La manager sfila in minigonna di Antonella Amapane

La manager sfila in minigonna La manager sfila in minigonna Versace reinventa la lady in carriera Antonella Amapane inviata a MILANO Sexy manager alla riscossa. La lady in carriera, ingessata nei tail�leur da amministratore delegato, è ormai un ricordo sbiadito. Fem�minile, sensuale e straricca è l'emergente donna d'affari che muove gli uomini come burattini. Sfila Donatella Versace e sulla pedana al neon arriva la femmina di successo. In completi di pelle effetto denim peso piuma, colora�to orologio maschile da 12 milioni, borsona di coccodrillo con due tasche porta cellulari. Mocassini? Non scherziamo, meglio stivali dal tacco vertiginoso. I fianchi sono sigillati in mini mozzafiato, oppure accarezzati da sottane godet con vita sottile. Zig zag e piume punteggiano camicie stam�pate, l'azzurro e il cacao tingono visoni intarsiati da appallottolare come fazzoletti. La sera è un osan�na di scollature a tuffo per sottove�sti mozzafiato da sirena del busi�ness, da maliarda di Wall Street col volto di Carmen Kass e Caroli�ne Ribeiro, strepitose top-model che ancheggiano ai ritmi funky. Applaudono Sting e consorte insie�me alla platea che, ancora una volta, accoglie con entusiasmo la bionda stilista. La moda si è accorta che stanno aumentando le giovani di potere con tanti soldi da spendere. E su queste nuove consumatrici si but�ta a pesce con uno stenninato guardaroba. Pratico, ma finalmen�te dall'estetica vezzosa e lussuosis�sima. Se Tod's lancia la computerbag con pochette nascosta da sfog�giare nel tempo libero. Giuliana Teso sfodera golf di zibellino rasa�to che sostituiscono il cappotto. Le animaliste? Possono optare per giacconi in orsetto sintetico nei colori delle caramelle, come quelli che Gigliola Curiel accosta a gonne dagli orli asimmetrici. Alla «frequent flyer», che vive fra un aereo e l'altro, pensa Web con gli occhia�li a mascherina Vega. Avvolgenti e senza peso, ideali per nascondere con stile e grinta le occhiaie da (get-lag». Firmate Samsonite sono invece le scarpe-stivaletto automassaggianti (un toccasana per chi sta tanto in piedi) e il beauty-incorpo�rato alla sporta. Il trench spigato resiste, ma Hilton lo ingentilisce con l'abito uguale, modello «Cola�zione da Tiffany». La cravatta al femminile è riveduta e corretta, Althea la coordina al tessuto della sottana; Antonio Marras in Trend Les Copains la annoda come un foulard. Per rompere il rigore di tailleur gessati marroni, con cami�cie a righe e guanti fino al gomito. Visoni, volpi e lapin a volontà. Tricottati negli intemi delle giac�che in cuoio invecchiato di Erman�no Schervino, nascosti negli ag�gressivi giubbotti mimetici antimobbing di Simonetta Ravizza (per spaventare le concoirenti?). Curatissima nei dettagli la «powerwoman» non si accontenta di una qualsiasi sciarpa. La sceglie fra quelle che Cantarelli dedica alle first lady della pace, ispirate ai vezzi vestimentali di Raissa, Jackie, Donna Vittoria e madame Pompidou. Studia per diventare ima maga dell'informatica la gio�vane ribelle ipotizzata da Gian�franco Ferrè per Gff, riscaldata da cappotti-kefia, giacconi rossi di ciniglia e completi neri foderati di rose. Già arrivata, al top del top, è la cresa di Gattinoni (beata lei), che si permette jeans da un milione di dollari, creati con la complicità del gioielliere. Alle giovanissime che sognano di scalare i vertici aziendali e vogliono costruirsi un look adatto viene in soccorso Benetton, of�frendo con ogni capo un libricino che spiega tutti i tipi di abbinamen�ti possibili immaginabili. Più di cosi! La serata è un osanna di scollature a tuffo per sottovesti mozzafiato da sirena del business, da maliarda di Wall Street Moda donna autunno-inverno 2001 -2002: un modello della collezione proposta a Milano da Gianni Versace

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