«Presto in Parlamento gli italiani all' estero» di Aldo Cazzullo
«Presto in Parlamento gli italiani all' estero» Il Presidente ha cominciato la visita in Sud America: sarà una presenza che non ha eguali in altri paesi «Presto in Parlamento gli italiani all' estero» Ciampi in Uruguay: purtroppo per ora non abbiamo fatto in tempo Aldo Cazzullo inviato a MONTEVIDEO E' rammarico ma anche soddisfa�zione, quel che esprime Ciampi nel suo primo incontro con gli itahani del Sud America. «Contavo di por�tarvi l'attesa notizia del completa�mento delle procedure per l'eserci�zio del diritto di voto alle prossime elezioni», dice il presidente alla comunità itahana di Montevideo. La ristrettezza dei tempi «non ha permesso che il vostro, il mio desiderio si attuasse da subito». Ciampi riconosce una «giustificata delusione» nei volti dei suoi inter�locutori. Ma li invita a guardare anche al «grande risultato ottenu�to»: la modifica della Costituzione, il riconoscimento di un diritto, «che nei modi prescelti non ha l'uguale in nessun altro stato». Il voto è parte, nella visione del Quirinale, di un quadro più ampio che riguarda tutti gli aspetti del rapporto tra gli itahani ah'estero e il loro paese d'origine. Nel viaggio in Uruguay e, da dopodomani in Argentina, il presidente vede una fase della sua azione in difesa dell'idea di patria e di coscienza nazionale, e a Montevideo, prima nella casa di Garibaldi, poi nella sede della comunità, lo dice: «La mia unica motivazione è riscopri�re insieme con voi la comune patria itahana». Cultura, lingua, arte, servizi consolari, protezione della famiglia, assistenza alle clas�si più deboli, formazione, sono gli altri aspetti che Ciampi indica come necessari per rafforzare il concetto di «italianità». Un accento particolare cade sulla famigha. Il presidente, sensibile ai dram�matici avvenimenti della cronaca delle ultime settimane, raccoman�da in particolare di «incoraggiare i giovani», che «dalla famiglia assorbono i valori, la cultura, i caratteri della propria identità». Nel corso del viaggio in Sud Ame�rica, ricorda il capo dello Stato, cadrà 0 centoquarantesimo anni�versario deh'unificazione del pae�se. L'Italia «ammodernata nelle sue istituzioni e risanata sul pia�no finanziario» (unico rimando all'intervento dell'altro ieri sulla «legislatura operosa», in un gior�no in cui Ciampi ha evitato di parlare di politica intema) è pron�ta a fare la sua parte per integrare gli italiani all'estero e i paesi latino-americani nello spazio di sviluppo economico e di diritti civili dell'Unione europea. Non è un momento favorevole, per l'economia del Mercosur, e in particolare per quella ai^entina. In un'intervista Ed «Clarin», Ciam�pi afferma però di non vedere alternative all'attuale pohtica eco�nomica del presidente Fernando de la Rua: «Ci sono degli effetti positivi, che non si vedono perché il paese ha sofferto un aggrava�mento della situazione contingen�te. L'importante è la credibihtà sui mercati, e l'appoggio dei grandi organismi intemazionah». L'Ar�gentina, dirà Ciampi ai suoi interlo�cutori a Buenos Aires, potrà conta�re su entrambi i fattori, a patto che sappia mettere sotto controllo tut�ti i centri di spesa. Il presidente assumerà l'impegno, a nome del�l'Europa, per una liberalizzazione dei mercati, a cominciare dal G8 di Genova, e per una più stretta integrazione tra Mercosur e Uè. Dopo l'annullamento dell'am�nistia per i capi della giunta militare che tra il '76 e ì'83 insanguinò il paese, l'Argentina si trova ad affrontare di nuovo la questione del terrore di Stato e dell'insofferenza dei militari al potere civile, accentuata dalle difficoltà economiche. «L'Itaha guarda con favore alla ricerca della verità è il pensiero di Ciampi -, perché crediamo che conoscere la verità sia fondamen�tale per fare giustizia e arrivare un seguito a una vera riconcilia�zione nazionale. Non voghamo alimentare gli odi, ma crediamo che la riconcihazione passa attra�verso una profonda constatazio�ne delle responsabilità». I presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi accolto all' aeroporto di Carrasco dal capo di Stato dell'Uruguay Jorge Badie
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