Porlogqllo, crolla un ponte; 77 morti di Gian Antonio Orighi
Porlogqllo, crolla un ponte; 77 morti Porlogallo, crolla un ponte: 77 morti Bus precipita nel fiume Douro Gian Antonio Orighi MADRID Un immenso boato. Poi il vecchio ponte di ferro che univa da ben 116 anni i paesini lusitani di Castelo de Paiva ed Entre os Rios, a 50 chilometri a sud-est di Oporto, si è spezzato in due. Una tragedia annunciata, perchè il pericolo era stato denunciato invano dagli abi�tanti della zona. Il bilancio è terribile. Un autobus pieno di turisti locali e due auto sono precipitati nelle acque del Douro, ingrossato dalle incessanti piogge degli ulti�mi giorni: 77 morti, 74 anco�ra dispersi e 3 cadaveri ripescati. Il disastro ha pro�vocato le dimissioni del mi�nistro dei Lavori Pubblici Jorge Coelho e di 5 sottose�gretari. Ma non è bastato per fermare l'ondata di indi�gnazione contro il governo socialista. Gli abitanti della zona, famosa per la produzione del celebre «vinho do Por�to», avevano denunciato da anni la pericolosità di quella vecchia costruzione di due piani costruita nel 1886, larga 3 metri, lunga 200, sospesa ad 80 metri dalle acque sempre turbolente del Douro, il fiume che nasce nella spagnola sierra di Sc�ria con il nome di Duero e poi sfocia a Porto. L'ultima protesta era del 9 gennaio Scòi-so, quando con due auto�bus era stato bloccato per 4 ore il ponte. (Proprio ieri, paradossalmente, avrebbe dovuto tenersi la prima udienza del processo contro i due promotori della manife�stazione accusati di blocco stradale, udienza poi rinvia�ta). Ma non era servito a nien�te perchè, Vitor Baptista, direttore dell'«Istituto de Conservagao de Estradas», il Genio civile portoghese, lo aveva ispezionato assicuran�do: «Non c'è pericolo». E invece la tragedia stava per arrivare. Il ponte soppor�tava il peso di 1800 veicoli al giorno ed era stato proget�tato per consentire il transi�to solo di cavalli e carrozze. Era cos�malsicuro che era vietato il passaggio contem�poraneo di due autocarri pesanti. Nella notte di dome�nica, sotto la pressione del Duoro in piena, il pilone centrale si è sbriciolato. E l'autobus e due auto sono precipitati nel fiume. L'allarme è scattato immediatamente. Decine di auto sono riuscite a fermarsi in tempo, a ingranare la retro�marcia ed a mettersi in sal�vo. Ma i vigili del fuoco, avvertiti con i cellulari, so�no stati ostacolati nelle ope�razioni di soccorso dalla neb�bia fittissima che gravava sulla zona. All'alba di ieri, il ministro dei Lavori Pubblici Coelho ha annunciato le dimissioni : «Accetto la responsabilità politica del disastro, anche se non sono io il colpevole». Ma il leader del centro de�stra Durao Barroso lo ha subito attaccato: «La trage�dia poteva essere evitata. Ed è colpa del governo sociali�sta» . Quando, ieri mattina, la nebbia si è diradata, centina�ia di persone, tra cui i fami�liari delle vittime, sono ac�corse per assistere, in un silenzio carico di angoscia, alle operazioni di soccorso. Vigili del fuoco e protezione civile hanno scandagliato il fiume scuro per il fango. Verso le 11, è affiorato il primo corpo, una donna di 52 anni, a 13 chilometri di distanza dal luogo del disa�stro. Alle 11 è arrivato il primo ministro Guterres. La rabbia della gente è esplosa, la folla esasperata ha comin�ciato a scandire il coro: «Assassino, assassino». Paulo Teixeiro, il sindaco del paesino, in diretta tv ha lanciato durissime accuse: «Il crollo era prevedibile. Il 17 gennaio avevo avvertito il sottosegretario ai Lavori Pubblici che il ponte poteva crollare in qualsiasi momen�to. Non mi hanno ascoltato». La costruzione risaliva a 116 anni fa e da tempo gli abitanti della zòna manifestavano per segnalarne la pericolosità II premier Guterres aggredito dai parenti delle vitttime al grido di «assassino», si dimette il ministro dei Lavori pubblici Per tutto il giorno squadre di soccorso si sono adoperate per recuperare le vittime dalle acque del fiume Douro
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