Sharon presenta a Israele un governe-caleidoscopio di Aldo Baquis

Sharon presenta a Israele un governe-caleidoscopio Sharon presenta a Israele un governe-caleidoscopio Aldo Baquis TEL AVIV Il «falco» Ariel Sharon ha presen�tato ieri alla Knesset il suo governo di unità nazionale pronunciando un discorso moderato in cui ha «teso una mano di pace» ai palesti�nesi, ha auspicato una maggiore integrazione della minoranza ara�ba in Israele, e ha promesso che non edificherà nuovi insediamenti ebraici nei Territori. Sharon ha ribadito che «Gerusalemme resta la capitale etema di Israele», ma non si è impegnato a lottare contro la sua spartizione. Respingendo le pressioni dell'estrema destra, non si è nemmeno impegnato a non sgomberare alcun insediamento. Un governo come il suo, in Israele, non si era mai visto: sia quantitativamente (26 ministri, 13 viceministri), sia qualitativamen�te. Alla sua sinistra Sharon ha voluto il Premio Nobel per la pace Shimon Peres, laburista, che funge�rà da ministro degli Esteri. Alla sua destra ha due personaggi scomodi, ritenuti nel Paese «ancora più a destra di Haider». Si tratta di Rehavam Zeevi, leader dell'Unione na�zionale, che sogna un trasferimen�to in massa «volontario» degli ara�bi fuori dalla terra di Israele (nomi�nato, con involontaria ironia, mini�stro del Turismo) e di Avigdor Lieberman (ministro per le Infra�strutture Nazionali), un radicale convinto fautore della politica del pugno di ferro nei confronti dei vicini arabi. Ma nel governo Sharcn le deci�sioni importanti saranno prese in un «club esclusivo» di ministri che includerà i laburisti Peres e Benyamin Ben Eliezer (ministro della Difesa), EU Yishai (Shas, ministro degli Interni), Silvan Shalom (Likud, alle Finanze) ed Uzi Lan�dau (Likud, alla Sicurezza Inter�na). Per dar vita alla sua eterogena coalizione Sharon ha dovuto pena�re per un mese, consultando oltre una decina di liste, ciascuna delle quali con le proprie richieste parti�colari. Almeno nove hanno deciso infine di sostenerlo in Parlamento: Likud, laburisti, Shas, Unione Na�zionale, Israel Beitenu, Israel BeAlya, Fronte della Torah, Am Ehad, Derekh Hadashà. Sharon ha anticipato che nelle prossime setti�mane cercherà di aggiungere altre liste. Ieri, con sollievo dei partiti prin�cipali, la Knesset ha deciso di abrogare la legge sull'elezione di�retta del premier. Secondo numero�si politologi, proprio quella legge che consentiva agli elettori di vota�re separatamente per il candidato alla carica di primo ministro e per il partito preferito è responsabile della terribile frammentazione del Parlamento israeliano. Dalle pros�sime elezioni si tornerà dunque al voto con una scheda unica. Nel suo discorso programmati�co Sharon ha detto ai palestinesi che se abbandoneranno la violen�za troveranno in lui im sincero partner di pace, disposto a esplora�re assieme a loro accordi politici e ad alleviare le sofferenze economi�che in cui versano gli abitanti dei Territori. Analoghe avance di pace il leader del Likud ha inviato anche verso la Siria e il Libano. «Siamo sazi di battaghe, sappiamo apprez�zare la pace», ha affermato il set�tantaquattrenne generale della ri�serva. Un discorso ben più militante è stato pronunciato dal premier uscente Ehud Barak, laburista, che ieri ha dato le dimissioni dal Parla�mento. «La leadership palestinese ha detto Barak nel suo ultimo discorso, concludendo due anni di governo ha mostrato di non essere matura per il compromesso storico fra i due popoli... Abbiamo smascherato i nostri rivali». E ha avvertito che il futuro è allannante: l'Iran e l'Iraq si rafforzano militarmente, il terrorismo islami�co è in ascesa, mentre l'influenza regionale degli Stati Uniti è in fase calante. Agli israeliani ha fatto capire non resta che attendere compatti una bufera che sembra inevitabile. In Israele si respira del resto un clima di emergenza, mentre gli islamici di Hamas promettono nuo�vi attentati dopo quello avvenuto domenica a Natanya, a Nord di Tel Aviv. Le stazioni centrah degli autobus, i centri commerciah e i mercati sono ormai presidiati da agenti di polizia e da soldati. Due parate del Purim (il carnevale ebraico) sono state annullate per motivi precauzionah, e ieri a Haifa si sono avuti momenti di panico dopo che si era sparsa la voce che una cellula di terroristi era riuscita a penetrare in città. Ariel Sharon, nuovo primo ministro d'Israele: ieri il giuramento del suo governo di unità nazionale