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Rai: la sera degli ungheresi Rai: la sera degli ungheresi Bartók, Liszt e Kodàly per il 170appuntamento Sul podio Inbal, solista il giovane Mamikonian Evenne la sera degli ungheresi. Il 17" concerto di stagione della Rai al Lingotto (gioved�8 alle 20,30, venerd�9 alle 21 ) vede conflui�re in un invitante programma 1 nomi di Bartók, Liszt e Kodàly. Sul podio Eliahu Inbal inizierà da Bela Bartók. con la Suite da concerto da «Il Manda�rino miracoloso». Il lavoro da palco�scenico venne accolto in malo modo nel 1926 a Colonia per via dell'argo�mento scabroso; ma non ebbe mi�glior sorte nel 1933 l'esecuzione del�la Suite a Parigi. Eppure oggi non si può che ammirare la partitura gioca�ta, è stato scritto, su «dissonanze brutali e la ritmica suggerita dai rumori della città, col fracasso insoli�to e grossolano dei quartieri malfa�mati». Franz Liszt sarà rappresentato dal celebre «Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte». Su questo lavoro il compositore si impegnò, tra abbandoni e riprese, per ben 26 anni. Ma tanta fatica servì, come ha ben documentato Piero Rattalino, e risolvere tutti insie�me quattro problemi tecnico-espres�sivi: dare a pianoforte ed orchestra lo stesso peso antagonistico, usare il piano come sezione dell'orchestra, creare una «forma fluida in quattro tempi ma senza interruzione», riassu�mere e ricapitolare i tre primi tempi nell'ultimo. Per eseguirlo è stato scelto come solista il trentenne arme�no Vardan Mamikonian. Anche «Hary Janos» di Zoltàn Kodàly è una Suite, tratta da un Singspiel. Sono sei brani, ispirati alla vicenda di uno spaccone che all'oste�ria narra le sue presunte imprese, comprese una vittoriosa battaglia personale contro Napoleone e le sue nozze con la figlia del Kaiser. L'or�chestra n chiamata a destreggiarsi con mille finezze armoniche e timbri�che, tra cui spicca l'uso del cymbalon, un tipico strumento a tavola che funziona con corde percosse da due bacchette. [1. o.) Vardan Mamikonian al pianoforte nell'esecuzione di Liszt