I fondi «di copertura» al nastro di partenza

I fondi «di copertura» al nastro di partenza p" ormai pronto in Italia il debutto sul mercato di questi strumenti alternativi Inpoleposition Citco Kairos edErsel ÌSono utili per diversificare il portafoglio, ma la legge fissa norme d'accesso molto severe per proteggere i risparmiatori I fondi «di copertura» al nastro di partenza IL 2001 segnerà la nascita dei primi fondi hedge fund di diritto italiano. Sono stati ufficialmente ammessi nel no�stro paese (con decreto del 24 maggio '99), dopo un sofferto via libera da parte della Banca d'Italia, a cui non erano estra�nee le polemiche sul clamoroso crac del Ltcm. L'Ufficio cambi italiano, infatti, che di Bankitalia è uno dei bracci operativi, vi aveva investito 250 milioni di dollari, quasi 500 miliardi di lire, che si sono volatilizzati. Ma dopo una fase di battaglie inteme spietate, l'autorizzazio�ne è arrivata. «Ad essere reali�sti l'esordio degli hedge fund in Italia è atteso per luglio spie�ga Guido Giubergia, ammini�stratore delegato del gruppo Ersel, che ha già ottenuto l'au�torizzazione per gestire questi prodotti ed attende che Bankitalia ne approvi il regolamento -. In Italia si punta, in questa fase, su fondi di fondi hedge e non su singoli prodotti: la ge�stione diretta di un hedge cree�rebbe più problemi tecnici am�ministrativi. Inoltre investire in fondi di fondi è meno rischio�so dell'investimento in un uni�co prodotto». LA BANCA D'ITALIA La Banca d'Italia ha manifesta�to un atteggiamento estrema�mente prudente ponendo dei limiti ben precisi, con l'intento di salvaguardare al meglio l'in�vestitore. Innanzitutto la sotto�scrizione minima, un milione di euro, circa due miliardi di lire. Una soglia di ingresso molto elevata perché si tratta di fondi con una regolamenta�zione in deroga alle norme vigenti per i fondi tradizionali. Per esempio i partecipanti non hanno specifici diritti di infor�mazione circa le operazioni dei gestori e che non possono chie�dere il rimborso della quota in qualunque momento, ma solo mensilmente o trimestralmen�te. Due aspetti, questi, che di per se rendono gli hedge fund adatti soltanto ai risparmiatori facoltosi, indipendentemente dal grado di rischio connesso alla strategia di investimento perseguita. La seconda regola di Bankitalia è che i ciascun fondo non può contare più di 100 aderenti (anche negli Stati Uniti in origine erano regolati così, anche se oggi i limiti sono venuti meno; l'Italia ha recepi�to le vecchie regole intemazio�nali). Terzo punto, i paletti specifici alla loro diffusione: le quote di un hedge fund non possono essere soggette a offer�ta pubblica: esiste il divieto di sollecitazione all'investimen�to. In pratica, non possono contare su canali distributivi per la loro diffusione, come le reti di promotori finanziari op�pure gli sportelli bancari. Prero�gativa per la creazione d questi strumenti è la costituzione di Sgr ad hoc che non può contat�tare la potenziale clientela per promuovere il collocamento. Come si vede, si tratta di carat�teristiche opposte ai fondi co�muni che dalla diffusione, dal�l'accessibilità dell'investimen�to e della pubblicità presso i risparmiatori hanno fatto il loro cavallo di battaglia. In questo caso è l'investitore che cerca il gestore e non vicever�sa. PROPOSTE C'è grande interesse per questi prodotti, la normativa italiana è più avanzata di quella degli altri paesi, ma i paletti sembra�no troppo rigidi. Per questo i gestori stanno verificando con Assogestioni se vi siano formu�le diverse per risolvere il pro�blema della soglia d'ingresso di due miliardi. Tra le proposte sul tavolo, quella che permette alle Sim di investire in hedge fund nell'ambito della loro ge�stione. «Oggi i limiti sono proi�bitivi spiega Giubergia -. Per�ché va considerato che avere due miliardi da investire in hedge in pratica significa avere un patrimonio complessivo di 15 miliardi perché va tenuto conto che la quota che consiglia�mo di dedicare all'investimen�to in hedge è del 10-150Zo del capitale. Per concludere, rite�niamo che, anche alla luce dei vincoli attuali, gli hedge fund resteranno un mercato di nic�chia. Ma se si abbattono le attuali barriere, potrà raccoglie�re il 5-100Zo del totale dei fondi». PRONTI AL VIA LIBERA A tagliare il filo di lana nel nostro Paese è stato il fondo Citco Kairos, guidato da Paolo Basilico, che attende il via libe�ra di via Nazionale ai regola�menti dei primi fondi di fondi hedge. Si tratta di un prodotto di diritto italiano anche se la base operativa è a Londra ed è l'emanazione di un altro fondo intemazionale chiamato Kai�ros partners analogo creato a Londra due anni fa dallo stesso Basilico e Paolo Bosani, Guido Brera e Raymond Bugeja. Citco Kairos lancerà 4 fondi di fondi con caratteristiche di rischio e rendimento non correlate. An�che Ersel, che ha già ottenuto l'autorizzazione per l'Sgr, at�tende l'approvazione dei regola�menti dei propri fondi: «I nostri tre prodotti saranno caratteriz�zati da diversi livelli di rischio ed obiettivi di rendimento», spiega Guido Giubergia. La sele�zione dei fondi avverrà con l'aiuto di consulenti esterni che privilegiano i prodotti traspa�renti e gestori con un ottimo track-record, cioè ottimi risul�tati passati. Saranno preferiti i fondi "long-short equity", gli "event driven", mentre i "global macro", per la libertà di azione che li contraddistingue, saran�no tendenzialmente evitati». E l'Unicredito italiano (già attivo a Dublino nel settore degli hed�ge fund) ha già costituzione la Pioneer alternative investment Sgr. Il gruppo di Alessandro Profumo è già operativo da tempo nel settore degli investi�menti alternativi anche in Irlanda: «A Dublino tuttavia la cifra di ingresso per gli hedge fund é di 250 mila euro, circa 490 milioni spiega Alberto La Rocca, amministratore delega�to di Pioneer alternative invest�ment . Una soglia che rende più accessibile lo strumento a chi vuole ottimizzare il proprio portafoglio, destinando una parte che può andare dall'I al 100Zo agli investimenti alternati�vi». Autorizzazione in vista per la costituzione di una Sgr an�che per Akros alternative investments, attualmente possedu�ta al lOO0/] da Banca Akros, ma che presto passerà al 490Zo alla Hedge fundresearch, casa indi�pendente di Chicago specializ�zata in consulenza per i prodot�ti alternativi. Le altre società in lizza per ottenere autorizzazio�ne da Via Veneto sono: Crédit agricole Indosuez, Banca Intermobiliare, Banque Syz, Banca Idea della Popolare di Vicenza in partnership con l'Ubs, Pwm, Investar, di Paolo Catalfamo insieme ad un gruppo di investi�tori privati, tra i quali spicca la famiglia Balilla tramite la fi�nanziaria Finba. [a. vig.j , 1988 j 1989 i 1990 1991 1992 1 1993 i 1994 1995 1996 1997 1998 1373 ;i648 1977 2373 2848 3417 4100 ;4700 5100 5500 5830 42 [ 58 67 94 120 177. 189 217 i 261 295 311 L'UNIVERSO DEGLI HEDGE NUMERO DI FONDI MILIARDI .. DI DOLLARI : GESTITI NUMERO DI FONDI E MILIARDI DI DOLLARI GESTITI DAL 1988 AL 1998 Fonte: Van Hedge LE NOSTRE REGOLE POSSONO ESSERE GESTITI ESCLUSIVAMENTE DA UNA SGR .SPECULATIVA La quota minima d'ingresso è fissata a 1 milione di euro (due miliardi di lire) Ciascun fondo non può avere più di 100 aderenti E' proibito sollecitare 'investimento in hedge fund