«Lei racconta balle», «Lui è un manesco» di Giovanni Cerruti

«Lei racconta balle», «Lui è un manesco» «Lei racconta balle», «Lui è un manesco» I ragazzi di Novi Ligure si dividono in due fazioni Giovanni Cerruti inviato a NOVI LIGURE «Che falsa». Alle due del pome�riggio, al Bar Principe, le ragaz�zine del liceo classico aspetta�no il treno per Arquata e si leggono il giornale. Conosceva�no lui, conoscevano lei. «Che falsai Come può dire tutte quelle balle?». Erika che a scuola (l'anno scorso quando andava allo scientifico) si pre�sentava in classe col faccino dolorante e la mano sinistra fasciata. «Prof, mi sono sloga�ta il polso, non posso fare il compito in classe»: e all'uscita di scuola via le bende. Oppure quando questa biondina le do�mandava com'era andato il compito in classe. «Bene, ho preso 7», e invece era un 3. «Capito com'era? Una grandis�sima falsona che si faceva su tutti, anche i prof». Al Bar Principe studiano le dichiara�zioni di lei e di lui. «Omar ha ammesso, è colpevole e qual�che verità la dice. Erika no, la falsa dà la colpa solo a lui». Se esiste un Partito di Omar è questo. Le ragazzine che l'hanno conosciuto al bar «CivediamodaMario», i compagni di scuola, di balordaggini e di risse, quelli che vanno al Bowling e quelli che gli vorreb�bero mandare una lettera al Ferrante Aporti. Non assolvo�no lui, ci mancherebbe, però condannano lei. Se esiste un Partito di Erika potrebbe stare nel Collegio San Giorgio, dove don Erasmo il preside viene a sapere che sarebbe stata la sua cara allieva a massacrare il fratellino e gli sfugge appena un «Povera Erika...». Anche qui non l'assolvono, però accu�sano lui. «Da quel che sento, una fama da malandrino che mena le mani», dice don Era�smo. I due Partiti cercano le attenuanti, ma nel Collegio San Giorgio i compagni di clas�se si sono sfogati con il presi�de: «Ci siamo sentiti traditi da Erika, ma adesso basta». Mercoled�mattina era il giorno del tema di italiano. «Prof, ma devo parlare della mia famiglia?». No, aveva ri�sposto Loredana Cazzola, «il titolo è più generico: "Si dice che nella nostra società la famiglia sia un'istituzione in crisi". Condividete questo con�cetto?». Da una settimana, in casa, la professoressa Cazzola legge e rilegge questo tema. «Niente, non c'è niente di strano. Svolgimento breve e, come dire?, tirato via». La famiglia è in crisi perchè au�mentano i divorzi. Niente tran�ne una normale preoccupazio�ne di mamma Susi, che «una volta mi ha raccontato di aver�le dato uno schiaffo perchè non aveva studiato». Niente tranne quella volta che aveva detto di aver mal di stomaco per evitare il sorteggio dell'in�terrogazione, e invece era fini�ta che stava bene, è stata sorteggiata e non sapeva niente di Dante e Petrarca. «Adesso basta», hanno detto anche alla prof i ragazzi. Vor�rebbero sapere come è andata, come è andata davvero, e poi fine e silenzio. Basta con que�sta pressione di telecamere dappertutto e pagine di crona�ca. Lo implora don Erasmo, lo chiedono Pasquale Mantova�no preside dell'Itis frequenta�to da Omar e il sindaco Mario Lovelli. Basta? Ma basta entra�re in un bar, camminare per via Girardengo, tornare davan�ti alla casetta rosa della fami�glia De Nardo, ed è tutto un mormorio di ultime verità, sen�tito dire, pettegolezzi e voci. O basta accendere la tv e ci sono i presidi, il sindaco, i professo�ri che parlano di Erika e Omar e della tranquilla Novi Ligure. «Mi sta cercando Maurizio Co�stanzo domanda don Erasmo è il caso che vada alla sua trasmissione?». Marted�sera, a Novi, hanno guardato Santo�ro, non il Festival di Sanremo. Nella palazzina in fondo alla via la Bmw di Franco De Nardo è coperta di neve, le tapparelle dell'interno 4 sono abbassate. Chi gli è vicino dice che da lunedì, da quando ha saputo perchè non potrà rive�dere Erika, non vuole vedere nessuno. Solo la mamma, il papà Antonino, la sorella Vitto�ria e tre amici. Chi lo incontra, chi lo ascolta, riferisce il suo dramma con pudore. A trecen�to metri dalla palazzina il tabaccaio con la ricevitoria del Superenalotto. Anche mercole�d�scorso, alle sei del pomerig�gio, era pieno di chenti, ma non erano cos�in silenzio. A quell'ora Susi e il piccolo Gian uscivano dalla casetta rosa. Lui andava da un amichetto, lei in palestra con l'amica Anna. Erika era a zonzo con Omar. L'ingegnere alla Pernigotti, in ufficio, con le scarpe da calcetto pronte nella borsa. E' cominciata un'altra partita e ha perso tutto. E non può dire basta. L'insegnante di Erika «Ecco il suo tema sulla famiglia Lo leggo da giorni e dentro ci trovo solo banalità» GII amici di Omar dicono: «Lo ha rovinato lei». Pochi compagni di scuola difendono Erika

Persone citate: Cazzola, De Nardo, Franco De Nardo, Loredana Cazzola, Mario Lovelli, Maurizio Co, Petrarca

Luoghi citati: Bar Principe, Mantova, Novi Ligure, Sanremo