I capolavori di Schiele dalla collezione Leopolc

I capolavori di Schiele dalla collezione Leopolc AOSTA I capolavori di Schiele dalla collezione Leopolc Marco Rosei L nucleo di 18 dipinti e di 21 disegni di Egon Schiele è la strut�tura portante della mostra di pittura austriaca della Fondazio�ne Leopold di Vienna. Il chirurgo Rudolf Leopold, oggi settantacin�quenne, cominciò a collezionare Schiele negli anni '50 ed è autore di uno dei due cataloghi della sua opera pittorica e grafica,pùbblicato nel 1972. L'altro è quello pubblicato a New York nel 1966 dal mercante Otto Kallir Nirenstein, che, dopo aver trasportato la sua galleria St. Etienne da Parigi a New York sotto l'incalzare di Hitler, aveva presenta�to nel 1941 la prima personale del pittore fuori dal mondo tedesco, rinnovata nel 1948 con la presenta�zione di un critico singolare, il gran�de regista von Stemberg. Dopo la pionieristica personale italiana pre�sentata da Carluccio alla Galatea torinese nel 1963, l'anno d'inizio della gran fortuna italiana è il 1984, con la mostra alla Pinacoteca Capito�lina di Roma e a Ca' Pesaro a Vene�zia, dove erano associati i nomi di Leopold e di Serge Sabarsky che in seguito, per suo conto, divenne gran promotore di Schiele in Italia trami�te Mazzetta. L'incomparabile espres�sionismo esistenziale di Schiele, (Kie�rkegaard e Weininger più Freud, Kraus più Musili, si esprime attraver�so un connubio mai visto(ma c'era stata a Colmar la mostruosità misti�ca di Grunewald) di una grafica nevrotica che drammatizza lo stili�smo elegante di Klimt e dello Jugendstil, fino a prearmunciare e ispirare i versanti masochisti della «body art», e di un patchwork pittorico bidimen�sionale a incastri notturni verniciati di neri, rossi sanguinosi, terre brune e ocra. É ostentato il denudamento di un io tragico e narcisista (lo specchio è una componente prima�ria del suo immaginario); la coppia incubica degli Eremiti, lui stesso e Klimt, l'abbraccio blasfemo, coito e orazione, di Cardinale e monaca, lui stesso e la compagna Wally Neuzil, già modella di Klinit. In 18 dipinti e 21 disegni la nevrotica grazia di uno dei maestri della Secessione Schiele e Klimt. Aosta, Museo Archeologico Regionale Orario 10-18 Fino al 18 marzo. «Madre e figlia», 1913 di Egon Schiele

Luoghi citati: Aosta, Cardinale, Colmar, Italia, New York, Parigi, Roma, Vienna