Rutelli e Berlusconi sul ring di Confindustria di Valeria Sacchi

Rutelli e Berlusconi sul ring di Confindustria I NOMI E GLI AFFARI Rutelli e Berlusconi sul ring di Confindustria Valeria Sacchi A Milano sono iniziate le grandi manovre per cercare il successo�re di Benito Benedini che, a giugno, chiuderà il suo secondo mandato di presidente in Assolombarda. Memori delle trava�gliate esperienze precedenti, que�sta volta i vertici dell'associazio�ne che riunisce i signori dell'indu�stria lombarda hanno deciso di apportare alcune varianti al mec�canismo elettorale, nella speran�za di renderlo meno tormentoso. Dopo aver nominato i tre sag�gi: Fedele Confi ionieri. Silvia Cor inaldi e Massimo Pret�ti, hanno infat�ti stabilito che tutti coloro che desiderano cor�rere per la pol�trona numero uno di via Pan�tano, possano segnalare en�tro il mese di marzo ai Saggi Benito Benedini Francesco Bellotti a propria «di�sponibilità». Di�sponibilità che verrà poi resa pubblica. Que�sto natural�mente non im�pedirà ai Saggi di presentare n tutta indi�pendenza al vo�o della giunta altri candidati se, dalle consultazioni, dovessero emergere nomi sui quali vi siano ampie convergenze. Per il momento nomi non se ne fanno, ma qualche indicazio�ne potrebbe arrivare a fine setti�mana dal convegno di Parma su Saper Crescere, poter crescere», organizzato dalla Piccola Impre�a presieduta da Francesco Beiotti. Nel quale verranno discus�i i 22 punti sui nodi strutturali ndividuati da viale dell'Astrono�mia e dove, in nome della par ondicio, si alterneranno ai mi�rofoni Francesco Rutelli in pertura e Silvio Berlusconi in chiusura. Nellagenda degli inter�venti sono previsti tra gli altri: il presidente della Fiat Paolo Fre�sco, il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera, l'economista Mario Deaglio, Eu�genio Scalfari, Andrea Pininfarina, Tommaso Fadoa Schioppa (membro del consigho Bce) e, naturalmente, il presidente di Confindustria Antonio D'Ama�to. A Roma, nel corso di una due »iomi di studio in Bankitalia, i janchieri centrali europei ritor�nano all'attacco, rivendicando il loro ruolo di vigilanti del siste�ma. Compatti: da Antonio Fa�zio a JeanClaude Trichat (Banca di Francia), a Da�vid Clementi (Banca d'Inghil�terra). Confor�tati, in questo, dalla nuova li�nea della Bce Antonio presieduta da p^jq Wim Duisenberg Wim Duisemberg. Linea che non piace al governo tede�sco il quale, sul�'esempio della ondinese Fi�nancial Servi�ces Authorities, vorrebbe concentrare in un'unica auto�rità la vigilan�za su banche. Borse e assicurazio�ni. Ma non basta. Il giudizio dei banchieri centrali sulle maxi-fu�sioni bancarie è severo. E su questa visione trovano addirittu�ra l'appoggio del vicepresidente della Fed, Roger Ferguson. Sarà per via del nuovo scatto d'orgoglio da parte di Bankitalia o per via delle elezioni che si avvicinano, ma certo per i ban�chieri (non centrali) è un momen�to difficile. Il povero presidente della Bnl Luigi Abete non ha fatto in tempo a dirsi d'accordo con l'ingresso del Montepaschi in Bnl a patto che la banca guidata da Vincenzo De Bustis si fermi al 50Zo, ed ecco arrivare l'accordo tra il presidente di Rocca Salimbeni Pierluigi Fabrizi e il presiden�te della Popolare di Verona Gian�ni Zonin per il passaggio a Siena non solo del 4,80Zo di Bnl ma, in prospettiva, dell'intera quota che supera l'otto per cento. Per Zonin (che recentemente ha dovuto accettare le dimissioni del direttore generale Giuseppe Grassano) si tratta probabilmen�te di un passo obbligato, poiché in casa ha nemici agguerriti che tramano per limare i suoi poteri. Arrivare in assemblea con mille miliardi di li�quidità assicu�rati potrebbe essere un buon colpo. Anche al�la Bipop guida�ta da Bruno Sonzogni ci so�no problemi. La crisi del ri�sparmio gesti�to fa scappare Lutà un socio imporAbete tante: i fondi americani Putnam, che vendono azioni e deprimono il titolo. Mentre la crisi della Borsa manda all'aria il progetto di quotare Fineco online, che verrà quindi fusa nella casa ma�dre. Un'operazione che va anche a vantaggio dei dirigenti di Bipop (tra cui Sonzogni) che ne sono importanti azionisti. La costanza premia finalmen�te il patron di Vuitton Bernard Arnault. Dopo due anni di guer�re giudiziarie in Olanda (dove Gucci ha la sede legale), il tribuna�le di Amsterdam ha aperto un'in�chiesta sull'ingresso di Francois Pinault, padrone di Printemps, nell'azionariato del gruppo pre�sieduto da Domenico De Sole. Tuttavia par di capire che Ar�nault cercherà di usare questo punto a suo favore per forzare la mano a De Sole, e ottenere che anci un'Opa totalitaria sul grup�po fiorentino. La costanza sem�bra premiare anche il presidente di Telecom Roberto Colaninno, che si prepara a chiudere il tanto criticato aumento di capitale di Olivetti con successo. Mentre continuano i colloqui con Klm, l'amministratore dele�gato di Alitalia Francesco Mengozzi apre ad Air France. Nei prossimi giomi Mengozzi incon�trerà Jean-Cyril Spinetta, presi�dente della compagnia d'oltral�pe, per discutere di possibili inte�se commerciali per le rotte del Nord Atlantico. Intanto, negh States, la Twa in stato di falli�mento) si trova mprovvisa�mente contesa tra due preten�denti: Ameri�can Airlines e una cordata di nvestitori pri�vati capeggiata dal suo ex pre�sidente Cari Francesco Jean Mi Benito Benedini Francesco Bellotti Antonio p^jq Wim Duisenberg Lutà Abete Zonin Gianni Zonin Francesco Mengozzi

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