«Pellegrini, ritornate in Terrasanta» di Marco Tosatti

«Pellegrini, ritornate in Terrasanta» IL DIVAMPARE DELL'INTIFADA HA SVUOTATO GERUSALEMME, NAZARETH, BETLEMME «Pellegrini, ritornate in Terrasanta» Il nunzio-, non abbandonate i cristiani e aiutate la pace intervista Marco Tosatti inviato a GERUSALEMME IL primo pellegrinaggio italia�no da mesi è sbarcato a Gerusalemme, guidato dal cardinale Camillo Ruini, Vica�rio del Papa per la città di Roma, e organizzato dall'Opera Romana Pellegrinaggi. Il Cardi�nale, il Custode di Terrasanta, padre Giovanni Battistelli e il nunzio Piero Sambi hanno cele�brato messa nel Santo Sepol�cro, di fronte ai pellegrini: un'atmosfera irreale, per chi conosce il luogo più santo della cristianità, quasi deserto in questi giorni, pieno di folla abitualmente; fino a quando la violenza non è di nuovo divam�pata fra israeliani e palestinesi. Ci dice mons. Piero Sambi: «Fino al 28 settembre scorso c'è stato in Terrasanta un afflusso di pellegrini incredibile. Qui al Santo Sepolcro bisognava spes�so attendere più di tre ore per entrare. Ci sono stati tanti grup�pi che hanno rinunciato, per�chè l'attesa troppo lunga scon�volgeva i loro programmi. Oggi è il deserto. Non solo qui a Gerusalemme, ma a Betlemme, a Nazareth, in tutti i luoghi santi». Ma con l'Intifada, il pellegrinaggio è possibile ? «E' possibile, i luoghi santi non sono in zone conflittuali. Se c'è una precauzione da prendere, è solo una: non andare in giro di notte. Ma un vero pellegrino di notte dorme o prega, non va in giro». Come verrebbero accolti i pellegrini, in questa situazio�ne ? «Bene. Perchè compirebbe�ro un gesto di solidarietà, con il venire qui, verso i cristiani locali. La paura dei cristiani di venire qui aumenta la paura dei cristiani locali di restare. Ma c'è anche un altro motivo: il fatto che gente venga, preghi, preghi per la pace, incontri, dialoghi, rende il pellegrinag�gio un seme e uno stimolo di pace». Il pellegrinaggio guidato dal card. Ruini portava una lampa�da per la pace al Santo Sepol�cro, e a Betlemme, in ricordo del viaggio compiuto da Giovan�ni Paolo II esattamente un armo fa, quando la pace sembra�va vicina. Mons. Sambi espri�me il sentimento prevalente: «Delusione. Delusione per la pace mancata. Tutti aspettava�mo da un giomo all'altro la pace. E la delusione della pace tanto sospirata, ha creato una situazione di poca fiducia nella pace. Questo si può capire psico�logicamente, ma bisogna resta�re saldi, perchè di inevitabile c'è solo la pace. Guerra, odio, vendetta, distruzione recirpoca: non solo possono, ma devo�no essere evitati». La situazio�ne però è peggiorata. «Lo spara�re non è segno di forza, è segno di debolezza.spiega Mons. Sambi Adesso c'è una nuova situazione, un dialogo discreto si sta facendo, bisogna dare a ciascuno l'opportunità e la pos�sibilità di fare il proprio lavoro e speriamo ebe porti alla pace». C'è il pericolo che queste chiese restino solo monumenti di pietra? «E' il pericolo più grande. Quando parlo agli orga�nizzatori di pellegrinaggi dico che è importante visitare le pietre sante, perchè non sono un oggetto archeologico, hanno una voce, portano un messag�gio attuale. Ma non bisogna limitarsi alle pietre. Ci sono anche le pietre vive, le comuni�tà cristiane qui. Ci vuole per loro incoraggiamento, e senso di solidarietà. Non credo che resteranno solo dei musei, credo che ci saranno sempre dei cristiani in Terrasanta. Quanti saranno? Molto dipende anche da noi». Che senso ha la ripresa dei pellegrinaggi ? «E' un incorag�giamento alle due parti, israe�liani e palestinesi, a prosegui�re. risponde Mons. Sambi Quando dico le parti, vogho dire i due popoli, che veramen�te non sopportano più questa situazione di paura, di incertez�za, e vogliono la pace. Ed è un messaggio ai leaders dei due popoli, che mettano le sotti�gliezze politiche da parte e vadano verso l'essenziale. Im�parare a stare vicini. Uno può scegliere gli amici, non i vicini. Con i vicini c'è solo una possibi�lità: o trovare un modo di intendersi, possibilmente an�che di collaborare per il mutuo vantaggio, o distruggersi a vi�cenda, e andare a celebrare, a piangere nei cimiteri». Un momento della Messa celebrata dal cardinale Ruini (al centro) nella Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme

Persone citate: Camillo Ruini, Giovanni Battistelli, Nazareth, Piero Sambi, Ruini, Sambi

Luoghi citati: Betlemme, Gerusalemme, Roma