LA NATO A MARCIA INDIETRO di Enzo Bettiza

LA NATO A MARCIA INDIETRO LA NATO A MARCIA INDIETRO Enzo Bettiza IL triangolo dell'ultima san�tabarbara balcanica, inca�strato fra Macedonia, Koso�vo e Serbia, sta infiamman�dosi sotto gli occhi semichiu�si di circa 40 mila soldati Nato stanziati e imbranati nella regione. L'esercito ma�cedone sta lanciando pro�prio in queste ore un'«offensiva finale» contro i guerriglie�ri schipetari, nel tentativo di ricacciarli dalla zona infesta�ta di Tanusevci e Tetovo. Ancora una volta migliaia di fuggiaschi albanesi, slavi macedoni, turchi ondeggia�no disperatamente e spesso su percorsi incrociati da una località all'altra. Il ministro degli Esteri russo Ivanov sta per approdare a Belgrado e a Skopje. Il responsabile della diplomazia europea Solana è già in Macedonia. Il segreta�rio generale del Patto Atlanti�co, lord Robertson, annuncia con perifrasi sibilline il «rien�tro controllato» di truppe serbe nella fascia demilita�rizzata lungo il confine mace�done. Intanto il neopresiden�te Bush, scegliendo il mo�mento meno opportuno per dirlo, riconferma la nota in�tenzione di ridurre le forze americane nei Balcani. L'unico a trarre da tanta confusione qualche vantag�gio di propaganda e di presti�gio è il nuovo capo jugosla�vo, Vojislav Kostunica, che ha centrato perfettamente il bersaglio osservando: «E' un' altra prova di quanto ineffi�ciente sia stata la Nato in questi anni». Tanto ineffi�ciente, aggiungiamo noi, da permettere agli eserciti ser�bi, comandati dagli stessi generali serbi che scatenaro�no l'aggressione al Kosovo nel 1999, di ritornare pro�prio nel cuore del triangolo infiammabile: ovvero nella striscia di confine, la valle di Presevo, dalla quale la Nato aveva allora costretto le truppe sbandate di Belgrado alla ritirata. Adesso invece le costringe a riprendere il possesso e il controllo milita�re della valle, con uno scopo evidente, che traspare solo di lato dalle parole del segre�tario generale atlantico: to�gliere per conto degli occi�dentali le castagne dal fuo�co. Fare cioè in modo che sia l'odiata armata serba, in luo�go della Nato, ad affrontare i guerriglieri kosovari che da quella fascia, neutralizzata per modo di dire, hanno continuato pressoché indi�sturbati a compiere incursio�ni terroristiche contro la Ser�bia e contro la Macedonia. La trovata non poteva es�sere più esplosiva, più auto�lesionista e irresponsabile: come gettare tonnellate di dinamite dentro un vulcano in eruzione. Nato, Stati Uni�ti, Unione Europea rischiano cos�di dilapidare, in pochi giorni, l'immenso patrimo�nio umanitario e politico accumulato con l'intervento armato in difesa delle popola�zioni kosovare. Rischiano di destabilizzare la vacillante democrazia serba rinfocolan�do il revanscismo dei radica�li e razzisti ex miloseviciani. Rischiano di alienarsi l'ap�poggio delle forze moderate albanesi del Kosovo e della Macedonia, che ora vedono le loro comunità strette tra il martello di un esercito serbo al Nord e l'incudine di una falange macedone al Sud che, incitata alla «tolleranza zero», non userà certo il guanto di velluto nella re�pressione. Non è comunque in Mace�donia, dove fino a ieri il terzo della popolazione alba�nese conviveva pacificamen�te nelle istituzioni e nei commerci con i due terzi slavi, la chiave di volta della situazione. La chiave è nel Kosovo. Fin tanto che questa regione, abitata da due milio�ni di albanofoni, resterà ani�ma morta sul piano interna�zionale, senza autonomia, senza indipendenza, senza propri soldati e poliziotti regolari, gli estremisti dei vari «eserciti di liberazione albanese» si autoriprodurranno e dilagheranno, dal Kosovo irrisolto, in territori serbi, macedoni e perfino montenegrini. L'Occidente corre il pericolo di perdere tutto ciò che ha guadagnato. Se rinuncia ad affrontare con le proprie armi gli estre�misti, se inoltre rinuncia a risolvere con la politica lo status costituzionale di Pri�stina, potrà rendersi respon�sabile dell'ennesima e più lunga e più vasta guerra interbalcanica.

Persone citate: Bush, Ivanov, Mace, Solana, Vojislav Kostunica