Sulla rampa Vega, il missile italiano

Sulla rampa Vega, il missile italiano Partecipano compagnie di altri 5 paesi europei. Obiettivo: 5 lanci l'anno Sulla rampa Vega, il missile italiano Capocommessa Fiat Avio eAsi, progetto da 450 miliardi ROMA Si chiamerà Vega il lanciatore spaziale per orbite basse proget�tato dalla Fiat Avio e dall'Agen�zia spaziale italiana, che per realizzarlo hanno costituito la Elv, con capitale detenuto per il 700Zn dalla caposettore per le attività aerospaziali del gruppo Fiat e per il 300Zo da Asi. L'idea di sviluppare una famiglia di lan�ciatori di satelliti complementa�ri ad Ariane 5 nasce dalla neces�sità di ridurre i costi di accesso allo spazio. E le stime per Vega prevedono una media di quattrocinque lanci l'anno in dieci anni a partire dal 2005, con un «tar�get price» di 15 milioni di dollari a lancio. Il «mercato» dell'orbita bassa include i satelliti scientifici e quelli per il controllo del traffico e della navigazione e per la prevenzione degli incendi. A Elv è stata affidata la re�sponsabilità di primo contraen�te per Vega. Gestirà un contratto quinquennale di 230 milioni di euro (circa 450 miliardi di lirel. Il programma, finanziato per il 650Zo da Asi, è stato sottoscritto in ambito Esa da 6 paesi: Belgio, Italia, Olanda, Spagna, Svezia e Svizzera. Si lascia una porta aperta alla Francia, che si ritie�ne per fine anno possa sottoscri�vere il programma con una parte�cipazione del 150Zo. L'avvio del programma Vega copre un vuoto di mercato, parti�colarmente interessante in aree quali il Sud America e l'Africa, assicurando all'Europa ha det�to il presidente dell'Asi, Sergio De Julio anche una migliore gestione nel lancio dei satelliti di piccole dimensioni. De Julio ha spiegato che Elv prende le mosse dalla riforma dell'Asi, che le dà una proiezione estema e le consente di costitui�re joint-venture con aziende pri�vate. Il varo del programma Vega, ha aggiunto, «completa gli obiettivi di Asi nel piano spazia�le italiano». De Julio ha poi spiegato l'accordo siglato ieri con l'ente spaziale egiziano per la realizzazione del Desertsat, il satellite che terrà d'occhio l'inte�ra area desertica nordafricana. L'amministratore delegato di Fiat Avio, Saverio Strati, ha osservato che è di 35 miliardi di dollari il mercato intemazionale dei lanciatori e che il program�ma Vega si indirizza a coprire una fascia di mercato pari a 10 miliardi di dollari. La società Elv «coordinerà le attività delle va�rie aziende impegnate nel pro�gramma Vega e sarà chiamata a gestire il sistema tecnico del lanciatore», ha precisato Strati. Il manager del gruppo Fiat ha inoltre chiarito che le opportuni�tà di Vega sono di circa 5 lanci, l'anno, pari a una quota di merca�to del 10-150Zo. Per il pareggio «il minimo necessario sono due lan�ci l'anno, tutto il resto sono ulteriori opportunità per la Elv». Il sottosegretario dell'Univer�sità Antonio Cuffaro ha rilevato come il programma Vega sia inserito nel piano spaziale ita�liano grazie «allo strumento inedito, rapidamente approva�to dal govemo», che consente alleanze pubblico-privato. E ha ricordato che la ricerca pubbli�ca «ha ricevuto recentemente dalla presidenza del Consiglio 967 miliardi dalla gara Umts che verranno distribuiti in bre�ve tempo». [m.c] Il presidente dell'Agenzia spaziale italiana Sergio De Julio