Le settimane della Francofonia

Le settimane della Francofonia Le settimane della Francofonia Dal 12 al 31 marzo al Centre culturel ciclo di film, storie per bambini, incontri QUATTRO settimane gremi�te di appuntamenti metto�no in vetrina, a partire dal 13 marzo, il vasto universo della francofonia. Sono 49 i Paesi, di�stribuiti sui cinque continenti, che condividono la lingua france�se. Quella cui andiamo ad assiste�re sarà una kermesse culturale di rara densità, che ci permetterà di entrare in contatto con le più varie espressioni, dal cinema alla scrittura, dall'urbanistica alla cu�cina, di questa grossa e variegata fetta di mondo. Organizzate dal Centre Culturel francese di Tori�no, in collaborazione con il Cen�tro Interuniversitario di Studi Quebecchesi, il Centro di Studi Vietnamiti di Torino, il Diparti�mento di Scienze del Linguaggio dell'Università di Torino, la pro�fessoressa Paola Mossetto (che insegna Letterature Francofone alla Facoltà di Lingue), il Centro Studi Aree Emergenti-CNR, l'As�sociazione per la Mediazione Cul�turale di Torino, e il Centro Culturale italo-arabo «Dar Al Hikma», l'importante manifestazio�ne dedica ima settimana ad ogni grande area: il Quebec, il Viet�nam, il Maghreb e l'Africa. Ma all'interno di questa organizza�zione generale si apriranno mol�teplici finestre per lanciare pon�ti, allargare gli orizzonti, smuove�re ulteriormente un quadro già di per sé molto movimentato. Partendo dal cinema (le proie�zioni avverranno al Centre di via Pomba 23), le proposte sono allet�tanti e vanno da «La sarrasine» di Paul Tena, quebecchese, film del 1992 alla cui proiezione seguirà un dibattito con lo sceneggiatore Bruno Ramirez, professore al�l'Università di Montreal, speciali�sta di storia sociale degli Stati Uniti e di storia dell'immigrazio�ne (13 marzo ore 16), a «Léolo» di Jean-Claude Lauzon del 1992 e «Mon coeur est témoin...» di Loui�se Carré del 1996 (il 15 marzo ore 16). Di area vietnamita, vedremo il 20 marzo ore 16 il ben noto «Odeur de la Papaya verte» di Tran Anh Hùng (1996), e dello stesso regista, il 21 marzo ore 16, «Cyclo» ( 1995) e «A la verticale de l'été» (2000). Marted�27 ore 16 sarà in programma un film egizia�no, «Le Capitarne de Sayed Said» con Mahmoud Abdel Aziz ( 1997), gioved�29 ore 16 il tunisino pluripremiato «Essaida» di Mohammed Zran (1996) e ore 18 «Keswa» di Kalthoum Bomaz (1998). Al cinema Massimo, il 2 aprile ore 20, verrà proiettato «Le gone du Chaàba» di Chri�stophe Ruggia (1997), adattamen�to del romanzo autobiografico di Azouz Begag, che presenterà il film e parteciperà a un dibattito dopo la proiezione (di origine algerina, nato nella periferia di Lione nel 1957, Azouz Begag che è specialista di socio-econo�mia urbana, e si occupa di mobili�tà delle popolazioni immigrate negli spazi urbani parteciperà anche, il 3 aprile, ore 19, al Centro italo-arabo «Dar Al Hikma», a un incontro sul tema della coabitazione di popolazioni di origini culturali diverse in uno stesso spazio urbano). Mentre il 5 aprile ore 16 vedremo due film del Cameroun, «Notre fille» di Daniel Kamwa (1980) e «Les Coopérants» di Arthur Si Bita (1983). Da non perdere l'appuntamen�to del 14 marzo ore 18,30, «Quel�le peuri», in cui un quebecchese, una vietnamita, un senegalese e un valdostano racconteranno sto�rie terrificanti delle loro terre (per i bambini delle scuole al mattino, per adulti la sera). Il 21 marzo ore 18 verrà inaugurata una mostra intitolata «La Cour africaine» sul design africano di oggi, felice connubio tra moderni�tà e tradizione. Mentre il 27 marzo, al Centro Interculturale delle donne Alma Mater, in colla�borazione con la Bollati Boringhieri editore che ne ha pubbhcato la traduzione italiana, verrà presentato il libro di Malek Chebel «La cultura dell'harem» (par�tecipano, con l'autore. Vanessa Maer e Roberto Beneduce). Info: tei. 011/515.75.11. Gabriella Bosco UNA SERIE DI INCONTRI E RIFLESSIONI SULLE IDENTITÀ' CULTURALI DI 49 PAESI (DAL CANADA ALLA VALLE D'AOSTA) CHE HANNO UNA LINGUAIN COMUNE •M »-» 'y.-~jl JrJ* i**** i" ^... ..■.. «VMwtvV.1»*.'I A. . t I ^ T r iV^V^^àÉ Lo scrittore algerino Azouz Begag sarà ospite del Centre Culturel

Luoghi citati: Africa, Canada, Lione, Maghreb, Montreal, Stati Uniti, Torino, Valle D'aosta