Arriva il perito di... plastica Chi si diploma a giugno ha già il posto assicurato

Arriva il perito di... plastica Chi si diploma a giugno ha già il posto assicurato ALL'«ENZO FERRARI» DI RIVOLI Arriva il perito di... plastica Chi si diploma a giugno ha già il posto assicurato Paolo Bricco RISPONDERE a una precisa domanda del distretto piemontese dell'auto, che non riesce a reperire sul mercato esperti in lavorazione e trasformazione delle materie plastiche. All'Istituto Tecnico Industriale Enzo Ferrari, la cui sede principale è in via Gajdano a Torino, si è scelta quella distaccata di Rivoli, per avviare una specializzazio�ne concertata insieme all'Unione Industriale e con la supervisio�ne del Politecnico. Un'operazione in pieno stile «autonomia scolastica», con programmi di studio creati ad hoc, più ore di lezione (da 36 a 38 settimanali), il 35 per cento dell'orario destinato alle materie della specializzazione e, soprattutto, stage nelle aziende. La sperimentazione, partita due anni fa con l'appoggio del Comune di Rivoli, a giugno avrà i primi diplomati. Spiega la responsabile del settore scuola dell'Unione, Paola Barbero: «Le aziende del Torinese fanno grande uso di plastica nella componentistica per le, automobili. Fanali, paraurti, intemi. Di conseguenza, hanno bisogno di tecnici in grado di trasformarla, e non di produrla. Infatti, questo tipo di materiale viene importato, in taluni casi già semilavorato, in buona parte da Germania e Francia; in misura minore, arriva dalla Lombar�dia. E non è un caso che l'unico istituto simile al Ferrari si trovi a Varese, ma sia più incentrato sulle fasi produttive della plastica». In via Fanti, gli insegnanti del Ferrari, capeggiati dal preside, Gianni Mastropaolo, hanno discusso a lungo con gli industriali di questo settore. Insieme a loro e ai ricercatori della facoltà di Ingegneria delle materie plastiche di Alessandria, sono stati definiti i programmi delle quarte e delle quinte coinvolte in questa sperimentazione. In discussione, l'approccio alla Chimi. ca, particolarmente orientata verso l'inorganica; la Tecnologia della trasformazione delle materie plastiche; il Disegno e l'Organizzazione industriale, non più basati sugli stampi e sui macchinari per i metalli, ma su quelli per la plastica. Inoltre, gli imprenditori hanno garantito stage a tutti i ragazzi, fra il quarto e il quinto anno. Esperienze sul campo che si sono svolte in aziende di Rivoli, Collegno, Grugliasco e della Bassa Valle Susa: due settimane durante le vacanze di Natale; una settimana fra il primo e il secondo quadrimestre e poco meno di un mese d'estate. Spiega il vicepreside, Giovanni Lacopolla: «Miriamo alla piena occupazione, in tempi rapidi, dei nostri 30 futuri diplomati. Il riscontro è stato tale, che quasi quasi ce li volevano strappare nell'estate fra la quarta e la quinta». Il contatto con il mondo deEe imprese, comunque, non si limita a questo. Infatti, molti tecnici e dirigenti delle aziende, magari gli stessi che i ragazzi ritroveranno a luglio in officina e in ufficio, durante l'anno scolastico diventano insegnanti.

Persone citate: Enzo Ferrari, Fanali, Gianni Mastropaolo, Giovanni Lacopolla, Paola Barbero, Paolo Bricco

Luoghi citati: Alessandria, Collegno, Comune Di Rivoli, Francia, Germania, Grugliasco, Rivoli, Torino, Varese