Don Chisciotte tecnologico

Don Chisciotte tecnologico Don Chisciotte tecnologico Le figure di Camille Claudel e Giordano Bruno Molino porta al Carignano il suo Molière UN sognatore iperattivo che colleziona disastri, che si fa investire cavaliere da un barista e che da quel momen�to si lancia in strabilianti avven�ture popolate di draghi e giganti da combattere, donzelle da salva�re, e poi castelli, battaglie ed eroi. Un cavaliere errante con una imperiosa missione morale da perseguire, un folle visiona�rio che plasma il mondo circo�stante in un paesaggio medieva�le e che si lancia nell'impresa più disperata: combattere il male in ogni sua forma. E' Don Chisciot�te, certo. Ma questa volta l'hidal�go di Cervantes è rappresentato con l'ausilio delle più moderne tecnologie in una ricercata inte�razione tra movimento, suono e immagini. E' il Don Chisciotte ideato da Roberto Castello, core�ografo ed esecutore; il suo viag�gio è narrato e al tempo rappre�sentato cercando di utilizzare al meglio le possibilità offerte dal�la scenografia virtuale. E' «Le avventure del Signor Quixana», spettacolo che contempla danza, video, animazioni 3d, recitazio�ne e musica, in scena venerd�2 e sabato 3 marzo alle 21,15 al Teatro Araldo. Castello si è servi�to della consulenza drammatur�gica di Bruno Stori, della sceno�grafia e dei video dii Paolo Atzori, delle musiche di Gianni PoUini, delle animazioni 3d e dei costumi di Alessandra Moretti. Un altro modo per esplorare il rapporto tra follia e normalità è quello scelto dalla regista Ivana Ferri di Tangram Teatro, prendando spunto cioè dal testo che Dacia Maraini ha dedicato alla figura di Camille Claudel. Ne è nato uno spettacolo, «Camille» appunto, ora riproposto nella sala Tangram in via Don Orione venerd�2 e sabato 3 marzo alle 21 e domenica 4 alle 16,30. Vi recita Valentina Veratrini, inter�prete di ima Camille colta mentre trascorre l'ultimo giorno nel�la sua casa, circondata dalle voci suggerite dalla memoria, visita�ta dai ricordi di una vita «vissuta all'insegna della diversità e dell'anticonformismo». Negli an�ni che seguiranno la donna, so�rella di Paul Claudel e amante dello scultore Auguste Rodin, sarà rinchiusa nel manicomio di Montdevergues dove trascorre�rà trenta lunghi e terribili anni. Storia di diversità, di esisten�za schiacciata e annientata dal peso dell'intolleranza è anche quella narrata da un altro spetta�colo in scena questa settimana: «L'ultima notte di Giordano Bru�no». Realizzato da Assemblea Teatro, l'allestimento giunge a Torino dopo la lunga e fortunata serie di repliche che lo hanno visto prima nel suggestivo e inusuale spazio della miniera Paola di Frali, (un chilometro e mezzo dentro la terra), poi in due tournée sudamericane e in Francia. Ora sarà al Teatro Agnelli da mercoled�7 a venerd�9 marzo e quindi dal 14 al 16. Giovanni Boni è impegnato nel ruolo del protagonista, un Giordano Bru�no «che cerca la verità e vuole capire, che è attanaghato dal dubbio, che ragiona suU'evidenza e sulla naturalezza delle co�se». Lo affiancano Marco Fejrolo nei panni dell'inquisitore e An�drea Fazzari. La scrittura sceni�ca è di Renzo Sicco; la regia dello stesso Sicco e di Lino Spadaro. Le scene di Livio Girivetto. Segnaliamo infine una tappa speciale dell'ultima produzione della Compagnia Comica di Gior�gio Molino che da qualche mese circola con successo nella sale di provincia. Da gioved�8 a domeni�ca 11 marzo sarà infatti al Teatro Carignano lo spettacolo «Il mala�to immaginario», un adattamen�to sabaudo e moderno della cele�bre commedia moheriana firma�to dallo stesso Molino, [m.bo.] LA CREATURA Dl CERVANTES E'UN SOGNATORE IPERATTIVO CH E COLLEZIONA DISASTRI Valentina Veratrini. In alto Roberto Castello

Luoghi citati: Francia, Torino