«Omar, elegante e tranquillo» di Marco Neirotti

«Omar, elegante e tranquillo» Gli amici del bowling: era l'unico che si metteva sempre il casco quando partiva in scooter «Omar, elegante e tranquillo» Marco Neirotti inviato a NOVI LIGURE Or EMBRA uscito da una canzo�ne di Ligabue, l'Omar che raccontano i suoi amici: «Ci vediamo da Mario, prima o poi,.,». Chissà quando si rivedranno, da Mario, U pub appena fuori Novi dove si ritrovava la compagnia, e lui -^ il ragazzetto dell'omicidio «era l'unico o quasi che prima di partire con lo scooter si metteva pure il casco: l'unica volta che se n'è dimenticato l'hanno beccato e gli hanno fatto la multa». Regole e sballo musicale, amici�zia e una sorta di vita in grigio, mai da protagonista. È cos�che lo ricorda Daniele, 19 anni, entrato con lui in prima media alla scuola Boccardo. Poi le storie scolastiche si sono divise, Daniele ha rinuncia�to ed è andato a lavorare con il padre, meccanico, però sono rima�ste unite le storie del tempo libero, quelle che ritroviamo nelle canzo�ni, quelle del «che cosa facciamo oggi». «Si faceva poco, le solite cose. Parole, discoteca, giri in moto. qualche pomeriggio qui al bowling». Infatti è al bowling, un chilometro fuori Novi, che il giova�ne racconta. Davanti all'ingresso ci sono le gazzelle dei carabinièri, ma sono l�per il traffico, eppure in questi giorni sembra che guardino la vita dei ragazzi. Una vita che è sempre la solita: «Omar alle medie non era uno che ci desse dentro molto. Era bravo in educazione fisica, questo sì. Poi, quando siamo cresciuti, quando abbiamo incominciato a uscire in�sieme, era uno che nella compa�gnia stava al suo posto». Non era un leader, un trascinatore? «No, direi proprio di no. Scherzava volentieri, ma senza mettersi in mostra. L'unico vezzo era il vesti�re: gli piaceva essere in un certo mòdo, non tanto per la firma, ma perché la roba di marca era bella davvero». Sono serate, quelle che raccpnta Daniele, tagliate in tre fette che si mescolano fra loro, fatte di buonisti serial tv americani sulr l'amicizia giovanile, di notti di Ligabue e di battito dei Chemical Brothers: «A volte andavamo tutti a casa mia. Mia madre è tollerante, aperta. Stavamo hi guardavamo un film e ce la raccontavamo. Altrimenti c'era il pub. Oppure la discoteca. Omar va matto per la musica progressive». Vediamo le chiacchierate, Parla�vate di Iraq e Kuwait, di Bosnia o Kosovo? «No, onestamente no. Par�lavamo di moto e di auto». E dei sassi dal cavalcavia di Tortona, roba di giovani come voi? «Sì, me lo ricordo. Abbiamo commentato con Omar». Còme? «Che sfigati. Li hanno presi». Non è il massimo del ragionamento: «E ya beh, mica volevano ammazzare». E la droga? «Mai. presa». Non parlo di te. «Io non so lui. Io so che nella compagnia -eravamo una quindicina ha cominciato a gira�re lo spinello, poi fprse qualcos'al�tro. Io me ne sono andato, mi sono staccato, come me altri quattro o cinque. Da qualche mese li incon�travamo ogni tanto: ciao ciao»., E Erika? «Lei l'ho vista di meno. Soltanto negh ultimi tempi. Bella. Sicura». Pensi che per lei si possa esagerare? «Non lo so. Io sono innamorato, ma ho dei limiti».

Persone citate: Boccardo, Ligabue

Luoghi citati: Bosnia, Iraq, Kosovo, Kuwait, Novi Ligure