Scontri con l'Uck al confine macedone: undici feriti

Scontri con l'Uck al confine macedone: undici feriti S'inaspriscono le tensioni religiose con la comunità albanese: i musulmani vogliono abbattere una croce a Tetovo Scontri con l'Uck al confine macedone: undici feriti Colpitipoliziotti e giornalisti nella battaglia. Esodo di civili verso la capitale. Il presidente convocagli ambasciatori Uè Ingrid Badurina ZAGABRIA Per la prima volta gli scontri tra i ribelli albanesi e le forze macedo�ni si sono estesi ieri alla zona di Tetovo, la più grande città a maggioranza albanese della Ma�cedonia, la seconda città in ordi�ne di grandezza del Paese. La battaglia è esplosa nelle prime ore del mattino quando dalle montagne i guerrigUeri albanesi hanno attaccato due pattuglie della polizia, ferendo due agenti. Raffiche di armi automatiche e colpi di mortaio si sono intensifi�cati durante le giornata. Intanto nel centro di Tetovo cinquemila manifestanti albanesi partecipa�vano a un raduno di protesta contro «il terrorismo di Stato», accusando il governo di Skopje di discriminazione e repressione contro la popolazione albanese. Inneggiando all'Uck, l'eserci�to di liberazione nazionale, i di�mostranti hanno chiesto l'auto�nomia e la costituzione di ima federazione macedone. Gli alba�nesi, per lo più musulmani, prote�stavano anche contro la costruzione di ima gigantesca croce ortodossa proprio in cima alla collina che domina la città. Nel frattempo gli scontri sono arriva�ti a un paio di chilometri dal centro. Undici poliziotti sono ri�masti feriti. Gruppi di manife�stanti avrebbero attaccato anche i cameramen che stavano filman�do il raduno. Una lunga colonna di automobih in fuga da Teto�vo si è diretta in serata verso Skopje. Gli uo�mini, che han�no portato in salvo mogli e figli, annuncia�no però l'inten�zione di ritor�nare nella loro città. Il presidente della Macedo�nia ha convocato d'urgenza gli ambasciatori dei Paesi della Nato e dell'Unione europea. Per la prima volta da quando è uscita dall'ex Jugoslavia senza guerra, la Macedonia, dove gli albanesi costituiscono quasi un terzo del�la popolazione, si trova di fronte a una seria minaccia di un conflit�to armato. Gli scontri sono scop�piati nel giorno hi cui le truppe jugoslave hanno fatto il loro in�gresso in una piccola parte della fascia di sicurezza al confine tra Serbia, Kosovo e Macedonia, sta�bilita due anni fa dalla Nato per tenere le forze di Belgrado lonta�ne dal Kosovo. Ed è stata proprio la Nato a chiedere il ritomo dei soldati jugoslavi nella zona per fermare gli attacchi sempre più numerosi degli estremisti albane�si nella valle del Presevo. Guidati dal comandante in ca�po dell'esercito, generale Pavkovic, ma sotto lo stretto controllo deDa Kfor, la forza di pace invia�ta nel Kosovo, le unità jugoslave si sono dispiegate nei 25 chilome�tri quadri di territorio finora controllato dai guerriglieri dell'Ucpmb (l'esercito di liberazione di Presevo, Medvedja e Bujanovac, regione della Serbia del Sud a maggioranza albanese). «E' una pressione contro la nostra popola�zione», ha dichiarato Riza Halimi, uno dei leader albanesi locali. Malgrado la tregua firmata lune�d�tra le autorità serbe e i guerri�glieri l'operazione, la situazione rimane a grande rischio. Gli stes�si capi dell'Ucpmb hanno già fatto sapere che sarà difficile controllare «le reazioni sponta�nee» dei gruppi armati albanesi. Il conflitto si è però aggravato al di là del confine della Macedo�nia. Dopo il successo delle forze macedoni che pochi giorni fa hanno cacciato i guerrigUeri alba�nesi dal Tacusevci, piccolo villag�gio a poche centinaia di metri dal Kosovo, le autorità di Skopje spe�ravano di aver arginato la ribel�lione. Ma le violenze riscoppiate a Tetovo, a trenta chilometri dal confine con il Kosovo, conferma�no che i guerriglieri albanesi so�no radicati anche all'interno del�la Macedonia. Adesso bisognerà vedere quanto supporto godono da parte della popolazione. Truppe serbe nella fascia di sicurezza al confine kosovaro con il permesso della Nato Poliziotti macedoni durante gli scontri di ieri a Tetovo con i ribelli albanesi

Persone citate: Ingrid Badurina, Macedo, Riza Hali