Ricerche d'avanguardia per biologia e genetica

Ricerche d'avanguardia per biologia e genetica 1 NEI LABORATORI INDIANI Ricerche d'avanguardia per biologia e genetica PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ IN AGRICOLTURA, COMBATTERE LE PANDEMIE TROPICALI E SVILUPPARE NUOVI VACCINI IN PROPRIO André Larané (*) t INDIA punta sulla ge�netica e sulle scienze L della vita. Mashelkar, direttore del Cnr india�no vuole creare una Genetic Valley. Progetto giustificato, ol�tre che dalle ricadute economi�che future, dalla necessità per l'India di aumentare la redditi�vità della sua agricoltura e mi�gliorare la lotta contro le pande�mie tropicah. Alla fine degh Anni 60 l'introduzione dei semi ibridi ad alto rendimento permi�se di aumentare la produzione di grano nella regione del Pendjab al punto da rendere autosufficiente il Paese. Nel frattem�po però i semi hanno indotto, in molti luoghi, un esaurimento prematuro dei suoh e il subcon�tinente è oggi alla ricerca di una seconda «rivoluzione verde». Nel suo centro di ricerca di Bangalore il gruppo americano Monsanto sta mettendo a punto nuove varietà di riso transgeni�co, capaci di resistere agli inset�ti che oggi distruggono gran parte dei raccolti. E il ministero delle Biotecnologie finanzia le ricerche su legumi transgenici e patate adatti al clima tropicale e resistenti agh insetti. Questi lavori suscitano l'inquietudine di alcune associazioni di conta�dini, che temono, come altrove nel mondo, effetti nocivi a lun�go termine sulle culture, in particolare la trasmissione dei nuovi caratteri genetici da una specie all'altra. Consapevole di questi proble�mi, il laboratorio Icgeb (Centro intemazionale per l'ingegneria genetica e la biotecnologia) di New Delhi cerca di aggirare il rischio. V.S.Reddy sta studian�do come modificare le cellule vegetah utilizzando non il Dna del nucleo ma quello del cloro�plasto, la parte della cellula dove avviene la fotosintesi. Non essendo presente nel pohine della pianta, non può essere disseminato in natura. Ma, da�ta la difficoltà di modificare quantità sufficienti di cloropla�sto, ottenere piante transgeni�che per questa via sarà una faccenda lunga. L'Icgeb studia anche le malat�tie endemiche. Chetan Chitnis, responsabile degli studi sulla malaria, spera di testare tra tre o quattro anni il primo vaccino. Al finanziamento di queste ri�cerche contribuisce anche, con 50 milioni di dollari, una fonda�zione creata da Bill Gates. La società Bharat Biotech, a capita�le indiano, progetta la produzio�ne e la commercializzazione del vaccino e ha già messo a punto un suo procedimento per il vaccino contro l'epatite B, di cui in India servono 250 milioni di dosi all'anno. «Oggi in India nascono molte società come Bharat Biotech, per effettuare studi clinici o commercializza�re farmaci generici», spiega Che�tan Chitnis. Queste società suscitano in India e nei Paesi in via di sviluppo la speranza di non dover più dipendere dai grandi laboratori occidentali. E i ricer�catori dell'Icgeb collaborano per riuscire a produrre a minor costo i farmaci d'uso corrente. E' cos�che progettano di espri�ndiano mere un antigene dell'epatite B (HBsAg) a partire dai cloropla�sti del tabacco per ridurre il costo di fabbricazione e di distri�buzione del vaccino antiepati�te. Dal canto suo, all'Istituto Tata di Bangalore il dottor Gopinathan lavora sulla genetica dei bachi da seta, in collaborazione con l'Università francese Clau�de-Bernard, per fabbricare pro�teine terapeutiche. Già oggi da una larva si ricavano dieci milli�grammi di una proteina che potrebbe entrare nella fabbrica�zione degli ormoni della cresci�ta a un costo relativamente basso. Per quanto riguarda la ricer�ca sul genoma umano e il Dna, l'India si è dotata di uno stru�mento di primo piano, il Centro per la biologia cellulare e mole�colare (CCMB). Questo laborato�rio pubblico, che ha sede a Hyderabad ed è diretto con grande abilità da Lalji Singh, funziona 24 ore al giorno e offre a ogni ricercatore una postazio�ne informatica collegata con Internet e protet�ta contro le inter�ruzioni della cor�rente elettrica. «Di tutti i Paesi del mondo l'In�dia è quello che presenta la più grande diversità genetica spiega Lalji Singh Que�sto ci dà un buon vantaggio nel�l'identificazione dei geni e e nella ricerca di farma�ci contro le ma�lattie genetiche». Nel quadro delle sue ricerche, lui stesso ha potuto mettere in evi�denza un'origine comune tra i po�poli aborigeni delle isole Andaman e Nicobar del golfo del Ben�gala e i pigmei dell'Africa. Il CCMB sviluppa anche, in collaborazione con l'industria privata, kit diagnostici per la malattie genetiche. Così, utiliz�zando i geni di un serpente indiano velenoso, commercializ�za un marcatore di Dna sia per l'identificazione di persone a fini giudiziari sia per il ricono�scimento di semi ibridi. Frenato per decenni da una politica protezionistica, il CCMB scopre le virtù dell'industria privata. Il numero di brevetti è passato, nel biennio 1990-2000, da zero a 14. E non è che l'inizio. (*) Copyright Le Monde NEL CENTRO DI RICERCA DI BANGALORE LA MULTINAZIONALE MONSANTO STA METTENDO A PUNTO NUOVE VARIETÀ DI RISO TRANSGENICO, RESISTENTE Al PARASSITI CHE OGGI DISTRUGGONO BUONA PARTE DEI RACCOLTI Pozzo per l'acqua in uh villaggio indiano

Persone citate: Anda, André, Bill Gates, Gopi, Lalji Singh - Que, Reddy, Singh

Luoghi citati: Africa, India