La riscoperta di Sironi fascista per pessimismo

La riscoperta di Sironi fascista per pessimismo IN ITALIA La riscoperta di Sironi fascista per pessimismo Due mostre a Milano e una raccolta di saggi testimoniano l'interesse per l'artista «di regime» Marco Vallerà GRANDI manovre intomo a Sironi. Sarà anche il momen�to fehce delle aste intema�zionali, che si accorgono (sia pure moderatamente) e finalmente di lui, ma si moltiplicano ghiotte occasioni per scoprire (e non soltan�to alle fiere) una rilevante quantità di sue opere poco note e di grande impatto visivo. Come alcune tele, in prevalenza d'un unico collezioni�sta-amico, che seppe sceghere con intuito e che ricevette (cos�testimo�nia una didascalia sul retro dell'ope�ra) una delle ultime tele di Sironi, direttamente sul letto di moribon�do, alla clinica Capitanio di Milano. Opere di prevalente tenore espressionistico-littorio, che oggi sono raccolte alla Galleria Bellinzona. Tra questi una bellissima quasi-monocroma Deposizione ai piedi di un murato albero fossile, il possente Contadino che sembra vangare la fangosa amarezza della sua vita e si airesta a meditare sulla cenere cementante, che assedia questo squarcio crepuscolare, ed infine un, incredibile Gentiluomo a cavallo profilato su una città impiombata di nero, che pur essendo datato 1950, svela il profilo inequivocabi�le di MussoUni. E così, mentre il volume di Scritti appena editi da SE e curati da Elena Pontiggia ci per�mette di entrare entro il tormenta�to universo di questo «psiconevrotico», che si aggrappò disperatamen�te all'ideologia fascista per cantare paradossalmente il suo nero pessi�mismo «disarchitettonico», allo Stu�dio del '900 di Claudia Gianferrari, oltre ad alcune importanti tele e cartoni, si possono ammirare alcu�ni suggestivi bozzetti e disegni pre�paratori, che passano dalle prime caricature al periodo futurista (Marinetti lo accoglie come «un inge�gno almeno 100 volte superiore a Soffici»), dalla grafica della rivista Gerarchie ad una «scomoda» coper�tina, molto «faccetta nera», di un testo del viaggiatore di regime Ma�rio Appelius: Sfinge Nera. «Il contadino», un'opera di Mario Sìron�del 1938 Omaggio a Sironi 1922-1960. Milano. Galleria Bellinzona, Fino a fine marzo. Milano. Studio di Consulenza per il '900 italiano. Fino al 28 marzo.

Persone citate: Appelius, Bellinzona, Claudia Gianferrari, Elena Pontiggia, Mario Sìronì, Sironi

Luoghi citati: Italia, Milano, Scritti