Napster, ultima offerta per sopravvivere

Napster, ultima offerta per sopravvivere Gelo dai giganti della musica: «Prima il sito deve chiudere, poi potremo discutere» Napster, ultima offerta per sopravvivere «Alle case discografiche duemila miliardi in 5 anni» Lorenzo Sorìe LOS ANGELES Con l'acqua alla gola e a una settima�na da quando un tribunale federale aveva di fatto decretato la sua mor�te imminente. Napster ha cercato di difendere il proprio diritto all'esi-, stenza, offrendo alle case discografi�che un miliardo di dollari, pagabOe in cinque anni. Il sito che consente lo scambio di file musicali digitali ha proposto, in altre parole, di ricono�scere i diritti d'autore, versando 150 mihoni l'anno alle case più grandi e 50 a queUe indipendenti. «E' ora che l'industria discografi�ca e Napster creino una strategia vincente per gh utenti, gh artisti e le case», ha dichiarato Thomas Middelhoff: amministratore delegato della Bertelsmann, è uno dei prota�gonisti della battagha attorno a Nap�ster, una «tribù» di amanti della musica che raccoghe circa 60 miho�ni di persone. Ma è anche un simbo�lo della sua complessità e delle sue contraddizioni: sei mesi fa, il gigan�te mutimediale tedesco, che possie�de la casa discografica «Bmg», ha dato in prestito a Napster 50 mihoni di dollari al fine di individuare un «business model» per pagare i diritti d'autore ai musicisti e alle loro case. E' quello che Napster ha offerto martedì, proponendo che i suoi uten�ti versino delle quote di abbonamen�to mensile che variano dai tre ai 10 dollari a seconda dei livelli di acces�so. Oltre alla «Bmg», che medita una partnership, l'idea è stata salutata con favore dalla «Emi». Ma il resto dei colossi della musica non è appar�so per niente impressionato. Con introiti annui di 40 mihardi di dolla�ri, quel miliardo in cinque anni non è neanche un punto di partenza. L'associazione di categoria dell'in�dustria discografica ha dunque accu�sato Napster di «tattiche dilatorie». Dick Parsons, amministratore dele�gato della «Aol-Time Warner», è stato ancora più esplicito: «Prima devono chiudere ha detto -, Poi possiamo parlare». Le case discografiche hanno an�che accusato Napster di non avere adeguatamente affrontato i proble�mi di sicurezza legati allo scambio di file. Come se non bastasse, c'è poi un'altra grande incognita: come rea�girà il popolo di Napster, abituato a scaricare musica gratuitamente, quando si sentirà intimare di dover pagare una quota mensile? Accette�rà? Fuggirà? Domande che interessa�no non solo chi produce e chi ama la musica, ma tutti quelli die seguono l'economia di Internet, un universo dove pochi sembrano disposti a pa�gare quattrini in cambio dei servizi ricevuti. «L'avventura di Napster racchiu�de in sé il confuso presente e l'incer�to futuro di Internet», scrive l'econo�mista Paul Samuelson nell'ultimo numero di «Newsweek». In realtà. anche tra le case musicali c'è la consapevolezza che quel sito e il suo modello non potranno venire sem�plicemente rimossi. Se i vari tentati�vi di mediazione saltassero, i 60 milioni di rifugiati digitali di Nap�ster potrebbero trovare rifugio pres�so Gnutella, Freenet o altri siti che non hanno un'organizzazione cen�trale e dove non c'è nessuno a cui fare causa. Nel frattempo, stanno spuntan�do nuovi siti di scambio di file musicali offshore ed è anche per questo che Napster, perse le battaghe giudiziarie, sta facendo ricorso al tribunale dell'opinione pubblica. «Occorre permettere a questa comu�nità di restare unita», implora Hank Berry , presidente di Napster. Il quale, oltre a cercare di negoziare con le case discografiche, sta inco�raggiando il suo «popolo» a fare pressione con deputati e senatori, che potrebbero entrare nella conte�sa con qualche soluzione legislativa. m m m Aggiorna Aggiungi a Proferiti Preferiti indirizzd www.napster.com m Cerca L'AFFARE NAPSTER \Ò\ t GLI ESORDI E' stato ideato nel 1999 da uno studente di 19 anni, Shawn Fanning, per favorire la diffusione di brani musicali in rete. In soli 18 mesi il sito ha conquistato 38 milioni di utenti, fino a quando, nei luglio scorso, un giudice di San Francisco ne ha ordinato la chiusura. A scagliarsi contro Napster, le più grandi case discografiche (Bmg, Sony, Time Warner, Emi e Universal) . ^ IL MECCANISMO ||!| Cliccando www.napster.com ci si '\^/ mette in contatto con una banca dati centrale che diffonde la richiesta del brano musicale a tutti gli utenti collegati. In questo modo lo scambio di file (rigorosamente in formato MP3) avviene da utente a utente, passando per la mediazione della banca dati centrale. A tutti gli utenti viene data la possibilità di mettere in rete il proprio repertorio personale, rendendo lo scambio sp* praticamente illimitato \ 4 m

Persone citate: Dick Parsons, Hank Berry, Lorenzo Sorìe, Paul Samuelson, Shawn Fanning, Thomas Mid

Luoghi citati: Los Angeles, Napster, San Francisco