Alle urne vince chi non parla di sacrifici

Alle urne vince chi non parla di sacrifici I TEMI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PIÙ' LUNGA DELLA STORIA REPUBBLICANA Alle urne vince chi non parla di sacrifici Isondasmsti: magli slogan logorano, relettore è stufo retroscena Mario tortello ^ CHI si diverte di più, appena sentita la domanda, è Nico�la Piepoli, «sondaggista in capo» della Girai. Su quali temi si giocherà la campagna eletto�rale per il 13 maggio? «E' presto detto: sulla bellezza di Berlusco�ni e sulla bruttezza di Rutelli. O viceversa». Sul bus numero 8 cbe lo porta in giro per Milano ridono anche gli altri passegge�ri, mentre Piepoli cérca di fare il serio, puntando il dito contro la vacuità degli argomenti sino�ra tirati in ballo dai mega-mani�festi che tappezzano ogni ango�lo del Bel Paese. «Il disco è solo uno insiste -. Specchio spec�chio delle mie brame, chi è il più bello del reame?». Ridono anco�ra i pendolari meneghini; e il presidente Girai ha subito pron�to un premio di consolazione per il candidato premier che uscirà sconfitto: «Sono Presi�dente anch'io; uno dei 22 mila presidenti attualmente in cari�ca in Italia. Chi perde non si disperi: da qualche parte, c'è sempre un posto vuoto da Presi�dente...». Cosa ci riserverà lo scontro elettorale? «Vota Antonio!», sug�gerirebbe il mitico Totò, antici�pando la tattica di sempre (o quasi). S'accettano scommesse: sarà un faccia a faccia quotidia�no sui problemi più caldi della vita civica nazionale e sulle proposte per portarli a soluzio�ne, o tutto si giocherà ancora una volta a colpi di slogan e di frasi a effetto? «Basta guardare la cartelloni�stica attuale repbca Alessan�dra Ghisleri, capo dipartimento opinione di Datamedia -. Sicu�rezza, occupazione, fisco, am�biente, categorie deboli... Sono i temi sui quali preme l'attenzio�ne dei cittadini, gli sgomenti di maggiore appeal. Anche se non basta richiamare le parole-chia�ve: l'elettore vuole conoscere programmi e metodi con cui s'intendono raggiungere gli obiettivi. Quando certi vocaboli diventano d'uso comune, si cor�re il rischio che noii rappresenti�no più l'entità vera dei proble�mi». Paolo Natale, responsabile dipartimento politico dell'Abacus, la società di Nando Pagnoncelli, non ha dubbi: «Occupazio�ne al primo posto. Occupazione e futuro. E' qui che gli schiera�menti si giocano il risultato elettorale. Più cbe sull'immigra�zione, la partita si vince o si perde intorno alle garanzie cbe i candidati sapranno dare agli italiani in tema di sicurezza del posto di lavoro». Dai consigli ai divieti. Mai dire «sacrifici». Gli elettori ti voltano le spalle. «Li abbiamo fatti per l'euro; è stato un grosso investimento, un grande sforzo. Oggi, tornare a insistere su questo tasto sarebbe contro�producente», annota Natale. E Piepoli concorda: «Sacrifici? Chi pronunciasse la parola ver�rebbe implacabilmente segato. Provare per credere: "Non nomi�nare il sacrificio invano", firma�to Giuliano Amato...». Anche Maurizio Pessato, responsabile opinione della People-Swg di Trieste, sconsiglia di toccare questo tasto: «Si può dire che il "Paese di Bengodi" prospettato dall'avversario è solo fumo, aria fritta; ma non ci si può esimere dall'indicare la propria via concreta per raggiungerlo». Dunque, per i prossimi due mesi, è in agguato un dé]à vul Ancora Pessato: «Non so se gli schieramenti politici ripeteranno tutto da capo. Personalmente, auspico un po' di inventiva, da mettere in campo per interceliare altre sensibilità. Ad esempio, declinando il tema sicurezza sotto diversi aspetti: sicurezza del posto di lavoro, di quello che si mangia, delle stra�de del sabato sera, di un futuro non meno buono del recente passato. Oppure, perché no?, ragionare attorno all'Italia, con riferimenti moderni al concetto d�Patria». Anche Stefano Draghi, docen�te di Metodologia delle scienze sociali all'Università di Milano e responsabile scientifico di Ipsos-Explorer, auspica che la campagna elettorale «torni alle grandi questioni che riguarda�no il Paese»: «Questioni concre�te precisa sulle quali ci si contende il voto degli indecisi: occupazione, sicurezza, ambien�te, sanità, vita quotidiana dei cittadini, pensioni. Sì, anche le pensioni; perché, si voglia o no, sarà questo il grande tema del 2001, con la verifica alla scaden�za naturale imposta dalla rifor�ma Dini. Ma è un tema sul quale tutti tacciono. La campagna elettorale è un momento nel quale si creano speranze e si prospetta un futuro: l'elettore deve poter valutare la credibili�tà delle promesse e non può accontentarsi di generiche bat�tute». www.lastampa.it Quali sono 1 temi caldi della campagna elettorale? Quali gli argomenti che interessano di più agli elettori? Sul sito della Stampa un sondaggio fra i lettori. I risultati saranno pubblicati nei prossimi giorni A sinistra: Nando Pagnoncelli direttore generale della Abacus A sinistra: il mitico Totò protagonista del film «Vota Antonio» Sopra: Nicola Piepoli (Cirm)

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