La moda-show e il tolto nero vincono a Parigi di Antonella Amapane

La moda-show e il tolto nero vincono a Parigi Donne-belve in passarelia, dietro le quinte Gucci vuole Valentino e Prada cerca Commes de Gargons La moda-show e il tolto nero vincono a Parigi Dopo 15 anni Chanel cerca un volto che sostituisca Carole Bouquet Antonella Amapane inviata a PARIGI E' una belva assetata di sesso la donna di Thierry Mugler che ruggisce e graffia al ritmo incalzante eli «Sex machine». Criniera rasta da leonessa, trucco felino, anello al naso e tuta leopardata per tribal-lady pronte a divorare stuoli di uomini come polpet�te. Lo stilista-re della giungla, prodigo di immagini forti, in passerella mostra l'evoluzione di timide collegiali allevate da madri maliarde. Abili a trasfor�marsi prima, in monachelle perverse, poi in ricche Barbie imparruccate, modello Rodeo Drive. Infine in fière sfrenate gli abiti di paiilettes maculate a brandelli protagoniste di una superba messa in scena da zoo della moda Anni Ottanta. Parigi è sempre più show e meno prodotto. Chissà quali effetti speciali aveva escogitato Me Queen per la sua ultima sfilata Givenchy. Peccato che Arnault l'abbia boicottato (come a gennaio) riducendo da 1500 a 180 gli inviti del defilé (intimista?), improvvi�samente slittato da mercoled�a venerd�(l'ultimo giomo della kermesse, quando i compratori più importanti sono già partiti). Crudele vendetta del patron della Lvmh, ancora furibondo per il tradi�mento del creatore inglese che ha venduto la propria griffe al gruppo Gucci. E quest'ultimo sta mettendo gli occhi su Valentino. Intanto gira voce che Prada sia interessato ad acquistare Commes desGarcons. Chi sostituirà Carole Bouquet, testimonial da 15 anni di Chanel? Il suo contratto è scaduto e la maison è a caccia di un volto nuovo. Se le amazzoni sadomaso accendono la fantasia di Paco Rabanne con bustini tempestati di fiches del Casinò, giubbotti chiodo di vinile e corazzette metalliche; Vuitton riporta la platea con i piedi per terra. Entuisista per le femminili tenute da «campa�gna di Russia», create da Marc Jacobs. L'ex pilastro del grunge, in t-shirt decorata da un mega ratto e pantalonacci, punta su napoleoniche giubbe nere bon ton, cappotti a bozzolo arricciati con stringhe e pon-pon di visone, stivali da generalessa. Gli accessori destinati alla clonazione? Colbacchi di volpe e borsette-sottiletta a forma di busta, giusto per riporre un dispaccio, ma anche valige-trolley in cuoio nero opaco, dal logo rimpicciolito. D nero è un credo, un'ossessione per Costume National, dove Ennio Capasa squarcia gli abiti alla Fontana svelando natiche e seni, cucie spalle appuntite per cappotti marziali in romantici tessu�ti damascati. Trovare qualche macchia di colore è dura. Le fantasie poi, sono merce rara. Da Miyake s'intravede un briciolo di ottimismo, complici le giacche e i pantaloni invasi da fioriture di ciliegio. Le modelle, telecomandate da auricolari, testa impacchettata nella carta rossa, sfoggiano allegre tuniche dipinte con l'aerografo. Si riscaldano in variopinti paltò 4 taglie più grandi, pizzicottati, qua e là, per ritrovare la giusta proporzione.

Persone citate: Arnault, Carole Bouquet, Ennio Capasa, Gucci, Marc Jacobs, Miyake, Paco Rabanne, Thierry Mugler, Vuitton

Luoghi citati: Parigi, Russia