Quando un'astronave per le stelle più vicine?

Quando un'astronave per le stelle più vicine? ASTRONOMIA Quando un'astronave per le stelle più vicine? IN EDICOLA «VIAGGIO NELL'UNIVERSO», SERIE DI MONOGRAFIE CORREDATE DA VIDEOCASSETTE, CD-ROM E MAPPE DEL CIELO Luigi Prestinenza VIAGGIARE negli spazi, colonizzare la Galas�sia: sarà davvero possi�bile? Oggi la risposta degh esperti, proiettandosi net�tamente nel futuro, è tenden�zialmente favorevole. Un gior�no, raggiungere le stelle più vicine e quindi pianeti extraso�lari abitabili non sarà più un'utopia. La stessa cosa che si è verificata per le grandi esplo�razioni geografiche: ancora a metà del Quattrocento non era stata circumnavigata l'Africa né si erano raggiunte le Ameri�che, ancora nel primo Ottocen�to l'Australia era una terra remota in cui «scaricare» depor�tati e sull'interno dell'Africa si poteva scrivere, come i geografi medievali: «Hic sunt leones». Oggi laggiù si alzano grattacieli e sfrecciano i jet; luomo ha camminato sulla Luna e spedito sonde addirittura fuori del siste�ma solare, con un'accelerazio�ne tecnologica inimmaginabile fino a mezzo secolo fa. Prospet�tive, dunque, quehe di oggi, ragionevolmente vertiginose. Le troviamo dettagliate con puntualità nel secondo fascico�lo del «Viaggio nell'Universo», l'ultima impresa della Fabbri, che ha fatto appello per l'occa�sione a un esperto come Corra�do Lamberti, duecento e più numeri della rivista «l'astrono�mia» alle spalle, e mobilitato una schiera di ottimi collabora�tori. Il fascicolo «Colonizzare la galassia, la fìsica dei viaggi interstellari», ora in edicola, si deve a Luciano Anselmo, ricer�catore del Cnr coinvolto in mis�sioni spaziah come quella del satellite Iris/Lageos 2. Il primo, affidato a Paolo Tanga, planetologo molto apprezzato, è dedica�to al pianeta Marte e ai suoi tenaci enigmi, certo più vicini che un tempo alla soluzione, oggi che sono accettate notevoli modificazioni del clima del «pia�neta rosso» in un passato sicura�mente più felice, di cui testimo�nia la recente messa in eviden�za di strati rocciosi nettamente sedimentari, e quindi deposita�ti in presenza di masse d'acqua cospicue, che scorrevano sulla superficie marziana, vi scavava�no tutta una rete di canyon e a quanto pare occupavano vasti bacini, compreso un oceano bo�reale. Accanto a queste «messe a punto» monografiche, molto accurate, i vari numeri com�prendono una videocassetta (de�dicata nel primo all'origine del�l'Universo, nel secondo al Sole e ai suoi spettacolari fenomeni), nonché un Cd-rom che contiene un'inchiesta sulla vita nell'Uni�verso con un intervento del fisico Stephen Hawking. L'opera (che promette una cinquantina di numeri) rivela una cura nei particolari e nella dotazione iconografica che non è di tutte le pubblicazioni popo�lari. I fascicoli si possono preno�tare e ricevere in abbonamento; sono arricchiti da mappe stella�ri plastificate. Corrado Lamberti «Viaggio nell'Universo» Fabbri Editore, Milano

Persone citate: Ameri, Corrado Lamberti, Fabbri Editore, Galas, Lamberti, Luciano Anselmo, Luigi Prestinenza, Paolo Tanga, Stephen Hawking

Luoghi citati: Africa, Australia, Milano