La Francia al voto, tutti gli occhi su Parigi di Enrico Benedetto

La Francia al voto, tutti gli occhi su Parigi La Francia al voto, tutti gli occhi su Parigi Isondaggi condannano all'estinzione la destra di Le Pen Enrico Benedetto corrispondente da PARIGI Un provvisorio fiocco rosa sulla capitale inietterà stasera alla Gau�che il doping per il Tour de France presidenziale che attende Lionel Jospin tra pochi mesi. Ma anche se il Challenger ps Bertrand Delanoe dovesse distanziare sen�sibilmente il gollista i ufficioso Jean Tiberi sindaco in disgrazia e. quello ufficiale Philippe Séguin, domenica prossima ri secon�do turno potrebbe gelare la Sini�stra con il brivido del ribaltone catalizzando una santa alleanza tra i rivali che conservi in extre�mis alla Destra il suo secolare (101 anni!) feudo parigino. El'«al�tra» Francia, quei 38 milioni e rotti di elettori che hanno la sfortuna o il privilegio di non vedere ogni mattina la Tour Eif�fel? Comunque votino, hanno già perso, perché mai come in queste Municipali Parigi caput mundi ha smarrito il suo corpo. Capitale sì, ma del nulla. Eppure cinque�centomila candidati oggi e il 18 febbraio si batteranno sfidando il prevedibile assenteismo per di�mostrare che la Francia esiste, e i cinquantamila fra comuni e fra�zioni non sono un accidente stori�co bens�il tessuto di un Paese cui Parigi sottrae linfa preziosa. Ma la dimenticanza è anche politicamente dolosa. Perlomeno a Gauche. Malgrado il ps e i suoi alleati della maggioranza arcoba�leno possano espugnare dopo mezzo secolo Lione (e forse Tolo�sa) la Francia di borghi e cittadone continuerà salvo sorprese ad avere il cuore a Destra. Peccato non faccia notizia. Delanoe sogna il golden goal. La palla è già sul dischetto del rigore. Basterà met�terla in rete, e i media fischieranno la fine deUa partita spedendo a casa i giocatori che dalla Nuova Caledoriia alla Martinica si af�frontano dopo sei armi di status quo. Solo Jean-Marie Le Pen e Bru�no Mégret non avranno diritto a un precoce obho. E dire che, per una volta, farebbe loro comodo. Alle ultime Comunah l'Estrema Destra non ancora bicefala fece poker conquistando Tolone, Mali�gnane, Grange e Vitrolles. «E' solo l'inizio» giurò Le Pen. Aveva ra�gione: fu l'inizio della fine. Dopo l'autoaffondamento della marina da guerra nazionale per sfuggire alla cattura tedesca, Tolone cono�sce quello del Front National. Abortita una secessione tattica per conquistare simpatie nella Destra conservatrice, con la sua xenofobia soft e nemici dovun�que, il sindaco Jean-Marie Le Chevallier annaspa al IC/o. Ma�gra consolazione per i lepenisti doc, che stanno se possibile ancor peggio. Negh altri bunker dell'in�tolleranza, la situazione non è migliore. A Grange, per farsi rie�leggere Jacques Bompard ha qua�si rotto i ponti con Bruno Mégret, costruitosi un partitino evane�scente che mima l'autocrazia del Fn. Annuncia liste in «398 città», ma poi scopri che diversi candida�ti vi figurano a loro insaputa. Le Pen non se la cava meglio. Due�centoventiquattro comuni appe�na. E Dreux, la città dormitorio dell'hinterland parigino da cui il Front National sferrò nell'SS l'at�tacco all'«etnicamente corretto» denunciando il «meticciaio anti�francese» brilla per assenza. Parrebbe una crisi di senilità. Mégret è nato vecchio, Le Pen lo è sempre stato. Ma crisi economi�ca, disoccupazione alle stelle, mi�cro-criminalità urbana, tensioni razziali e scandah vari garantiva�no al vecchio Fn, se non l'avveni�re, il presente. Al populismo revanchista bastava aggiungere una scorza di nostalgia per Vichy e i bei tempi coloniali, l'astio verso la Destra «traditrice» e le bordate contro i Rosa-Rosso-Ver�di venduti a Mosca per ottenere, a ogni scadenza elettorale, una rendita di posizione del 10-150Zo. Ma ormai re Le Pen è nudo. E la Francia segregazionista in cui si ostina a credere seduce solo i quadri irriducibili d'un partito spolpato del suo serbatoio socia�le. La profezia di Philippe Séguin «Isoliamoli: si estingueranno» è ormai realtà. E tuttavia la De�stra in doppiopetto, che sul crepu�scolo del lepenismo voleva costru�ire il sorpasso della Gauche, assi�ste oggi all'eutanasia Fn con impo�tenza disincantata. Jospin le ha scippato il new start. Trentotto milioni di elettori per le comunali: la sinistra favorita nella capitale punta a uno storico sorpasso A Dreux, la città dormitorio da dove neir83 part�la crociata Fn contro «i meticci» gli xenofobi non sono in lista