Germania, la Chiesa protestante «arruola» il Papa di Marco Tosatti

Germania, la Chiesa protestante «arruola» il Papa La clamorosa apertura in un'intervista a «Die Welt». Caute ma positive le reazioni del Vaticano Germania, la Chiesa protestante «arruola» il Papa Due vescovi: potrebbe diventare portavoce di tutta la cristianità Marco Tosatti GIHA DEL VATICANO Un'intervista a «Die Welt» fa spirare un vento primaverile nei rapporti fra protestanti tedeschi e Vaticano, dopo il gelo causato dalla «Dominus Jesus», il docu�mento emanato nello scorso au�tunno dalla Congregazione per la dottrina della fede. I seguaci della Riforma sarebbero disposti ad accettare il Papa come porta�voce di tutta la cristianità. È quanto dichiarano Manfred Kock, presidente della Ekd, la Chiesa evangelica tedesca, e il vescovo della Chiesa luterana bavarese, Johannes Friedrich, in un articolo che il quotidiano «Die Welt» pubblica, con un vistoso titolo in prima pagina. «Lutheraner wollen den Papst als Sprecher» (�protestanti voghono il Papa come portavoce), è il titolo. . Il cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consi�gho per l'Unità dei Cristiani, si riserva di dare un giudizio appro�fondito dopo aver letto integral�mente il testo dell'intervista; ma non nasconde che gli sembra un segnale positivo. «Già in passato ci ha detto c'è stata qualche apertura, in cui i luterani hanno detto che possono accettare una certa forma del ministero petrino sotto la condizione che sia ristrutturato e reinterpretato dal Nuovo Testamento». Adesso si parla di «portavoce» dei cristiani nel mondo: «Ma che cosa vuol dire esattamente questo? E' ne�cessario prima di dare un giudi�zio esaminare il testo. Mi sem�bra un passo in avanti, probabil�mente è un progresso, ma vogha�mo vedere di che cosa si tratta esattamente. In ogni caso è un gesto positivo». La carica ricoperta dal Pontefi�ce, secondo il vescovo Friedrich, «non deve essere più in futuro un elemento divisorio tra i cattolici e i protestanti». In quest'otti�ca sarebbe immaginabile per il vescovo, rappresentante dei lute�rani tedeschi nei rapporti coi cattolici, «un portavoce della cri�stianità mondiale al servizio dell' unità delle Chiese». E' molto probabile che questi segnah di apertura siano una diretta conse�guenza di due elementi: l'elezio�ne al Sacro Collegio del presiden�te della Conferenza episcopale tedesca, Lehmann, e di Walter Kasper; e la nomina di quest'ulti�mo come successore del cardina�le Edward Idris Cassidy a respon�sabile del dialogo ecumenico. La sua figura è vista a torto o a ragione come di segno semplice�mente opposto a quella del cardi�nale Ratzinger. Non a caso la Velkd, l'Associazione delle Chie�se Evangeliche-Luterane tede�sche riunite, ha salutato la nomi�na del cardinale Walter Kasper da parte del Papa a presidente del ConsigUo per l'unità dei cri�stiani come «una notizia promet�tente per l'ecumenismo». Secondo il vescovo Hans Chri�stian Knuth, presidente della Velkd, la nomina di Kasper costi�tuisce «un segno ulteriore della vocazione ecumenica di Giovan�ni Paolo II». D'altronde Giovanni Paolo II ha affermato nell'encicli�ca «Ut Unum Sint», e ha ripetuto più volte, la sua disponibilità a ridiscutere il ruolo di Pietro nella Chiesa, per tentare di superare gli ostacoli che dividono Roma dagli ortodossi e i «riformati». Il vescovo Friedrich ha ribadito che per i protestanti continua a rimanere «non accettabile» il fat�to che il Papa rivendichi il massi�mo ed assoluto potere decisiona�le, mentre anche sul problema del dogma relativo all'infallibili�tà del pontefice non c'è da atten�dersi un'adesione da parte dei protestanti. Ma la «Welt» testi�monia che in Germania si assiste «all'inizio di una nuova primave�ra ecumenica», con la possibilità che i protestanti vadano a «un riconoscimento limitato della funzione papale».

Persone citate: Consi, Edward Idris Cassidy, Giovanni Paolo Ii, Johannes Friedrich, Lehmann, Manfred Kock, Ratzinger, Walter Kasper

Luoghi citati: Germania, Roma, Vaticano