Afta, rischio pecore infette in Europa

Afta, rischio pecore infette in Europa Afta, rischio pecore infette in Europa In Inghilterra scoperto il settimo focolaio Paolo Passarmi corrispondente da LONDRA È statò individuato un settimo focolaio di infezione da afta epizootica che presenta alcuni aspetti ancora più preoccupanti dei precedenti. Il primo è che la fattoria in questione alleva, ol�tre a dei bovini risultati infetti, delle pecore che vengono rego�larmente esportate sul continen�te europeo. Non è certo che anche le 1500 pecore deUa Burdon Farm, vicina al viUaggio di Highampton nel Devon, siano state contagiate. Le analisi sono ancora in corso. Quello che è «ragionevolmente certo», come ha detto il Capo Veterinario Jim Scudamore, è che partite di queste pecore sono state spedite in Europa anche di recente. Le autorità escludono che vi siano stati invìi dopo il bando alle esportazioni di carne ingle�se, emanato congiuntamente dall'Unione Europea e dal mini�stero deU'Agricoltura britanni�co marted�scorso. E, al momen�to, non è neppure noto quando siano partiti per il continente gh ultimi ovini. Purtroppo non si può escludere che, se le pecore di Burdon Farm risultassero in�fette, siano malate anche quelle esportate. L'allarme è alto, so�prattutto per l'estrema facilità di contagio deUa malattia. C'è un altro aspetto preoccu�pante nella vicenda di Burdon Farm, dove un bovino ha le afte in bocca e altri 50 su un totale di 600, con una sahvazione irrego�lare, manifestano già chiari sin�tomi del contagio. C'erano state 24 ore di pausa, di assenza di cattive notizie, che avevano cre�ato un'atmosfera di sospeso otti�mismo. Si sperava che le veloci e abbastanza radicali misure di contenimento avessero funzio�nato. Invece, con la brutta sco�perta di Burdon Farm, la realtà si è ripresentata tutta in una volta con la brutale evidenza di una carta geografica: è purtrop�po un fatto che le sette situazio�ni di contagio finora individuate coprono un territorio che va dah'Anglia alla Comovagha in direzione est-ovest e daUa Cumbria aU'isola di Wight in direzio�ne nord-sud. In pratica, tutta l'Inghilterra. Non a caso lo stesso ministro dell'Agricoltura, Nick Brown, non ha esitato a definire la situazione «molto seria». Gh aUevatori inglesi sono disperati. Alcuni dei proprietari di animali colpiti dalla malattia si erano appena faticosamente ripresi daUa botta deUa «mucca pazza». La brutta notizia di Burdon Farm per molti di essi ha suona�to come una campana a morto. La ragione è semplice. «E' fran�camente sorprendente, e cerche�remo in tutti i modi di capire come sia stato possibile ha ammesso Brown che ci sia voluto tanto tempo a scoprire quest'ultimo contagio». In que�sto modo il ministro ha implici�tamente suggerito che molti al�tri casi «tardivi» potrebbero sal�tare fuori. Ecco perché la mente degli ahevatori più anziani ritor�na con angoscia al ricordo dei 450 mUa capi abbattuti 30 anni fa. Anche U paesaggio della cam�pagna inglese comincia a sem�brare lo stesso di aUora o, peg�gio, del '67, quando l'epidemia fu ancora più terribUe : un sUen�zio cupo e i lezzi delle grandi fosse incineratorie dove vengo�no ehminati gli animali. Già più di duemila, finora, tra ovini, suini e bovini, che, dopo essere stati abbattuti con un colpo di pistola, sono stati ammucchiati sopra carbone e pagha. Gigante�schi, macabri barbecue che puz�zano del petroho usato per ap�piccarli. La gente, fortunatamente, non ha svuotato i negozi nel timore di esaurimenti eh scorte ritenuti peraltro improbabili. Forse, più di questa consapevo�lezza o di una civUe autodiscipli�na, i consumatori non hanno comprato carne perché comin�ciano a essere interdetti. È vero che l'afta non contagia l'uomo, ma le uova al «bacon» sembrano avere cambiato sapore. m mm.:.:~ùSmeB^ Sono duemila finora i capi colpiti dall'afta abbattuti in Inghilterra

Persone citate: Brown, Burdon, Jim Scudamore, Nick Brown, Paolo Passarmi, Wight

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Londra