«Serviva un intervento più forte»

«Serviva un intervento più forte»«Serviva un intervento più forte» Yellen: la nostra economia è molto debole intervista corrispondente da NEW YORK J'aNÈ1^ %'llen conóscié',faene Alari Greenspan, ha lavora�to al suo fianco nelle vesti di governatore della Federai Riser�ve dall'agosto del 1994 fino al gennaio del 1997, quando varcò la soglia della Casa Bianca dove è rimasta fino al 1999 come capo dei consiglieri economici di Bill Clinton alla Casa Bianca. Davanti al taglio dei tassi coglie l'occasione per una radiografia dell'economia americana par�lando al telefono dall'Alta Scuo�la di Economia dell'Università di California a Berkley. Come legge la decisione sul taglio dei tassi? «Una delle ragioni per cui oggi l'economia è debole è per a stretta che la Federai Reserve operò nella seconda metà del 1999 fino all'inizio del 2000. La Fed ha la responsabilità di pren�dere l'iniziativa per tenere l'eco�nomia in sella. Con l'economia debole ma l'infazione che non è in ascesa la Fed era nelle miglio�ri condizioni per poter decide�re. Mantenere alte le aspettati�ve dei consumatori significava prendere una decisione forte. Per questo mi ero detta a favore di un taglio di tre quarti di punto dei tassi. Alla fine hanno scelto lo 0,50 per non sembrare troppo condizionati dai merca�ti». Qual è lo stato di salute dell'economia americana? «Al momento l'economia degli Stati Uniti è estremamente de�bole. Nel primo quadrimestre la crescita sarà probabUmente del�lo zero per cento o leggermente superiore. Stiamo andato incon�tro ad un ciclo contrario per l'industria dei computer e delle automobili. Hanno accumulato più scorte di quante ne desidera�no. Non a caso hanno già inizia�to a tagliare la produzione. Il settore manifatturiero nell'eco�nomia è in piena recessione. Su questo non c'è dubbio. E' que�sto che porta al rallentamento dell'economia, causando annun�ci a ripetizione di mancati ri�spetti delle previsioni dei profìt�ti da parte di aziende. E quindi da cadute sui mercati finanzia�ri». La crisi petrolifera ha una responsabilità per quanto staavvenendo? «L'impatto degli alti prezzi ener�getici dello scorso anno arriva «desso sul mercato. Il costo di petrolio e gas naturale portano nei bilanci a spese superiori al previsto». Greenspan sostiene che la rete di protezione finale è la fiducia dei consumatori. E' d'accordo? «La fiducia dei consumatori è minata dalla discesa dei merca�ti finanziari ed è ora alla base delle valutazioni delle aziende, che stanno pensando di ritarda�re i previsti investimenti sulla produzione. Se questo avverrà, e conseguenze saranno pesan�ti». La crisi dell'economia Usa è un fenomeno passeggero o è destinata a durare a lungo? «Credo che nonostante quanto detto i dati fondamentali del�l'economia americani rimango�no molto forti, solidi. Ottenuta la necessaria correzione anti-inflazionistica, l'economia è in grado di riprendersi con vigore nella seconda metà dell'anno. Guardiamo quale è stato il com�portamento dei consumatore: durante le feste natalizie le vedite di automobili sono state straordinariamente deboli ma il mercato dei servizi continua a crescere. Un sintomo da tenere d'occhio è la disoccupazione: peggiora ma in misura decisamente minore rispetto alla cor�rente situazione economica. La gente continua a cambiare lavo�ro rapidamente. Il mercato del lavoro nel complesso è in salu�te. Tutto ciò dice che la fiducia dei consumatori resta legate alle attese per l'immediato futu�ro più che dalle preoccupazioni per l'attuale situazione». Insomma potrebbe essere una bufera passeggera? «Con l'inflazione sotto control�lo l'economia americana è desti�nata a riprendersi nel secondo semestre. Il livello di crescita in autunno potrebbe essere stabi�lizzato sul 3 o 3,5 per cento. La debolezza è temporanea. Ma c'è un rischio...». Quale? «Il rischio di fondo è che crolli la fiducia dei consumatori e quindi di conseguenza le spese e gli investimenti». La Casa Bianca sostiene che affrettare la decisione sul taglio delle tasse da parte del Congresso aiute�rebbe l'economia. Lei come la pensa? «E' molto importante che il taglio delle tassi sia moderata. La scelta di Bush va in direzio�ne opposta e causerà, fra dieci anni, un aggravio del debito. Un ampio taglio delle imposte mine�rà alla base il surplus di bilan�cio, è una gran brutta idea. Il taglio di cui parla il presidente Bush andava bene se l'econo�mia continuava a correre ma non è così. La storia ha dimo�strato che gli stùnoli fiscali per la crescita economica possono rivelarsi pericolosi»., [m. mo.l «Auto e computer ""i settóri che sonò piàiadMficoltà:: e tutto il comparto manifatturiero è già in recessione» «Il taglio delle tasse proposto da Bush? Unabryttaidga. r. che farà solo danni Entro dieci anni aumenterà il debito» Janet Yellen per tre anni capo dei consiglieri economici di Bill Clinton. A destra Alan Greenspan presidente della Federai Reserve.

Luoghi citati: New York, Stati Uniti, Usa