Contri e Gamaleri via dal Cda, sospeso Satyricon di Maria Grazia Bruzzone

Contri e Gamaleri via dal Cda, sospeso SatyriconContri e Gamaleri via dal Cda, sospeso Satyricon Rutelli: «Ma qualche tg di Mediaset mi tratta peggio» Maria Grazia Bruzzone ROMA Il consiglio d'amministrazione del�la Rai decide di sospendere momen�taneamente «Satyricon», per consentire una «replica» alla contro�versa puntata. I consigheri vicini al Polo Alberto Contri e Gianpiero Gamaleri si astengono. Ma poco dopo, a sorpresa, annunciano le loro dimissioni, «Abbiamo agito per profonda convinzione, non su mandato di qualcuno», spiega Ga�maleri. Non di meno SUvio Berlu�sconi le definisce «dimissioni dove�rose». Come da copione, il botto di Michele Santoro (visto da 6 mihoni e 200,000 telespettatori) è stato ancora più forte di quello d�Danie�le Luttazzi e dei suoi 2 milioni d�audience. Adesso, mentre il black out del�la CdL contro la Rai continua e prosegue il braccio di ferro con la Commissione di Vigilanza, la situa�zione della Rai, sempre più pesan�te, è appesa al filo dei presidenti delle Camere, Luciano Violante e Nicola Mancino, ai quali scrivono il presidente della Vigilanza Landolfi da una parte e il presidente della Rai Zaccaria daU'altra, luned�vedranno Contri e Gamaleri e, presumibilmente, cercheranno d�convincerli a addivenire a più miti consigh e si sforzeranno di riporta�re l'infuocata campagna elettorale televisiva in argini più compatibili col moderatismo auspicato in origi�ne da tutti. A cominciare dal presi�dente Ciampi, al quale, pure, si appella Landolfi. Sull'altro fronte a lamentarsi è Francesco Rutelli, che ritorce le accuse alla Rai pun�tando il dito sul «vero scandalo» dell'informazione Mediaset. «Vor�rei che quelli che si scandalizzano per le polemiche che si fanno in alcune trasmissioni televisive libe�re esprimessero la stessa indigna�zione d�fronte ai tg faziosi, falsi e diffamatori che compaiono quoti�dianamente su alcune tv di Berlu�sconi, specchio di ciò che sarebbe il nostro Paese se vincesse la destra», E s�che il eda Rai della mattina sembrava filato quasi hscio, a par�te il gruppetto d�militanti azzurri che si era incatenato davanti a viale Mazzini chiedendo le dimis�sioni del vertice Rai. Il eda «preso atto della proposta del direttore generale» decideva di sospendere Satyricon e di mettere a disposizio�ne lo spazio «ai soggetti chiamati in causa» dalla trasmissione incri�minata, ponendo l'eventuale dibat�tito sotto la responsabilità giomahstica del direttore deUe Tribune Angela Buttighone. Nel caso poi che tah soggetti Berlusconi, DelTUtri, Prevìti, Gon�falonieri e Tremonti rifiutassero di replicare, il eda dà mandato al direttore generale d�programmare un film, «per esempio il Satyricon d�Fellìnì». Un suggerimento non privo d�ironìa. «Una buona soluzio�ne, creativa, che non interrompe�rebbe la continuità della testata», commenta infatti il consighere Vit�torio Emiliani, aggiungendo che Luttazzi e Fellìn�sono nati a pochi chilometri di distanza... come me e Zaccaria, e anche Zaccheroni». Le puntate successive andranno in onda solo dopo che il direttore generale Claudio Cappon avrà veri�ficato che non vi siano elementi che interferiscano con la campa�gna elettorale in corso. «Una decisione giusta e corretta come io stesso avevo suggerito», plaude Carlo Freccerò, gongolante per il successo di «Raggio Verde». Al quale Freccerò è giunta una lettera d�richiamo di Cappon, in quanto il direttore d�Rai2 avrebbe assistito alla registrazione del Sa�tyricon senza fiatare. Cappon l'uomo Iri che nei giorni scorsi ha ricevuto più di una telefonata della CdL in cui gh si prometteva una continuità di incarico in futuro in cambio di un atteggiamento d�equidistanza ha cercato d�fare del suo megho. Evidentemente non è bastato. Poco dopo è arrivato l'annuncio delle dimissioni. «Ci di�mettiamo spiega Contri perché con Zaccaria non si può andare avanti. Non è il presidente della Rai, ma il capo di una fazione pohtica, che d'accordo con Frecce�rò ha organizzato questo complot�to». A sostegno della sua tesi il consighere cattoheo vicino a Forza Itaha cita anche Luciano Violante «che in una lettera ha espresso il suo disappunto sui giudizi pesanti espressi da Luttazzi sul nostro paese». Il riferimento è al ((paese d�merda» pronunciato da Luttazzi. E di «espressioni volgari e insultan�ti» ha parlato il presidente della Camera in una lettera a Zaccaria. Il presidente Rai che non ha ricevu�to formalmente le dimissioni dei due consigheri, si augura che rientrino e si compiace della telefonata in diretta di Berlusconi a Santoro «dimostrazione di una Rai equili�brata e pluralista» risponde a Violante sostenendo che «non si possono estrapolare singole frasi da programmi di questo genere». Cita Fo, Villaggio, Grillo, Benigni; e aggiunge che «non è detto che un editore televisivo debba condivide�re e autorizzare ogni singolo conte�nuto delle sue reti e testate: sareb�be impossibile». Al posto di Luttazzi un dibattito per dare diritto di replica al leader del Polo, Previti DelTUtri, Gonfalonieri Domami due consiglieri andranno dai presidenti delle Camere per rimettere il loro mandato I presidenti di Senato e Camera, Nicola Mancino e Luciano Violante

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