la risposta in quelle macchie di sangue
la risposta in quelle macchie di sangue I DUBBI SU UN DUPLICE OMICIDIO La risposta in quelle macchie di sangue Gli investigatoti: molte anomalie, non c'è stato scasso intervista Guido Ruotalo ROMA MS AI come in questa vicenda l il tempo è ìl nostro miglior "leato. Uno vorrebbe che il colpevole fosse subito individua�to e catturato e invece, a volte, c'è bisogno di tempo. Per esempio, si devono aspettare i risultati di certe analisi. Bisogna capire se sul coltello insanguinato vi sono impronte e di chi sono, se certe macchie di sangue sono diverse da queUe deUe vittime e'se la risposta è affermativa occorre sottoporre all'esame del Dna quel�le tracce di sangue. Oppure si gettano delle esche sperando che chi deve abboccare abbocchi ef�fettivamente all'amo». Aricorda�re che a volte il tempo è il maggior alleato della verità è proprio un investigatore che sta seguendo il caso del duplice omi�cidio di Novi Ligure. Che più che dare certezze sembra voler insi�nuare dei dubbi: «Certe volte la realtà è molto diversa rispetto a quella che appare». Qual è la vera realtà? Non avete la testimonianza della sopravvissuta, di Erika? Non state cercando due slavi, for�se un albanese, comunque (omo molto giovane, l'altro sulla quarantina», come ri�corda Erika? «Non le sto rivelando nulla di riservato: questo è un defitto ati�pico, come ha dichiarato stamani (ieri mattina; ndr) il comandante della Compagnia dei carabinieri di Alessandria. L'essere un dehtto atipico implica diverse cose. Che intanto non possiamo affidarci soltanto alla testimonianza di una ragazza, Erika, sotto choc, coinvolta nella scena del dehtto. Sopravvissuta. Saremmo dei cattivi investigatori se ci affidassimo soltanto alla ricostruzione, che si presenta inevitabilmente con�traddittoria e lacunosa, di una ragazza che dice di essere riuscita a scampare alla morte. Noi dob�biamo andare oltre, immaginare gh scenari, il film di quello che è accaduto, trovare le tracce degli assassini». Perché diffidate di una ragaz�za, tra l'altro figlia e sorella delle due vittime? «Non si tratta di diffidenza nei confronti di Erika, si tratta di capire perché, per esempio, se rapina voleva o doveva essere, non manca nulla dalla casa. Per�ché, per esempio, sulla scena del dehtto abbiamo trovato solo i corpi deUe vittime e le scie di sangue? E neppure un tentativo, minimo, di reazione, di collutta�zione? Perché è stato consumato un duphce dehtto senza un appa�rente movente?». A proposito di punti non chiari, che ne dice dell'assen�za di segni di scasso? Insom�ma, i due ladri-assassini da dove sono entrati? Qualcuno ha apèrto loro, se la porta del garage1 o di d'ingresso non presentano segni di scasso? «Ce lo siamo chiesti anche noi, le assicuro. E non abbiamo una risposta convincente a meno che...». A meno che il "nemico" non abbia un volto conosciuto.... «Noi stiamo valutando tutte le piste, tutte le ipotesi, anche queUe che si presentano come incredibi�li. Stiamo cercando di capire, per esempio, se c'erano questioni non risolte all'interno, dei rapporti conflittuali in famiglia. Una fami�glia in senso lato, non fraintenda, non ristretta al solo nucleo fami�liare». Altri due particolari colpisco�no: il coltello utilizzato per uccidere la madre e il fighe, è un coltello della cucina delle vittime ed è stato lasciato in casa E poi la fine orribile del piccolo Gianluca Perché se�viziarlo? «Questi due particolari potrebbe�ro voler dire che i due assassini hanno agito in ima situazione molto tesa, che non sono dei pro�fessionisti, per capirei. Se davvero l'arma del dehtto è quel coltello al di là del fatto die su quel coltello vi sono impronte gli assassini hanno commesso un er�rore: hanno confennato che sono entrati in azione non essendo ar�mati. Cosa h ha portati in quella villetta di via Dacatra? Se hanno ucciso perché accecati dall'ira, dalla rabbia o dalla vendetta, per�ché infierire sul piccolo? Una spie�gazione potrebbe essere la follia. Ma potrebbero essercene anche altre». «Nessuna colluttazione La superstite è choccata, sta a noi ricostruire la scena»
Persone citate: Guido Ruotalo
Luoghi citati: Alessandria, Novi Ligure, Roma
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