La Gran Bretagna chiusa per afta di Paolo Passarini

La Gran Bretagna chiusa per afta La Gran Bretagna chiusa per afta Saltano anche il «6 nazioni» di rugby e gare ìppiche Paolo Passarini corrispondente da LONDRA E' salito a 18 il numero delle fattorie britanniche colpite dall'epidemia di afta epizooti�ca e ad oltre settemila il nume�ro dei capi già abbattuti. Il dilagare del virus impone l'as�sunzione di misure sempre più drastiche e, oltre alla crea�zione delle «zone di esclusio�ne» e al blocco del movimento degh animali, è stata decisa anche la sospensione delle ga�re ippiche, oltre alla cancella�zione dell'attesissimo incon�tro di rugby del «6 Nazioni» tra Galles e Irlanda, che si sarebbe dovuto svolgere saba�to a Cardiff. C'è quasi un'atmo�sfera da guerra nella provin�cia inglese. La Federazione ippica ha deciso ieri la sospensione di tutte le corse fino al 7 marzo. I cavalli non vengono contagia�ti dall'afta, ma il loro movi�mento potrebbe propagarla. Alla loro sosta forzata potreb�be aggiungersi anche quella degh escursionisti, dal mo�mento che quello che era fino a ieri solo un invito dovrebbe essere trasformato oggi in un divieto: la percorribilità dei sentieri sarà impedita salvo che per giustificati motivi. Ma'fermare il contagio del�l'afta è estremamente diffici�le, vista la facihtà con cui il virus si trasmette. Nel nord dell'Inghilterra, per esempio, è stato necessario spegnere le grandi pire per l'incenerizione degli animali abbattuti a cau�sa del vento. Uno dei più importanti, e dei più micidiali, mezzi di contagio della malat�tia è infatti l'aria e i fumi dei falò, spostati dal forte vento da nord-est, stavano diventan�do come delle bombe a gas. Ormai nessuno si fa più illusioni. Nelle campagne alla rabbia si è già da tempo sosti�tuita la depressione. Anche ieri sono stati scoperti cinque nuovi focolai di infezione. Su altri si appuntano già corposi sospetti e tutti sanno che la lista degh allevatori rovinati si allungherà ancora assieme al gonfiarsi della contabilità dei capi abbattuti. Il govemo laburista, al qua�le tutti, anche a Bruxelles, danno credito per aver reagito in fretta e senza minimizzare, non sa più che cosa fare. Oggi il ministro per l'Agricoltura Nick Brown dovrebbe annun�ciare nuove misure, ma non è ben chiaro che cos'altro possa essere fatto, salvo mantenere. magari intensificandole, le re�strizioni già imposte. Nel frat�tempo, mentre l'afta ha ormai attraversato la Manica e sta�bilmente invaso il continente europeo, è chiaro che il bando alle esportazioni di carni ingle�si è destinato ad essere prolun�gato fino a una data che, in questo momento, non è neppu�re possibile tentare di indovi�nare. Sul continente è già stato previsto, e parzialmente ese�guito, l'abbattimento di alme�no 34 mila animali. I tre paesi più colpiti sono la Francia, la Germania e l'Olanda. In Fran�cia, il govemo ha annunciato ieri la decisione precauzionale di abbattere 20 mila pecore importate dalla Gran Breta�gna. In Olanda sono già stati eliminati circa 4 mila capi, in grande maggioranza maiali. In Germania, d'altra parte, è già iniziato l'abbattimento di mille e 500 ovini di importazio�ne britannica. Si è scoperto che proprio in Germania è arrivata l'ultima partita di 438 pecore spedite dalla fatto�ria di Burdon, nel Devon, poco prima che vi si manifestassero i segni del contagio. Nel com�plesso, anche le stime più prudenti prevedono che alla fine saranno abbattuti in tota�le almeno mezzo milione di capi, come avvenne in seguito all'esplosione dell'ultima epi�demia trent'anni fa. In Gran Bretagna il dilagare dell'afta sta avendo anche un curioso effetto politico collate�rale. Tony Blair, visti i sondag�gi estremamente favorevoli, stava pensando seriamente di chiamare le elezioni anticipa�te non per il 3 maggio, come tutti prevedono da tempo, ma addirittura per il 5 aprile. Ora quest'ultima data appare or�mai del tutto impraticabile, sia per ragioni di igiene pubbli�ca sia di opportunità politica. Ma anche il 3 maggio comin�cia a essere messo in forse. Sale a diciotto il numero delie fattorie colpite dall'epidemia Per I cavalli inglesi quella di ieri è stata l'ultima corsa: da oggi saranno tutti fermi

Persone citate: Burdon, Nick Brown, Tony Blair