I laburisti dicono sì al governo con Sharon di Aldo Baquis

I laburisti dicono s�al governo con Sharon I laburisti dicono s�al governo con Sharon Powell non convince gli arabi Aldo Baquis TEL AVIVUn nuovo governo israeliano di imita nazionale è ima delle poche buone notizie che il segretario di Stato americano Colin Powell ha raccolto nel suo primo viaggio in Medio Oriente. La notizia è di ieri sera: dopo lungo tergiversare i laburisti hanno accettato di parte�cipare al governò di Ariel Sharon, dando a Israele la coesione che a molti appare necessaria per affron�tare il difficile cammino della pa�ce. Giunto in Medio Oriente nel proposito di contrastare il presi�dente iracheno Saddam Hussein, Powell ha ieri constatato che la coalizione eretta nel 1991 dal presi�dente George Bush si è molto allentata. Solo in Kuwait è stato accolto con calore, mentre in Ara�bia Saudita i dirigenti si sono mostrati tiepidi verso gli Stati Uni�ti, e in Siria quasi ostili. Il tentativo statunitense di modificare le san�zioni nei confronti dell'Iraq e di rafforzare l'embargo si rivela anco�ra più arduo del previsto: in parte, secondo i suoi interlocutori arabi, la colpa è di Israele e della sua repressione della intifada palesti�nese. Il nuovo governo di Ariel Sha�ron (Likud) rischia dunque di rive�larsi per gh Stati Uniti come un fardello. Per Powell le buone noti�zie sono giunte solo quando a Tel Aviv il premio Nobel per la pace Shimon PeresAriuscito, mettendo in gioco tutto ilqpaiO]irio prestigio personale, a ottenere il consenso debfjartitoitóburtìta aventrare nel governo Sharon. i i.i La fisionomia dèi nuovofgoverno di Ariel Sharon è un demento fondamentale del futuro scacchie�re mediorientale. Ai delegati del Comitato centrale del partito labu�rista Shimon Peres ha detto che non è più possibile ignorare la minaccia nucleare irachena e che un normale senso di responsabili�tà vuole che in Israele sia costitui�to un governo di imita nazionale. In questo esecutivo, ha aggiun�to, i laburisti occuperanno sia la carica di ministro della Difesa (os�sia se la vedranno con i «pericoli reali» che incombono su Israele) sia quella di ministro degh Esteri: potranno dunque sfruttare le pro�babilità concrete» di riprendere il dialogo con i palestinesi. La platea laburista ha risposto con un 70% di assensi alla proposta del vecchio leader. Ma il futuro ministro degh este�ri probabilmente lo stesso Peres dovrà spiegare alla opinione pub�blica internazionale non solo la pohtica ma anche le dichiarazioni di Sharon che ancora ieri ha accu�sato il presidente palestinese Yasser Arafat di essere «un bugiardo. che non mantiene mai gh impégni assunti». Per Peres, l'architetto degh accordi di Oslo, non sarà facile lavorare in coppia con Sha�ron. In Kuwait, il segretario di Stato americano Powell ha trovato un'atmosfera gioiosa. Il Paese era ieri imbandierato nel 40.mo anni�versario della indipendenza e nel decimo anniversario della Guerra del Golfo. Anche in futuro, ha promesso il Segretario, gh Stati Uniti gh fungeranno da scudo. Ma in Arabia Saudita Taccoglienza è stata meno entusiasta. Re Fahd e il principe Abdallàh Ben Abdel Aziz gh hanno detto che sarebbe preferibile che in futuro gh Stati Uniti si astenessero dal ricorrere alla forza contro Saddam Hussein perchè gh attacchi recenti hanno molto accresciuto la,tensione regionale. Ouindi hanno chiesto cosa gli Stati Uniti intendano fare per ridurre le aggressioni israelia�ne contro i palestinesi. Toni analoghi Powell ha sentito a Damasco, dove in serata è stato ricevuto dal presidente Bashar Assad e dal ministro Faruq al Shara. Secondo la stampa siriana, «sareb�be opportuno che gh Stati Uniti si rendessero conto che è Israele, non l'Iraq, a minacciare la stabili�tà regionale». Proprio la Siria offre motivo di preoccupazione a Powell per via di un oleodotto riattivato nelnovembrè scorso attraverso il quide scor�re petrolio iracheno. Informazioni secondo cui nei giomi scorsi quel�l'oleodotto sarebbe stato danneg�giato da una unità di elite statuni�tense non hanno ancora conferma. Il secondo motivo di tensione con gh Stati Uniti è rappresentato dal sostegno logistico die la Siria garantisce ai guerriglieri libanesi Hezbollah nella loro lotta contro Israele. A Gerusalemme Powell ha sentito sabato dal generale Shaul Mofaz, capo di stato maggiore, che Israele si appresta a reagire alle continue «provocazioni» degh Hezbollah. «Dica per favore a Bashar Assad che gioca col fuoco», ha detto Mofaz a Powell. Appello di Peres «L'incombere di gravi minacce impone una grande coalizione» Applausi per il segretario di Stato solo in Kuwait Tiepidi i sauditi freddezza in Siria Shimon Peres, protagonista ieri di un infiammato discorso in cui ha perorato la causa della coalizione con il Likud