più in grado di pagare regolar�mente alcuni dei suoi fornito�ri, che quindi hanno dovuto tagliare la produzione dei loro impianti anche del SO0/*); per sopperire alla carenza, le altre centrali sono state costrette per settimane e mesi a lavora�re senza sosta e ora devono essere fermate a rotazione per interventi di ' jnanutenzione non più rinviabili. In totale è K.O. un terzo degli impianti californiani, mentre la domanda si è impen�nata per l'uso massiccio dei condizionatori d'aria in segui�to a un'ondata di caldo fuori stagione. Rispetto ai problemi registrati nel mese di gennaio, i black-out di ieri e l'altroieri sono stati più estesi e più lunghi. Il presidente George Bush ha convocato una riunione straordinaria della task-force sull'energia (guidata dal vice�presidente Richard Cheney) ma ha ammonito il Paese sull'assenza di soluzioni imme�diate. Secondo il segretario Abraham quanto sta accaden�do in California potrebbe estendersi a tutti gli Usa a causa di infrastrutture «deci�samente antiquate», dell'au�mento della domanda e della diminuzione dell'offerta. Il se�gretario all'Energia ha accusa�to l'Amministrazione Clinton di essersi preoccupata solo di ridurre la domanda di elettrici�tà, introducendo tasse sul con�sumo, e di avere invece com�pletamente trascurato l'offer�ta, per lo scrupolo ambienta li�sta di non costruire nuove centrali inquinanti. Per rimediare, ha detto Abraham, «in America dovran�no essere costruite almeno 65 nuove centrali elettriche» . Sono state trascurate, ha accu�sato, anche le linee di traspor�to e le raffinerie dove si Drepara l'olio combustibile da cruciare nelle centrali termoe�lettriche. Il numero delle raffi�nerie, che sono molto inqui�nanti, è stato dimezzato negli Usa rispetto al 1980, per com�prare invece all'estro il prodot�to finito. Abraham ha ricorda�to che quando Clinton utilizzò una parte delle riserve strate�giche di petrolio contro i su�per-rincari, «questo surplus dovette essere inviato all'este�ro per raffinarlo». Il segreta�rio ha inoltre sottolineato che le recessioni sono sempre sta�te correlate a crisi energetiche e che quella incipiente «sta già cominciando a fare danni "al�l'economia». Ieri un portavoce della Casa Bianca ha espresso disappun�to per la decisione dell'Opec di tagliare di un milione di barili al giorno la produzione di greggio.

Persone citate: Clinton, George Bush, Richard Cheney

Luoghi citati: Alaska, America, California, Stati Uniti, Usa