«Luttazzi? to paga Berlusconi»

«Luttazzi? to paga Berlusconi» IL COMICO GENOVESE «SCHERZI A PARTE, SONO SOLIDALE CON IL CONDUTTORE» «Luttazzi? Lo paga Berlusconi» Grillo: è una trovata per far parlare di sé... colloquio D Alessandra Pleraccl GENOVA ANIELE Luttazzi? Ma è I chiaro, lo paga Berlu�sconi. In realtà è uno suo dipendente e fa quello che vuole lui, obbedisce al padrone». Beppe Grillo, il comico censurato negli ulti�mi Anni Ottanta per la famo�sa e ormai sbiadita battuta sui socicdisti al «Fantastico» condotto da Pippo Baudo, non smentisce se stesso. Ov�vero, appunto, il comico. «Si tratta di una trovata per far parlare di sé in campagna elettorale. Uno schema co�struito a tavolino. E' eviden�te che ha organizzato tutto Berlusconi. Ed è riuscito nel suo scopo». Ma da cabarettista e poi intrattenitore satirico tra�sformato in profeta dell'am�biente e cassandra dell'uma�nità inquinata e sprecone. Grillo non può esimersi dall'esprimere a Luttazzi «tutta la mia solidarietà». «Ci sono passato anch'io, non so più quando». Il 1988? «Bob. Non amo ricordare il passato», è la filosofia del comico genovese. Allora non è possibile fare un paragone fra la Rai del tempo e quella di oggi? «Non è cambiato nulla, non cambia mai nulla, anzi la situazione è leggermente peggiorata, sicuramente peg�giorata». Per questo lui ha fatto la scelta di ritirarsi con moglie e nidiata di figli (in scala) nella sua villa di Sant'Ilario, sulle alture di Nervi, a pro�durre energia elettrica con i pannelli solari rivendendo l'eccesso all'Enel, coltivare basilico, uscire in barca e di tanto in tanto tornare sul palcoscenico «per mantene�re la mia numerosa fami�glia». Durante il Fantastico del�lo scandalo. Grillo si lasciò andare a una battutaccia sul viaggio di Bettino Craxi in Cina. Alla spiegazione di un suo collaboratore «qui sono tutti socialisti», il leader del Psi ribatteva: «Ma allora a chi rubano?». Pippo Baudo si dissociò immediatamente dall'intervento del comico che comunque pagò quel�l'uscita con un'uscita vera, dalla Rai, per cinque anni, fino al 1993. Ma cambiò anche collaboratori per i te�sti dei suoi spettacoli. «Non ho visto la puntata di Satyricon in questione dice Grillo però il program�ma lo conosco. Lo trovo carino. Ripeto, sono solidale con Luttazzi». Una solidarietà che arriva da chi, nel marzo 1995, con il governo Dini succeduto a Berlusconi, diceva convinto: «Rimpiango Cirino Pomici�no, almeno lui era uno psi�chiatra, oggi circolano i suoi pazienti». E ancora: «Bettino Craxi, per quanto torvo fosse, face�va meno paura di questi qui». E su leader azzurro Silvio Berlusconi: «Io prende�rei il triplo dei suoi voti. Mi basterebbe andare in tv, nes�sun politico ha un'audience da sedici milioni. Direi agli elettori: datemi il voto che vado su, sistemo due o tre cose e poi ci divertiamo» In realtà, come ha spesso ribadito, «io non sono di sinistra, rispetto tutti, ma non mi voglio accomunare con nessuno, non voglio fare lo sponsor di nessuno». Il comico genovese nem�meno vuole entrare nel meri�to della questione attuale, delle accuse a Berlusconi passate attraverso un pro�gramma di satira, dell'indi�gnazione del centro-destra. Non lo interessano le dimis�sioni chieste, minacciate, an�nunciate. Beppe Grillo, questa pole�mica rivela una voglia di censura di cui bisogna avere paura? «Non è che un polverone, un gran polverone inutile». «Ci sono passato anche io e dal 1988 non è cambiato nulla, anzi va un po' peggio Ma sarà il solito polverone...» Il comico genovese Beppe Grillo

Luoghi citati: Cina, Genova, Sant'ilario