A Vienna tra gli studenti della fronda anti-Haider di Francesca Sforza

A Vienna tra gli studenti della fronda anti-Haider Tutti i giorni una manifestazione in attesa delle elezioni comunali e regionali della prossima settimana A Vienna tra gli studenti della fronda anti-Haider Francesca Sforza inviata a VIENNA Gli studenti di Vienna non si sono mai divertiti tanto. Da quando Haider ha cominciato la sua scala�ta politica è un continuo organiz�zare manifestazioni, sit-in di pro�testa, occupazioni, assemblee. Si scrivono giornaletti e pamphlet, si aprono radio, ci si incontra il pomeriggio al Café Museum di Karlsplatz e «si fa politica». Il sogno di tutti. In questi giorni che precedono le elezioni, all'università c'è movi�mento, anche perché le lezioni sono interrotte per le ferie seme�strali, dunque c'è più tempo. Nella redazione del «TatBlatt» rivista poUtica indipendente che esce quando può in un'auletta della facoltà di Scienze Pohtiche, una ragazza sta mettendo on line gli appuntamenti della «WiederstandChronologie» (Cronologia della Re�sistenza). «Un lavoraccio spiega -. Ogni giorno ci siamo impegnati a diffondere su Internet tutto il calendario delle manifestazioni pohtiche previste a Vienna. Ovvia�mente nessuno ci paga». Un vero e proprio bollettino: 5 marzo Pro�cesso contro due studenti arresta�ti dalla polizia durante la «DonnerstagDemo» per lancio di oggetti (è la manifestazione del giovedì, che da un anno raduna, ogni settimana, alle ore 18 sulla StephanPlatz studenti e oppositori dell'attuale governo di centrodestra); 6-12 marzo Nessun appuntamento previsto; 15marzo-Manifestazio�ne per la libertà sessuale di gay e lesbiche... Ogni giorno una cosa. A una settimana dal voto per le elezioni comunali, in cui si decide�rà il nuovo sindaco e presidente della regio�ne, gh appun�tamenti si fanno più mi�rati: contro Haider, con�tro là Fpoe, contro l'anti�semitismo e il razzismo verso gli stranieri. La satira vince, nei mani�festi che scorreranno per le strade i prossimi giorni. Haider è stato ribattezzato «la bella Helene», in seguito alla sua decisione di «dare sostegno» alla sua candidata Hele�ne Partik-Pablé, sostituendosi a lei nelle immagini pubblicitarie (per cui accanto al nome della candidata, su uno sfondo giallo uovo, si trova la faccia sorridente di Jòrg Haider). La stessa campa�gna è stata molto criticata dai giornali per i toni degli slogan: «Stranieri: Io capisco le preoccupa�zioni dei viennesi» oppure «Criminalità: Anch'io voglio vivere sicu�ro». E comunque i sondaggi dico�no che Haider-Helene non ce la farà, che i socialisti vinceranno e che forse faranno una coalizione con i Verdi, vera rivelazione di questa campagna elettorale. Ma le provocazioni non manca�no, come quella mattina che il sedicesimo il quartiere a più alta densità di stranieri di Vienna, anche detto «Little Istanbul» si è svegliato con tutti i muri tappezza�ti di manifesti della Fpoe. «Quello è stato anche un nostro errore racconta Martin H., studente di sociologia, alternativo dalla testa ai piedi -. Dovevamo immaginare che avrebbero fatto qualcosa di simile, avremmo dovuto impedir�glielo prima che succedesse». An�che a Ottakring però (il sedicesimo appunto) ci sono i nostalgici che rimpiangono il loro vecchio quar�tiere, «quando gh stranieri non c'erano, o almeno ce n'erano me�no». Una signora che abita l�da sempre dice che la legge sul nume�ro limitato di bambini stranieri in una classe «è giusta, perché quan�do in un gruppo di dieci arrivano due o tre nuovi va bene, ma se ne arrivano nove cominciano i pro�blemi». Se Haider ha un merito, è quello di aver portato a galla, con il suo ingresso su una scena politi�ca stanca e impigrita come era quella austrìaca del «Proporz Sy�stem» (il potere lottizzato), una nuova voglia di fare politica. Mai come in questo periodo Vienna è sembrata cos�vitale. Da non per�dere, nei teatri austriaci e tede�schi, la pièce di Elfriede Jelinek «Das Lebewohl» (Gli addii). L'au�trice è nella Usta nera di Jòrg Haider; l'opera, naturalmente, è contro di lui. In svantaggio la candidata della Fpoe favoriti i socialisti, ma la rivelazione della campagna elettorale sono i Verdi Il governatore della Carinzia e leader dei liberal-nazionalisti austriaci, Jòrg Haider: ha deciso di brevettare il suo nome per evitare che venga utilizzato a fini di propaganda politica A sinistra, manifestazione ... antl Haider neltóstrade di Viennaf 'l

Luoghi citati: Istanbul, Vienna