Mediobanca, via all'accordo di Francesco Manacorda

Mediobanca, via all'accordoArrivano le regole societarie e cambia composizione la finanziaria che rileverà il 3^ di Generali Mediobanca, via all'accordo Oggi il patto, nuovi soci per Consortium Francesco Manacorda MILANO L'appuntamento è per questa mattina alle 10. Tutti seduti attor�no allo stesso tavolo i partecipanti al patto di sindacato che controlla la maggioranza del capitale Medio�banca dovranno approvare un dop�pio accordo destinato a riequilibra�re la distribuzione dei poteri nella banca d'affari e a decidere la desti�nazione nella Consortium del 3,90Zo delle Generah; una quota decisiva per il controllo della partecipazio�ne più importante di Mediobanca. L'appuntamento, per uno scherzo crudele del destino, arriva proprio mentre continua fitto il mistero sulla scomparsa del presidente ono�rario di Mediobanca Enrico Cuc�cia. E proprio la morte di Cuccia, il 23 giugno scorso, ha innescato il complesso meccanismo del cam�biamento in Mediobanca. Sulle nuove regole di «corporate govemance» a cui si ispireranno i rapporti tra i soci e i manager, in primo luogo l'amministratore dele�gato Vincenzo Maranghi, molto è stato già detto. Le norme che saran�no esaminate oggi, e dovranno poi essere recepite nello statuto di Mediobanca, prevedono la creazio�ne di tre comitati: uno per le nomine nelle partecipate, uno per le retribuzioni e un terzo per i controlli intemi, oltre alla nomina di due vicepresidenti nella persona dei rappresentanti dei due maggio�ri azionisti bancari, cioè allo stato delle cose Paolo Biasi per Unicredit e Cesare Geronzi per la Banca di Roma. Più complesso è invece il discor�so per quel che riguarda il 3,907o di Generah, oggi in mano alla Euralux del gruppo Lazard e su cui Mediobanca ha un'opzione d'acqui�sto. Il veicolo attraverso il quale passerà la sistemazione di quella quota è la srl Consortium, oggi capitalizzata con soh 180 miliardi e che invece dovrà raccogliere cir�ca 3500 miliardi per acquistare la partecipazione Generah. Ma quel�la che uscirà oggi dall'assemblea del patto sarà una Consortium molto differente dalla Consortium che l'amministratore delegato di Mediobanca Vincenzo Maranghi aveva in mente in un primo mo�mento, con il suo istituto maggiore azionista al 200Zo. La presenza di Mediobanca nell'azionariato della finanziaria, infatti, verrà sensibil�mente ridotta e potrebbe addirit�tura scomparire mentre tra i soci si uniranno nomi già presenti nel�l'azionariato Mediobanca e altri che invece sono oggi fuori da piaz�zetta Cuccia, ma che in un prossi�mo futuro potrebbero entrarci. Al primo gruppo appartengono Sai, Fondiaria, Banca di Roma, gh industriah Cenuri, Ferrerò, Falde, Pesenti e Ratti, Luigi Lucchini e la Mediolanum Ennio Doris. Gh azio�nisti di Consortium non sono soci di Mediobanca sono invece la fami�glia Angelini, con il IO0/», Romano Minozzi delle ceramiche Iris gli editori Monti-Riffeser e Marcelli�no Gavio. Assieme a tutti loro potrebbero trovare posto in Con�sortium altri soggetti di peso come la Fiat «stiamo guardando» ha detto qualche giorno fa il presiden�te Paolo Fresco le fondazioni azioniste di Unicredit e la Pirelli, che non ha smentito le voci su un suo ingresso. Lo stesso Doris, del resto, ha confermato ieri che in Consortium «cambieranno alcune cose» con l'ingresso di nuovi azioni�sti. Fin qui i prevedibili sviluppi a breve termine. Ma il passo succes�sivo potrebbe essere l'incorporazio�ne della stessa Consortium in Me�diobanca, e il contestuale ingresso dei soci della finanziaria nel patto di sindacato di piazzetta Cuccia. Una mossa che smorzerebbe qual�siasi polemiche sul peso di Medio�banca nella stessa Consortium ma che allo stesso tempo nell'ipotesi di un ingresso delle fondazioni azioniste di Unicredit ridimensio�nerebbe in parte il molo della Banca di Roma tra i grandi soci bancari. Oggi, infine, dovrebbe essere svelato anche il futuro di Antoine Bemheim: per lui pare profilarsi un ingresso tra gh azionisti Medio�banca, rilevando parte del 20/» del�l'istituto messo in vendita anch'es�so da Lazard, e il mantenimento della vicepresidenza. Vincenzo Maranghi, amministratore delegato di Mediobanca

Luoghi citati: Mediobanca, Milano, Unicredit