Ville, borghi e anime sulle due rive del Tagliamento di Giovanni Tesio

Ville, borghi e anime sulle due rive del Tagliamento TERRITORIO DI POETI E DI SCRITTORI TRA CODROIPO E CASARSA DELLA DELIZIA Ville, borghi e anime sulle due rive del Tagliamento WEEKEND Giovanni Tesio TERRITORIO di poeti e di scrittori quello che prende le due rive del Tagliamento tra Codroipo e Casarsa della Delizia. «Di cà da l'aghe», al di qua dell'acqua (per antonoma�sia), Codroipo sta sulla riva sini�stra e ci si arriva per chi prenda la AI4 uscendo a Portogruaro e poi percorrendo la superstrada fino a Zoppola oppure la naziona�le Portogruaro-San Vito al Taglia�mento. Per chi si voglia servire del treno, il percorso è quello per Udine, facendo nodo a Mestre. Per chi faccia le vacanze ai lidi veneti basterà convergere su Tre�viso-Pordenone. Codroipo è la terra bestemmia�ta di un poeta come Amedeo Giacomini, che scrive in friulano versi di assoluto lirismo, dram�matico e saturnino, una tra le voci più inconfondibili del Nove�cento non solo dialettale. Ma è anche la terra d'acquisto di un altro poeta di limpida caratura come Luigi Bressan, che scrive in un padovano rustico e teso. Poco distante da Codroipo, sulla stra�da verso Latisana, deviando per Camino al Tagliamento, s'incon�tra Gorizzo e a Gorizzo la villa di Ermes di Colloredo, il poeta che vi mor�nel 1692. Svoltando per Gradiscutta si possono prendere due direzioni ugualmente consi�gliabili. O deviare a destra per Glaunicco, un borgo attraversato dal fiume Varmo, dove c'è un antico mulino che risale al Nievo. Oppu�re proseguire per Gradiscutta e arrivare a Santa Marizza di Var�mo, dove sono ben due le case degne di nota artistica e lettera�ria: la villa II Palassat, che è oggi di proprietà di Elio Bartolini, e la dimora meno storicamente note�vole, ma sicuramente d'elezione, di Sergio Maldini, che è la vera protagonista del suo romanzo più riuscito, «La casa a Nord Est». La sosta più indifferibile sarà certo Casarsa, appena «di là da l'aghe», ai luoghi di Pasolini. Non senza far tappa, dove sia possibi�le, per godersi dal ponte l'impres�sionante spettacolo del letto del Tagliamento: un greto largo un paio di cliilometri, magnifica�mente petroso, al di qua e al di là del quale si stendono le campa�gne golenali, le cosiddette Grave, ossia i terreni sottratti al fiume e coltivati a vite, a soia, a mais. Provenendo da San Giovami di Casarsa, la casa di Pasolini, re�staurata da poco, si trova quasi all'imbocco di piazza Italia, nella via che è dedicata al fratello Guidalberto (al cimitero la tom�ba è subito entrando a sinistra, i due nomi della madre Susanna Colussi e del poeta, un alberello di alloro una spalliera di bosso, qualche rosellina di macchia). Notevole, dopo Casarsa, il sug�gestivo borgo medioevale di Valvasone, un castello (in restauro) di cui si ha prima testimonianza nel 1206 e un duomo dedicato al Santissimo Corpo di Cristo, in cui spicca il magnifico organo cin�quecentesco con le portello dipin�te da Giovanni Antonio de' Sacchis, più noto come il Pordenone, e dal genero Pomponio Amalteo. Per chi ama gli alberi, nel parco Pinni, entrando a sinistra (orario 8,30-20), da non mancare una populus nigra, un pioppo nero centenario di proporzione impo�nenti. Sempre risalendo la destra del Tagliamento, dopo il paese di San Martino, vai la pena di fare tappa a San Giorgio della Richinvelda, dove sulla strada per Rauscedo s'incontra sulla destra la chiesa cimiteriale di San Niccolò con l'altare quattrocentesco in pietra dipinta di Giovanni Anto�nio Pilacorte, e già che si è l�diventa consigliabile un lieve prolungamento per arrivare a Rauscedo, dove alla cantina so�ciale si possono degustare e ac�quistare i migliori vini del Grave, dal tocai al merlot, dal moscato al marzemino. Ritornando verso San Giorgio e prendendo a salire verso Spilim�bergo, una tappa ancora a Provesano per ammirare nell'abside gli affreschi di Gian Francesco da Tolmezzo. E poi lunga sosta a Spilimbergo, che è uno dei più bei posti del Friuli. Se ci arrivate di sabato troverete l'animazione tipica dei giorni di mercato che occupa tutto corso Roma, la via principale. Ma ciò che fa di Spi�limbergo un luogo d'arte, a parte l'armonia urbanistica complessi�va, è la presenza del castello del XII secolo, restaurato in epoca rinascimentale (magnifica vista sul Tagliamento), e soprattutto è il duomo romanico-gotico di San�ta Maria Maggiore, con i magnifi�ci affreschi absidali che racconta�no la crocifissione (al centro), le storie dell'Antico Testamento (a destra) e del Nuovo Testamento (a sinistra), la cripta con l'altare in marmo di San Leonardo, l'or�gano con le portelle del Pordeno�ne, l'altare di San Francesco con la pala di Palma il Giovane. Restando del tempo, da cerca�re dopo Gradisca e Sedegliano la frazione di Coderno, dove può essere visitata la casa natale di David Maria Turoldo, ancora un poeta. Giusto per ricondurre un finir di giomata al clima poetico con cui le si è dato l'avvio. Inevitabile una lunga sosta a Spilimbergo, che è uno dei più bei posti del Friuli il castello di Spilimbergo