Rapina con sparatoria in gioielleria, un morto

Rapina con sparatoria in gioielleria, un morto I banditi, a viso scoperto, sono entrati poco prima dell'ora di chiusura in un negozio dell'Agrigentino Rapina con sparatoria in gioielleria, un morto Ucciso l'anziano zio del titolare, ferito grave il commerciante Antonio Ravìdà AGRIGENTO Due giovani banditi a viso sco�perto ieri sera hanno assaltato ima gioielleria in via Garibaldi nel centro di Grotte, ferendo gravemente il titolare e ucciden�do l'anziano zio. Il proprietario Salvatore Zaffuto, 28 anni, ha reagito e uno dei due rapinatori ha sparato numerosi colpi di pistola. Zaffuto è stato colpito alla testa, lo zio Felice, 94 anni, che lo stava aspettando per rientrare a casa, è stato raggiun�to da un proiettile al cuore ed è morto prima dell'arrivo dei soc�corsi. I banditi sono poi fuggiti senza rubare nulla sull'auto di un complice che li attendeva poco distante. I rapinatori sono arrivati po�chi minuti prima della chiusura del negozio. Lo stesso gioielliere è riuscito a dare l'allarme, i soccorsi sono arrivati in pochi minuti. Per l'anziano zio non c'è stato niente da fare, il nipote è stato prima trasportato nel�l'ospedale di Canicattì, in serata le sue condizioni s�sono aggra�vate ed è stato trasferito in elicottero a Palermo. II gioielliere è diventato pa�dre per la prima volta cinque giorni fa di un bambino. È sposato con Margaret Caruana, da un paio d�anni. Il padre Ottavio è insegnante in pensio�ne ed è stato segretario della scuola elementare d�Grotte. Il generale Carlo Gualdì, co�mandante della regione carabi�nieri «Sicilia», ha disposto l'in�vio a Grotte di reparti specializ�zati per rafforzare le indagini e le ricerche dei rapinatori. Sono in corso battute nelle campagne dell'Agrigentino, in cui sono im�pegnati decine di carabinieri, con l'ausilio di unità cinofile. Nella provincia di Agrigento, la cittadina di Grotte, a 30 chilometri dal capoluogo e a pochi chilometri da Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia, non ha quasi mai impensierito gli inquirenti e solo in rare occasioni ha registrato episodi criminali. L'assalto di ieri sera conferma l'allarmante determi�nazione dei gruppi malavitosi agrigentini emergenti, alcuni dei quali sono costole della struttura criminale d'un tempo che nei dintorni della città dei Tem�pli è stato in gran parte scompa�ginato da retate e arresti in grande stile. La più recente inchiesta l'al�tro ieri ha indotto la direzione distrettuale antimafia di Paler�mo a chiedere al gip il rinvio a giudizio di 41 boss e gregari di Favara, un comune a dicci chilo�metri da Agrigento. Il procurato�re Ignazio De Francisci ha lan�ciato frequenti appelli a non abbassare la guardia contro Co�sa Nostra né, tanto meno, con�tro la cosiddetta malavita ordi�naria nella quale sono sempre più numerosi i tossicodipenden�ti in continua, disperata ricerca di soldi per comprare dosi di droga. E in polemica con quanti vorrebbero dare un colpo di spugna agli abusi edilizi nella Valle dei Templi, giorni fa, il procuratore ha ricordato che l'impegno per la legalità non può e non deve mostrare cedi�menti. Un attacco duro all'arci�vescovo Rosario Mazzola che più volte si è schierato contro gli abbattimenti dei primi scheletri di case abusive nella valle, che sono avvenuti con le ruspe del�l'esercito due mesi fa. Nella provincia, che è negli ultimi gradini della classifica italiana per il reddito prò capite, la fallita rapina di Grotte finita in tragedia conferma che l'emer�genza criminalità, della quale ha parlato ancora di recente il procuratore De Francisci, è sem�pre più allarmante. Della situazione agrigentina si sono occupati ancora marted�scorso nel vertice antimafia di Palermo con il procuratore na�zionale Pier Luigi Vigna, anche magistrati, poliziotti e ufficiali dei carabinieri e della guardia di finanza, nonché il direttore del�la Dia, Direzione investigativa antimafia, il generale Alfiere. La vittima aveva 94 anni Posti di blocco e ricerche in tutta la provincia Il commerciante colpito alla testa è grave. L'agguato nel centro del paese fra la gente impaurita La gioielleria di Milano dove nel luglio '99 fu ucciso Ezio Bartocci

Luoghi citati: Agrigento, Favara, Milano, Palermo, Racalmuto, Sicilia