Greenspan troppo cauto, Wall Street delusa

Greenspan troppo cauto, Wall Street delusa Greenspan troppo cauto, Wall Street delusa Tassi ridotti di appena mezzo punto, giù Nasdaq e Dow Jones Maurizio (Violinali corrispondente da NEW YORK Alan Greenspan taglia i tassi ma con prudenza, per evitare di dare ai mercati l'impressione che la crisi si sia davvero. Wall Street resta per unpoco in altalena e poi chiude in forte calo. Minuto dopo minuto gli indici si sono sempre più inabissa�ti. A fine giornata il conto è partico�larmente pesante: l'indice Dow Jones dei 30 principali titoli indu�striali perde 240 punti (-2,410zo) e finisce a quota 9.718,8, il «tecnolo�gico» Nasdaq va ancora più giù (-4,6807o) e termina addirittura sot�toquota 1.900, per la precisione a 1.859,8. La Federai Reserve ha annuncia�to la riduzione dei tassi di interesse dello 0,50 per cento, giustificando la scelta con la volontà di incorag�giare i consumatori a spendere e gli imprenditori ad investire per far riprendere animo ad un'economia in fase di chiaro rallentamento. E' la terza volta in soli dodici mesi che la Federai Reserve decidere di abbassare 1 tassi e, sempre, la riduzione è stata di mezzo punto. Con i tassi fissati ora al 5 per cento si toma al livello del giugno 1999 ma Wall Street è rimasta con l'amaro in bocca e non ha fatto nulla per nasconderlo: la maggio�ranza degli analisti finanziari si attendeva una riduzione di tre quarti di punto, che Greenspan non ha voluto accettare durante la riunione del mattino nel timore di mandare un messaggio di eccessi�vo allarme. La Federai Reserve tuttavia, nel'comunicato emesso ieri, riconosce che i «rischi si sono accresciuti verso una condizione che può generare debolezza nell'im�mediato futuro» e quindi assicura che «gli sviluppi verranno costante�mente monitorati». Un'affermazio�ne letta a Wall Street come l'ammis�sione che la Fed potrebbe tornare presto a ridurre i tassi anche senza aspettare le riunioni programma ogni due mesi. «Il linguaggio usato dalla Fed suggerisce osserva Alan Sinai, analista economico molto apprezzato a Wall Street che lascia la porta aperta ad un nuovo incontro della Fed sui tassi prima dell'appuntamento prossimo, fissa�to per il dodici maggio». La decisione è stata annunciata dopo un lungo incontro a porte chiuse del Federai Open Market Committee, presieduto da Alan Gre�enspan e nel quale siedono tutti i governatori e cinque dei dodici presidenti. La valutazione emersa è che «recentemente è emerso un accesso di produttività» e quindi esiste la «possibilità che questo eccesso continui per un certo tem)o» divenendo la causa della «deboezza economica». Ma le motivazio�ni della Fed hanno trovato Wall Street molto dubbiosa. «Siamo mol�to delusi per la mancata riduzione di tre quarti di punto ha dichiara�to Uri Landesman, analista di Afa Management -perché si è persa l'occasione di favorire una tenden�za alla quale i mercati si stavano preparando». La Casa Bianca ha declinato ogni commento ribadendo una nota tradizione rispetto alla deci�sioni della Fed ma anche in seno al Congresso c'è maretta: «Green�span avrebbe dovuto fare di più» ha detto ai microfoni di radio e tv, con tono molto seccato, Charles Grassey, senatore repubblicano dell'lowa, e presidente dell'impor�tante Commissione Finanza della Camera alta del Congresso. Ma vi è anche una minoranza dei com�mentatori che giudica positiva�mente il passo di Greenspan. «Il taglio di mezzo punto è molto utile perché aiuterà a far calmare acque che sono troppo agitate» dice Jerry Jasinowski, presidente dell'Associazione nazionale mani�fatturiera. Al termine di una gior�nata turbolenta a Wall Street non è restato che prendere atto delle poche note positive presenti nel comunicato emesso dalla Federai Reserve l�dove elenca la «solidi�tà» del mercato mobiliare, r«ancora basso livello di disoccupazio�ne» stabile attorno al 4,2 per cento e il fatto che continua ad esserci ancora una «modesta» cre�scita del lavoro. L'interrogativo è se tutto questo basterà per invertire la tendenza dei mercati, che negli ultimi giorni hanno già divorato miliardi di dolla�ri. Per Alan Greenspan, il «maestro» alla guida dell'economia americana da oltre quindici anni, è iniziala forse la stagione più difficile. Anche perché, sul fronte politico, l'Ammi�nistrazione sta incontrando difficol�tà in seno ad un Congresso diviso a metà per far approvare in tempi stretti il sostanzioso taglio delle tasse, che dovrebbe riportare a livel�li alti il tasso di fiducia dei consuma�tori.

Persone citate: Alan Gre, Alan Greenspan, Alan Sinai, Charles Grassey, Green, Greenspan, Jerry Jasinowski

Luoghi citati: New York