Lo Stato laico e gli integralismi di Pierluigi Battista

Lo Stato laico e gli integralismi Lo Stato laico e gli integralismi n un ciclo di incontri all'Unione Culturale si discutono i conflitti ancora irrisolti legati alla «questione romana» Nell'ambito del ciclo di Incontri dedicati a «Laicità e democrazia» che si tengono all'Unione Culturale in via Cesare Battisti 4 b, luned�19 marzo, alle ore 21, si parlerà d�«Le aree di conflitto fra stato laico e integralismi» con Alessandro Caval�li, Valerio Pocar e Amos Luzzatto. Modera Giorgio Bouchard. IL dibattito sulla laicità dello Stato è una peculiarità tutta italiana. A nessuno, negli Stati Uniti d'America, verrebbe mai in mente di gridare all'attentato al carattere aconfessionale dello Sta�to solo perché sui dollari è impres�so il motto In God we trust. E nessuno, in Gran Bretagna si offen�de perché nell'inno nazionale è compresa l'invocazione God save the Queen. Nella prima metà del�l'Ottocento fu proprio un aristo�cratico francese tutt'altro che bi�gotto e nostalgico dell'alleanza tra trono e altare in auge, Alexis de Tocqueville, ad auspicare che le democrazie moderne non facesse�ro l'errore di espungere la religio�ne dalla sfera della decisione politi�ca. In Italia no. La plurisecolare vicenda storica pre-unitaria della nazione italiana, la singolare cur�vatura anti-cattolica che caratte�rizzò il moto risorgimentale, l'au�toesclusione dei cattolici orbi del potere temporale del Papa dalla pohtica nazionale, tutto questo, malgrado il duplice concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, e nonostante la quasi cinquantennale egemonia pohtica di un partito di cattolici, rende ancora esplosiva nelle coscienze e nei modelli di comportamento una mai risolta «questione roma�na». Con la conseguenza che per molti «laici» è ancora tempo di una battagha frontale contro le invadenze clericali e per molti cattolici è ancora tempo di andare in trincea per contrastare le mano�vre «laiciste». Oggi, fortunatamen�te, essere cattohco, protestante, valdese, ebreo, o semplicemente non-credente, non vuol dire in Italia essere soggetto a discrimina�zioni. Chiunque può esprimere liberamente le sue idee. Malgrado gh allarmi di ima parte del clero cattolico su una presunta «invasio�ne» musulmana in Italia, l'apparte�nenza religiosa di chicchessia non è di ostacolo all'esercizio dei dirit�ti civili e delle libertà politiche. Eppure il tema della «laicità» si carica di una valenza emotiva sorprendemente intensa. Come se l'Italia non avesse ancora smaltito le tossine del passato, sui giornali viene rappresentata quotidiana�mente la parodia di ima guerra di religione che lascia affiorare pau�re antiche e tensioni irrisolte. Un ulteriore motivo che spiega come non riusciamo a diventare un pae�se normale. Pierluigi Battista Tocqueville sosteneva che le democrazie non dovevano escludere la religione dalla politica

Persone citate: Alessandro Caval, Alexis De Tocqueville, Amos Luzzatto, Giorgio Bouchard, Tocqueville, Valerio Pocar

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti D'america